venerdì 10 agosto 2018

Non c’è pace a Tre Archi: Senegalesi bruciano auto e rapinano un turista. Come e peggio dell’Hotel House.


La situazione a Lido Tre Archi si sta facendo insostenibile: una banda di Senegalesi, pare legata a un personaggio di spicco della malavita locale, senza un motivo noto, almeno al momento, ieri sera sono scesi in strada e hanno dato fuoco ad alcune vetture parcheggiate in prossimità di uno dei complessi di Lido Tre Archi. Non contenti hanno bloccato una vettura che transitava sul ponte di collegamento con Porto Sant’Elpidio e, dopo aver minacciato il conducente con un coltello alla gola, lo hanno rapinato. Si tratta di un turista del nord Italia. Gli autori del crimine sono ancora a piede libero (fonte Il Resto del Carlino).
È la dimostrazione che la situazione, a Lido Tre Archi, sta andando fuori controllo e che la soluzione pensata, quel famoso progetto di inclusione sociale, il cui finanziamento è appena stato sospeso da una votazione pressochè unanime del Senato, probabilmente non è che un palliativo. Non si può certo pensare di limitare la portata di fenomeni criminali così importanti e, soprattutto, ormai così radicati con qualche impianto sportivo e una videosorveglianza che ci mostra il reato commesso ma non permette di intervenire in tempo reale.
Il punto è che qui servono interventi legislativi seri, che consentano la repressione dei reati in maniera efficace e certa. Al momento neanche il nuovo governo sembra indirizzato su questa strada. Da qui è facile considerare che forse la sospensione dei fondi non è poi questa tragedia: speriamo ci sia modo di pensare a qualcosa di ben più concreto perché Tre Archi sta diventando un problema serio come e forse più dello stesso Hotel House.


Luca Craia