Dovevano arrivare mesi fa, i soldi dalla Regione per adeguare
sismicamente la scuola di Santa Maria. Tra una settimana finisce l’anno
scolastico e, secondo le dichiarazioni strombettanti del Sindaco e dell’immarcescibile
Perugini, i lavori sarebbero dovuto iniziare il giorno dopo per terminare in
tempo per l’inizio dell’anno scolastico venturo. Ma non si hanno più notizie.
Non ne parla più nessuno. Non interessa, evidentemente, l’argomento.
A questo punto è lecito pensare che, a settembre, i bambini
rientreranno nell’edificio così com’è. E così com’è non è sicuro per niente. C’è
stato fatto uno studio, pagato anche profumatamente, per farci dire che così
non va, che c’è pericolo in caso di terremoto e i terremoti, da noi, non sono
cosa rara. C’è anche un progetto, pure quello pagato profumatamente, per
metterla a posto. E poi ci sono le chiacchiere, un sacco di chiacchiere sopra
le teste dei bambini.
A Montegranaro si fa il diavolo a quattro per due foto di bambini
finite su Facebook per sbaglio, ma che la scuola sia tutto meno che sicura va
bene, non c’è problema. Così come non c’è problema che ci si raccontino le
favole per farci addormentare, evidentemente riuscendo nell’intento, visto che
dormiamo tutti sonni beati.
Intanto i soldi si spendono. Si spendono per bellissimi marciapiedi
(che poi così bellissimi neanche sono) e per tende canadesi sotto le quali
giocare a calcetto. Ci sono priorità evidenti, a Montegranaro. Evidentemente la
sicurezza dei bambini non è tra queste.
Luca Craia
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