Il primo piano del Palazzo Comunale nel 2014 |
Di stupidaggini sui piccioni, negli ultimi tre anni, ne abbiamo
sentite a pacchi: dalla sterilizzazione alle tecniche di autoconvincimento,
dalle conte col pallottoliere ai gabbioni che, alla fine, sembravano la
soluzione ma erano solo un tampone. In realtà negli ultimi tempi, proprio
grazie all’uso delle gabbie, la popolazione aviaria sembrava leggermente
diminuita. Ma non ci vuole un luminare per capire che non si può risolvere una
questione così complessa con quattro gabbioni sparsi in giro.
L’unica via per eliminare o, quanto meno, limitare fortemente la
presenza dei volatili nel centro storico è tornare ad abitare il centro
storico. Non c’è altra strada, perché finchè esistono stabili abbandonati e
fatiscenti, come sono i due grossi palazzi del Comune in piazza, il Municipio e
Palazzo Francescano, i piccioni hanno spazio e comodità di vivere e
prolificare. Quindi la deleteria presenza di piccioni è strettamente legata
alla situazione di degrado urbano del centro storico e si risolve risolvendo il
degrado. Il resto è solo una serie di più o meno efficaci soluzioni tampone.
Non è quindi per ora che si troverà una risposta al problema, visto
che, se di progetto per il centro storico si è iniziato a parlare, per ora
siamo solo alle parole. Intanto il tempo passa e si avvicina la scadenza di
mandato per questa amministrazione, col rischio che anche questo tentativo, che
odora anch’esso di palliativo, vada a vuoto sprecando qualche altro soldo della
collettività. E quandanche intervenisse davvero lo Stato a pagare i conti della
cacca di piccione di Palazzo Francescani, cacca di cui sapevamo da tempo,
compresi gli amministratori, per cui non si capisce che c’entri lo Stato, in
ogni caso a pagare saremmo sempre noi.
Luca Craia
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