venerdì 10 marzo 2023

SISMA, FRATELLI D'ITALIA: "APERTA UNA NUOVA FASE DELLA RICOSTRUZIONE GRAZIE AL LAVORO DEL GOVERNO MELONI E DI FRANCESCO ACQUAROLI"


Aperta una nuova fase della ricostruzione nelle Marche e in provincia di Macerata grazie al lavoro profuso dal presidente Francesco Acquaroli e all’opera del Commissario Straordinario Guido Castelli. Soddisfazione è stata espressa dalla Sen. Elena Leonardi, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Marche, e dal direttivo provinciale di Macerata rappresentato dal coordinatore Massimo Belvederesi per l’eccezionale recupero da parte del commissario Castelli di oltre 640 milioni di euro che andranno a finanziare opere rimaste ad oggi fuori dalla ricostruzione nel Maceratese, tra le province più danneggiate dal terremoto del Centro Italia. Nel dettaglio, sono state destinate risorse per interventi riguardanti sia i territori compresi nel cratere ristretto, per 6,5 milioni di euro ciascuno, che del cratere sismico del 2016, fino a 3,5 milioni di euro per Comune. Finalmente un cambio di passo repentino e reale nella ricostruzione post sisma che consentirà ai Comuni colpiti dal terremoto della Provincia di Macerata di vedere messi a terra e velocizzati cantieri riguardanti, tra le tante opere, municipi, chiese, cimiteri e altri luoghi di culto, ville, castelli e luoghi di interesse storico-culturale, strade, ponti, parcheggi, pavimentazioni e mura castellane, opere di miglioramento e adeguamento sismico di vari edifici fondamentali, così come interventi su strutture di approvvigionamento idrico, scuole e palestre, impianti sportivi. Un segnale forte e chiaro da parte delle Istituzioni che deriva da un’esigenza di riequilibrio finanziario in favore della regione Marche che nei precedenti piani e prima della nomina del Commissario Castelli non aveva ricevuto stanziamenti corrispondenti alla percentuale complessiva del danno subito.


Come te se mindua, parte seconda: all’opera la squadra artistica di Arkeo

Se pensavate che il muro dei soprannomi fosse finito così vi sbagliavate di grosso: Arkeo ha iniziato mesi fa la seconda raccolta di soprannomi, tutti segnalati dai legittimi proprietari, e oggi la squadra artistica si è messa per la prima volta all’opera per realizzare la seconda parte del muro di piastrelle che racconta la storia di Montegranaro attraverso i soprannomi delle famiglie più antiche. Graziella, Lina, Franca, Tiziana e Lorella anno cominciato a mettere mano alle piastrelle di ceramica di Deruta, ancora grezze, ai colori in polvere da utilizzare per le decorazioni e alla progettazione del tutto, il primo passo per avere, entro qualche mese, un nuovo pezzo di muro (e di storia) da guardare, osservare, studiare e col quale divertirsi.

 

Luca Craia


 

A Montegranaro tornano i Santi Sepolcri del Giovedì Santo.

È una tradizione che parte dall’epoca carolingia e si è perpetrata fino ai nostri giorni come segno di fede e come momento liturgico in cui il cristiano si avvicina a Dio attraverso azioni rituali e spirituali. Sono anni che a Montegranaro manca la visita ai Santi Sepolcri del Giovedì Santo, ma chi ha qualche anno in più come me ricorderà bene che bello fosse vedere il paese pieno di gente che passava da una chiesa all’altra, tutte aperte e addobbate per l’occasione. Quest’anno, nella convinzione che anche il rispetto della tradizione e della liturgia siano veicoli importanti per affermare la fede, il Parroco dell’Unità Pastorale di Montegranaro, don Andrea Bezzini, ha deciso di riprendere questa bella tradizione, seppure in forma ridotta.

In effetti i Santi Sepolcri dovrebbero essere sette, ma per quest’anno ce ne saranno tre, allestiti nelle chiese di San Francesco, San Pietro e SS.Filippo e Giacomo e curati dai gruppi parrocchiali tra cui ricordiamo l’Azione Cattolica, i Focolarini e il Rinnovamento dello Spirito, nonché i cori che si alterneranno nell’animare la preghiera. Il sepolcro, va precisato, non ricorda la deposizione del Cristo morto ma il luogo dove viene riposta e conservata l’Eucarestia, il corpo di Cristo. È per questo che non si tratta di un giro turistico delle chiese ma di un momento importante di preghiera e raccoglimento. Ciò non toglie il piacere di riscoprire e rivedere chiese normalmente chiuse e di goderne la bellezza. È anche un modo per dare un po’ di vita al centro storico del paese, e di questo personalmente ringrazio don Andrea.

 

Luca Craia


 

giovedì 9 marzo 2023

A San Severino Marche "La 8ème balle" compagnia Zenzero e Cannella


Terzo appuntamento stagionale del SIC / Stabile di Innovazione Circense al Teatro Feronia di San Severino Marche (MC), sabato 18 marzo alle ore 20,45, in scena la compagnia Zenzero e Cannella con uno spettacolo capace di aprire i confini artistici e spaziali della giocoleria: La 8ème balle. Magdalena Vicente, Nicolò Bussi e Giacomo Vitullo diventano Susanna, Colombo e Pollo, dissolvono la nozione di “numero” in un’unica creazione dove i protagonisti si incontrano e scontrano, rimbalzando tra molteplici discipline: acrobatica, verticali, giocoleria, clown e musica si intrecciano liberando fantasia e buonumore contagioso. Esplorando mille stati d’animo con candore d’infante, i complici si lanciano, si ostacolano, cantano, si arrampicano e si aiutano, perché l’importante è arrivare insieme ad affermare: sto bene! Lo spettacolo, adatto a tutta la famiglia, visita strane relazioni in continuo mutamento, preziose finzioni che diventano parte della realtà. Tre personaggi stravaganti illustrano, con umorismo e apprensione, la fragilità dei legami tra gli esseri umani.

La collaborazione fra il Comune di San Severino Marche (MC) e il SIC/Stabile di Innovazione Circense, il nuovo centro di produzione riconosciuto dal MiC, prosegue a metà maggio con l’arrivo dello chapiteau di El Grito, la compagnia definita “Nuova frontiera del Circo” (Corriere della Sera). Una densa programmazione di dieci giorni, sei diversi spettacoli, darà la possibilità di confrontarsi con il linguaggio e quindi la multidisciplinarità del circo contemporaneo.

Forte scossa di terremoto in Umbria. Avvertita chiaramente anche nelle Marche.

Alle 16.05 la terra ha tremato forte, con epicentro a Umbertide, in provincia di Perugia. Una bella scossa, 4.4 di magnitudo, a una profondità di 10 chilometri, che si è sentita bene fino a Fabriano e nelle zone circostanti. Non si segnalano danni, al momento, ma la gente si è impaurita parecchio, sono scappati tutti in strada. È anche stata sospesa precauzionalmente la circolazione dei treni, ma per il momento tutto bene.

 

Luca Craia