giovedì 18 gennaio 2018

Terremoto. Ceriscioli: 1.23 miliardi di Euro per le Marche. Chi li ha visti?




A seguito del terremoto del 2016, sono stati spesi fino a oggi 1.23 miliardi di Euro per le Marche. Lo dice il Presidente della Regione Marte, Luca Ceriscioli, elencando una serie di opere destinatarie di finanziamenti che, a sentirla, parrebbe che abbiamo risolto tutto. Sappiamo bene, però, che di risolto c’è davvero poco, che la ricostruzione ancora deve partire, che le macerie sono ancora quasi tutte lì eccetera eccetera. Quindi dove sono andati a finire questi soldi? In gran parte sono finiti laddove non servivano o, meglio, servivano ma per questioni che col terremoto hanno davvero poco a che vedere. Il terremoto, come sempre in Italia, diventa l’occasione per le amministrazioni locali di realizzare opere altrimenti irrealizzabili e, in procinto di votare, anche di fare una buona campagna elettorale. E i terremotati stanno ancora a bocca asciutta e col sedere ghiacciato.

Luca Craia

Le telecamere che funzionano e quelle fulminate. Quattro apparecchi da ricomprare. Quindi a volte si rompono.




 
A volte si rompono. Le telecamere, intendo, quelle della videosorveglianza montegranarese, quelle che dovrebbero garantire la nostra sicurezza e scacciare i malviventi dal patrio suolo. Si rompono, anche se sono quasi nuove, se stanno lì solo da qualche mese. Si fulminano. Solo nei mesi di marzo e aprile del 2017 se ne sono bruciate quattro, chissà quante altre nel corso dell’anno. Si sono bruciate per sbalzi di tensione, sbalzi di tensione che possono capitare continuamente, quindi rischiamo di trovarci senza telecamera quando ce n’è bisogno con estrema facilità.
È anche curioso che le telecamere rotte sono state indennizzate dall’assicurazione per € 1025, ma quelle nuove costeranno 6025 Euro. Da qui il dubbio: valevano poco le vecchie telecamere e si è pensato di comprarne di migliori e più costose, o l’assicurazione non copre il danno per intero e, quindi, è una mezza sola? Chissà, per intanto speriamo che le nuove quattro telecamere funzionino almeno per un po’ e, soprattutto, quando ce n’è bisogno, visto che sono tanti i casi in cui ci si faceva conto e invece non sono servite a granchè, come l’ultimo atto vandalico in viale Gramsci.

Luca Craia

Niente corrente né riscaldamenti, ma a scuola si va lo stesso.



Le previsioni meteo per domani, su Montegranaro, sono piuttosto buone, per fortuna: temperature abbastanza miti per il periodo, almeno al mattino, e questo mi tranquillizza un po’. Perché, vedete, domattina i bambini della materna e delle elementari della scuola di Santa Maria andranno in classe al freddo, senza riscaldamenti e senza illuminazione. Si sa almeno da una settimana che l’ENEL avrebbe staccato la corrente venerdì 19, ciononostante si è deciso di fare scuola lo stesso. Ovviamente si starà al buio, e va bene perché pare che ci sarà il sole, ma soprattutto si starà al freddo, perché i riscaldamenti non credo vadano a pile.

Luca Craia