Negli ultimi
anni gli incontri annuali con la cittadinanza di Montegranaro per presentare il
bilancio, quando si fanno nel centro storico, vanno deserti o giù di lì. È dovuto
alla rassegnazione, allo scoramento che ormai ha afflitto tutta la cittadinanza
residente nel quartiere antico, uno scoramento che scaturisce dalla
constatazione che, da anni, a parte un sacco di chiacchiere, per il centro
storico non si è speso un centesimo. Sì, ogni tanto qualche sporadica
iniziativa appare, ma la sostanza è che un progetto non c’è e, in mancanza di
un progetto, ogni iniziativa diventa inutile, tempo e denaro sprecati.
Ora c’è un
nuovo bilancio e ce lo vengono a illustrare. Ci sarà qualche novità? Dubito:
nel piano triennale delle opere pubbliche non c’è una singola voce che riguarda
il centro storico. Quindi siamo al solito copione: faremo, cercheremo, vedremo
di reperire fondi. Una canzone che conosciamo bene, l’hanno cantata in tanti ma
la musica è sempre quella.
Quindi ci
andiamo o non ci andiamo, a questo incontro? Io ci andò. E sarebbe importante
che ci siano cittadini interessati e partecipi, se non altro per manifestare
malcontento, per sollecitare azioni, per testimoniare che il centro storico,
anche se lo stanno ammazzando, è ancora vivo. La rassegnazione è un sentimento
comprensibile, ma non produce risultati. Bisogna cercare di smuovere la
politica e la politica si smuove solo quando cerca consenso o percepisce una perdita
dello stesso. Chissà se questa politica raccoglie consenso nel centro storico?
Lo potremmo scoprire martedì 21 marzo alle ore 21, 30 presso la Biblioteca
Comunale.
Luca
Craia
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