venerdì 12 agosto 2022

Fa più paura il fascismo o i terroristi che pontificano in tv?


 

Condurre la campagna elettorale sul tema della paura dell’avversario non è solo di una pochezza disarmante, non è solo un preoccupante segnale di carenza di idee, non è solo fondamentalmente disonesto ma può avere come conseguenza anche il far ricordare a chi è più attento che gli scheletri nell’armadio li hanno tutti, compresi i detrattori. Così, mentre il Pd, nell’ansia di non dire una parola di programmazione, butta fango sull’avversario concentrandosi sulla figura della Meloni, cosa che potremmo anche intendere come sessista, è bene ricordare la matrice culturale dalla quale nasce e cresce questo partito.

Il Pd nasce dal Partito Comunista. Quel Pd che teme il ritorno del fascismo, un tempo aveva come simbolo la falce e il martello, che non sono un’icona tranquillizzante. La falce e il martello hanno rappresentato in tutto il mondo totalitarismi feroci, annientamento delle libertà personali, annullamento dell’opposizione, morte dei dissidenti. Morte, la falce e il martello hanno rappresentato la morte in Italia, dove i cosiddetti “compagni che sbagliano” hanno fatto vivere all’intero Paese oltre un decennio da incubo, tra sequestri, attentati, rapine,  sparatorie in mezzo alla strada, omicidi efferati.

La falce e il martello hanno rappresentato, e ancora rappresentano in molti luoghi, la rivoluzione del proletariato, laddove per rivoluzione si intende la soppressione violenta dell’ordine preesistente. La falce e il martello sono un simbolo violento, di morte e distruzione, di qualcosa che annienta la democrazia e i diritti fondamentali dell’uomo.

Dobbiamo certamente temere un ritorno del fascismo in Italia. Ma credo che paventarlo, in un Paese che ormai dispone di un patrimonio culturale democratico tale da costituire una difesa immunitaria forte e decisa contro il ritorno dei fantasmi del passato, sia una mera operazione di terrorismo mediatico, soprattutto se viene da chi affonda le proprie radici culturali in qualcosa di non meno spaventoso e molto più vicino a noi temporalmente e storicamente. Anche perché, se è vero che della vecchia sinistra, al PD, non sia rimasto nulla, è anche vero che la presunzione di superiorità e la violenza intellettuale nell’imporre il proprio pensiero sono rimaste immutate, anche se ora si spera non si utilizzino più le mitragliette Skorpion. Per cui io ci starei attento a creare paure inesistenti quando si rappresentano ancora paure tutt’altro che sopite, con vittime che ancora cercano giustizia mentre gli aguzzini pontificano in televisione e in libreria.

 

Luca Craia

 

Diego Del Gatto confermato nel ruolo di terzo assistente allenatore

Completa lo staff tecnico nel ruolo di terzo assistente allenatore Diego Del Gatto. Del Gatto sarà assistant coach e supporterà coach Vincenzo Patrizio e il vice Francesco Pasquali nelle attività tecniche quotidiane con la squadra. Presente nello staff della Sutor Basket Montegranaro anche lo scorso anno, si è guadagnato la stima di tutto l'ambiente.

Soddisfatto per la riconferma, Del Gatto commenta: «Ringrazio la società per avermi concesso la possibilità di continuare questa esperienza per il secondo anno consecutivo e sono pronto e carico per questa nuova stagione».

 

 

Ufficio Stampa Sutor Basket Montegranaro


 

Piccole disattenzioni


L’amore per il proprio paese si vede dalle piccole cose. L’ho detto più volte elogiando l’Amministrazione Comunale di Montegranaro proprio per l’attenzione ai particolari che ha messo fin dall’inizio del mandato, ormai 10 mesi fa. Oggi però devo criticare, e per lo stesso motivo: piccole cose, piccole disattenzioni che non avrei mai voluto rilevare. Questo motorino, ormai ridotto a un rottame, giace di fianco al Palazzo degli Agostiniani da mesi. È lì, proprio di fianco a quello che dovrebbe essere l’ingresso del futuro (futuribile?) Museo delle Tradizioni e non fa certo una bella impressione: è un esempio di inquinamento, di degrado, di incuria e trascuratezza. E questo nonostante moltissime segnalazioni da parte mia, probabilmente solo da parte mia visto che i rilevatori di degrado di qualche mese fa, una volta raggiunto l’obiettivo che si erano prefissi, ora non vedono più nulla. Sarà stata una dimenticanza, però mi aspetterei che l’attenzione che rilevavo all’inizio del mandato rimanga inalterata fino alla fine, e qui non ci siamo.


Luca Craia

La Sutor si aggiudica Riccardo Migliorelli

La Sutor Basket Montegranaro che si è aggiudicata le prestazioni del 22enne Riccardo Migliorelli, un giovane ragazzo del territorio originario di San Severino Marche. Migliorelli, alto 1,80 metri, nonostante la giovane età ha già un curriculum di tutto rispetto. Cresciuto nel settore giovanile della Poderosa Montegranaro, ha disputato l’U18 eccellenza con l’A.S.D. Lido di Roma. Con la squadra romana nel 2017 ha preso parte anche alla EYBL (European Youth Basketball League), il più importante e prestigioso torneo giovanile d’Europa.

Importanti per lui le stagioni disputate al Falconara Basket, oltre che la parentesi in Serie A2 con Chieti. Nell'ultimo campionato era in forza alla Robur Basket Osimo in C Gold collezionando 27 presenze nell'arco di tutto il campionato.

«Per me è un ritorno a Montegranaro e so che in questa città si respira pallacanestro – dice Migliorelli -. La Sutor è una piazza storica e bella dove giocare e per me è un'onore».

 

Ufficio Stampa Sutor Basket Montegranaro