mercoledì 19 aprile 2017

Montegranaro: il buio natalizio costa caro.



Uno si immaginerebbe che, spegnendo le luci, si risparmino dei soldi. Giammai uno si immaginerebbe che, spegnendo le luci, si debbano spendere più soldi che lasciandole accese. A Montegranaro, invece, avviene proprio questo. A Natale, invece delle solite luminarie luminose e luminescenti che, oltretutto, fanno anche luce, si era pensato che, per il centro storico, fosse idea pittoresca spegnere tutto, mettere delle gelatine ai lampioni in modo di oscurare anche la luce, invero già fioca di per sé, delle plafoniere stradali e illuminare i monumenti principali con dei fari dai colori smorti e fiochi.
A ravvivare il tutto ci avrebbero pensato altri proiettori a stampare stelle abbaianti sui muri del municipio in modo che, l’occhio, rattrappito da tanto buio, rimanesse stordito dalle suddette stelle per non vedere più nulla, ma proprio nulla.  Il risultato fu, come dire, pittoresco. Molto gradito a coppiette clandestine e spacciatori, fu giudicato entusiasmante dal conte Dracula, in transito notturno e spettacolare dal mostro di Frankenstein, recatosi in quel di Montegranaro per risuolare le scarpe.
Messasi l’anima in pace, i Montegranaresi, rassegnati a uscire di casa con la torcia elettrica, si consolarono baloccandosi con l’idea che, almeno, la spesa per le luminarie natalizie sarebbe quantomeno stata più lieve. Errore. È di oggi la pubblicazione del consuntivo di spesa, invero tanto invocato per curiosità sin dai tempi del buio natalizio, che fornisce una robusta mazzolata alle speranze di austerità e risparmio. Il buio pesto di Natale è costato, incredibile ma vero, 4880 Euro, rendendo così l’operazione, oltre che pittoresca, del tutto incredibile.

Luca Craia

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