mercoledì 25 novembre 2015

I conti della serva non mi tornano



Non sono mai stato una cima in matematica per cui in genere mi affido a chi è più bravo di me, magari perché ha fatto ragioneria e di conti, almeno economici, dovrebbe capirne di più, anche se, magari, ci ha messo sette o otto anni per diplomarsi. Quindi, in linea di massima, se mi si dice che il Comune è pieno di debiti perché la precedente amministrazione ha gestito male le casse comunali, in teoria io ci credo. Però poi accadono cose che non capisco.
Se io ho un debito devo limitare la mia spesa, altrimenti rischio di indebitarmi di più. Oltretutto se ho già un debito importante, come pare sia quello del Comune di Montegranaro, non ho la capacità di contrarre nuovi finanziamenti, le banche stesse non me li darebbero e, se non erro, se sono un Comune, anche la legge me lo vieta. Quindi diciamo che la mia azione amministrativa è fortemente limitata dal pregresso, dai debiti e da quello che è stato fatto da chi ha amministrato prima di me.
Allora proprio non capisco: com’è possibile che la capacità di contrarre mutui da parte del Comune di Montegranaro è così forte da aggiustare la scarpata di viale Gramsci e progettare una specie di rivoluzione di viabilità e urbanistica? Come fa a mettere a posto il teatro? Con che compra due pulmini quasi nuovi? E il campo sportivo? E il palazzetto? Avrà contratto dei finanziamenti. Ma allora le casse del Comune non sono messe così male come ci dicono e come ci è stato detto in campagna elettorale. Non è che, magari, la precedente amministrazione ha lasciato i conti non così in disordine come abbiamo creduto?
Faccio per dire, io di matematica ci capisco poco…

Luca Craia

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