Pur avendomi, il vicesindaco di Montegranaro, Endrio Ubaldi,
interdetto l’accesso al suo profilo, cosa abbastanza disdicevole da parte del
mio vicesindaco (lo so che preferirebbe non lo fossi, ma sono cittadino di Montegranaro
anche io), e nonostante sullo stesso faccia chiari riferimenti alla mia persona
senza nominarmi apertamente e senza darmi la possibilità di leggerli né di replicare, notizie delle sue gesta
virtuali mi giungono comunque. Così mi arriva la nuova che il nostro si
vanterebbe oltremodo dello strepitoso successo ottenuto dalle sue amate
telecamere circa l’identificazione di due balordi che avrebbero aggredito due
ragazzi davanti a un locale montegranarese.
Vorrei ricordare al Vicesindaco che a Montegranaro abbiamo episodi di
questo tipo tutti i santi giorni, purtroppo, e anche episodi ben peggiori. I
furti a Montegranaro non fanno più notizia tanti ne accadono. Vorrei anche far
notare al nostro vicesindaco che, nonostante le telecamere, anzi, da quando
sono state installate le telecamere, la situazione è peggiorata, e di molto,
dato che a lui e al suo fido sembra sfuggire. Vederlo e saperlo tronfio per
questo episodio fa rabbia, non tanto perché lo sbrodarsi è ridicolo, quanto perché
evidenzia quanto il nostro vicesindaco ignori, più o meno volutamente, la
realtà.
Le telecamere non sono inutili, lo diventano quando rivestono il ruolo
di unico controllore della sicurezza cittadina. Quando, con l’alibi delle
telecamere, ci si rilassa e si rinuncia ad ulteriori e più efficaci misure
contro crimine e disordine sociale, le telecamere non solo diventano inutili ma
si trasformano in qualcosa di dannoso. È quello che sta accadendo a
Montegranaro, è evidente, è sotto gli occhi di tutti tranne che del
Vicesindaco. Il paese non è sicuro, la gente ha paura, di notte è il far west
ma, nonostante questo, ci si loda di un successo in mezzo a un mare di
insuccessi.
Vorrei sentire il vicesindaco dirsi preoccupato per la situazione.
Vorrei vederlo adoperarsi per risolverla. Vorrei leggere notizie di suoi
incontri con il Prefetto per chiedere più vigilanza, o col Procuratore della
Repubblica, per esigere più rigidità. Vorrei venire a sapere che è impensierito
dai tanti fatti di cronaca che capitano in paese, non che è felice perché uno è
stato risolto. Bisogna farlo scendere dal suo piedistallo, il nostro Ubaldi,
portarlo per terra a vedere e capire che la situazione non dà alcun motivo per
essere orgogliosi. Invece c'è chi lo incoraggia nel suo delirio di autocelebrazione.
Luca Craia
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