È un appuntamento quotidiano quello con le notizie di stranieri
immigrati in Italia che si rendono protagonisti di atti criminali più o meno
gravi. Ogni giorno i giornali sono pieni di fatti di cronaca con protagonisti stranieri
che risiedono legalmente o illegalmente nel nostro Paese. Non sono in possesso
di dati precisi sull’incidenza del crimine stranieri sulla totalità degli atti
criminosi ma la sensazione netta, ed è questa quella che crea l’allarme e la
percezione di insicurezza nella popolazione, è che siamo vittime di un attacco
delinquenziale per mano di questi uomini venuti in Italia a cercare chissà
cosa. Una percezione netta, alimentata anche dal senso di impunità nei
confronti di questi personaggi che delinquono ma non vengono puniti
adeguatamente e, quindi, tornano puntualmente a commettere crimini. Ci sono
casi a profusione, anche nel mio paese, Montegranaro, e la conseguenza di
questo continuo bombardamento di fatti di cronaca è che l’insicurezza sfoca
nell’intolleranza.
Ovviamente, in questo acuirsi della sensazione di insicurezza
profonda, non possiamo dimenticare il terrorismo di natura islamica che,
seppure non ha mai toccato, almeno finora, il nostro Paese, diventa ogni giorno
più preoccupante per l’incontrollabilità del fenomeno, sempre più in mano al
primo delinquente che si metta in testa di fare il martire. Il fatto che questi
musulmani possono essere ovunque e chiunque, anche il nostro vicino di casa, è
davvero terrificante e comincia a ledere seriamente la nostra libertà,
inculcando in noi la paura di vivere secondo il nostro stile di vita e le
nostre abitudini.
La soluzione a questa situazione di involuzione sociale, che sembra
inarrestabile e incontrollabile, esiste ed è anche piuttosto chiara, ma
richiede coraggio politico, quel coraggio che, chi governa e chi fa politica, a
ogni livello, sembra non avere. Il pericolo costituito dai cittadini stranieri
è evidente, specie per quanto riguarda quelli di cultura islamica, e la conseguenza
è che, a farne le spese, sono anche e soprattutto quegli stranieri o quei
cittadini italiani di origine straniera che si stanno integrando, stanno
seguendo un percorso inclusivo e costituiscono ormai una parte positiva della
nostra società. Anche per tutelare questi cittadini è assolutamente necessario
che si mettano in atto soluzioni immediate e drastiche.
È evidente che l’Italia non è in grado di assorbire i nuovi flussi
migratori, come è evidente che non riesce più a gestire nemmeno quelli di data
precedente, a causa della crisi economica e dello stallo produttivo e sociale
del Paese. Occorre alleggerire la nostra Nazione del gravame relativo a
soggetti che costituiscono solo un problema e ai quali non possiamo offrire
nulla, nemmeno percorsi rieducativi. L’unica via è l’espulsione. Credo che ogni
straniero che viva sul suolo italiano debba avere una fedina penale intonsa,
altrimenti non dovrebbe restare. Questo è abbastanza logico, ma dovrebbe essere
altrettanto logico pensare all’espulsione di chiunque sia nel nostro Paese
senza lavoro, senza dimora, totalmente a carico dello stato sociale. Serve
severità anche nei confronti di chi mostra difficoltà nell’integrazione, nell’accettazione
delle regole e delle norme, della cultura e delle tradizioni del Paese che lo
ospita.
Ho avuto modo di confrontarmi su questo tema con diversi cittadini
stranieri e cittadini italiani di origine straniera e molto spesso li ho
trovati concordi sulla necessità di scremare ed eliminare ogni potenziale
pericolo per la sicurezza sociale. A ben pensare è normale che chi vive in
Italia e si sente parte del nostro Pese condivida le nostre stesse
preoccupazioni anche nei confronti dei loro stessi connazionali, anzi, molto
spesso queste persone soffrono in particolar modo le conseguenze dei problemi
causati da gente della stessa origine, cultura o fede ma che non riescono o
vogliono integrarsi.
È per questo che ritengo infondata anche la preoccupazione dei
politici che non si impegnano verso una soluzione radicale del problema perché la
reputano impopolare. In realtà prendere provvedimenti seri e intervenire
duramente sarebbe un’iniziativa che raccoglierebbe consensi a tutti i livelli,
tralasciando chi si trincera dietro alle antiche e ormai anacronistiche
ideologie che, se ancora seguite, non possono che aggravare una situazione già
molto seria e preoccupante.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento