domenica 19 marzo 2017

Fare il punto sulle assemblee prima di cominciarle. L’ansia di apparire a tutti i costi.



Non è necessario andare sul giornale tutti i santi giorni, né scrivere un comunicato stampa al giorno, a meno che non si abbia davvero qualcosa da dire, cosa che non è, evidentemente. D’accordo che abbiamo un addetto stampa che ci costa qualche migliaio di Euro e questa spesa, in qualche, modo va giustificata, ma a volte il silenzio è prezioso di fronte al parlare del nulla.
L’ultimo comunicato non l’ho capito. Si parla delle assemblee di quartiere come se si volesse fare il punto dopo averle svolte, ma se ne è fatta solo una. Che punto si vuole vare? Non sarebbe stato più opportuno attendere di terminare il giro e fare davvero un resoconto di quanto è scaturito dalla gente, dei suggerimenti, del confronto su quanto si vuole fare e quanto vorrebbe la cittadinanza che si facesse? Sì, sarebbe più opportuno ma, visto che l’abitudine è contraria, ossia si fa senza sentire minimamente quello che pensa o vuole il cittadino, per poi andare a riferirgli quello che si è deciso d’autorità, il comportamento è quantomeno coerente. Resta il fatto che il comunicato è inutile.
                                      
Luca Craia

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