venerdì 1 dicembre 2017

INCONTRO ASSOCIAZIONI DEI CONSUMATORI ANCI MARCHE – ESITI POSITIVI



Comunicato integrale

Si è tenuto oggi l’incontro richiesto da sei Associazioni dei Consumatori della nostra regione (Adoc, Adiconsum, Cittadinanzattiva, Federconsumatori, Mdc e Udicon) con l’Associazione dei Comuni Marchigiani per discutere dello spinoso problema rappresentato dalla errata applicazione della TARI (la tassa sui rifiuti) da parte di numerosi Enti Locali Marchigiani.
Ha incontrato la folta delegazione dei Consumatori il Coordinatore Commissione Bilancio Anci Marche Fabio Fiorillo, delegato dal Presidente Maurizio Mangialardi.
L’incontro, giudicato positivamente dalle due delegazioni, è servito per passare in rassegna i numerosi problemi sollevati dalla attuazione della recente Circolare MEF 20.11.2017 n.1/DF che ha sancito la esclusione delle pertinenze dalla applicazione della “quota variabile” della TARI e la conseguente necessità di rimborso ai cittadini che hanno pagato più di quanto dovuto.
Dopo un’ampia ed approfondita discussione gli intervenuti hanno convenuto su diversi aspetti:
In primo luogo si è convenuto sulla necessità di ridurre al minimo il disagio ai cittadini marchigiani che hanno diritto al rimborso, sollevandoli da calcoli complicati che possono originare un pesante contenzioso; il calcolo ed il rimborso dovranno avvenire in forma automatica sulla base dei dati già disponibili alle amministrazioni dei comuni.
Un altro aspetto su cui si è convenuto riguarda la necessità di ulteriori chiarimenti da parte del legislatore per consentire una corretta ed univoca applicazione della circolare del MEF da parte dei comuni; senza criteri applicativi chiari nelle modalità e nei tempi, c’è il rischio che ogni comune vada per la sua strada esponendosi ad un potenziale contenzioso che andrebbe a gravare sulle commissioni tributarie già pesantemente intasate.
Un ulteriore argomento affrontato riguarda la necessità di conoscere la situazione dei comuni marchigiani alla luce di quanto previsto dalla circolare del MEF; in fatti non tutti i comuni saranno interessati dal rimborso della Tari perché molti hanno applicato correttamente la normativa.   Su questo aspetto si è convenuto di avviare una ricognizione da parte dell’ANCI Regionale per fare una mappatura accurata dei criteri adottati dai comuni marchigiani e circoscrivere quindi l’area di intervento.
Al termine della riunione si è deciso di incontrarsi nuovamente entro il mese di gennaio per una valutazione della situazione alla luce dei chiarimenti richiesti al governo e da quanto emerso dalla verifica condotta dall’Anci Marche.

Marcozzi. Estranea ai fatti?



Stupiscono le giustificazioni della Consigliere Regionale Jessica Marcozzi di fronte alle notizie che la vorrebbero indagata per bancarotta fraudolenta. Stupiscono perché appare molto strano che la Marcozzi possa dichiararsi “estranea ai fatti” riguardanti il fallimento dichiarato dal Tribunale di Fermo con sentenza del 3/2/2016 dell’azienda calzaturiera “Jessica srl” che porta il suo nome.
È incontrovertibile, che la Marcozzi fosse socia dell’azienda Jessica srl.
È incontrovertibile che la stessa sia fallita.
È incontrovertibile che vedendo l’azienda in difficoltà abbia ceduto le quote di sua proprietà alla madre.
È incontrovertibile che la stessa di professione commercialista curasse i rapporti con le banche e la contabilità, avrebbe dovuto conoscere le dinamiche in corso e quello a cui avrebbero portato. Del resto è anche vero che alcune proprietà del padre sono state cedute direttamente al marito della Marcozzi, il che lascia supporre che la stessa avesse coscienza del destino della Jessica srl.
Del resto, se la Procura di Fermo, notoriamente poco incline ad azioni eclatanti e clamorose, ha avviato un procedimento penale nei suoi confronti, c’è ragione di credere che ci siano atti fondati su cui basare l’azione. In ogni caso non possiamo sapere oggi circa il grado di coinvolgimento e di responsabilità del Consigliere Regionale, in quanto questo verrà stabilito dall’iter delle indagini.
Fatto sta che, sapendo comunque che l’azienda di cui era socia stava fallendo, per una questione di opportunità politica e morale, sarebbe stato auspicabile che la Marcozzi avesse evitato la sua candidatura politica alle ultime elezioni, liberando almeno il Partito che rappresenta in seno al Consiglio Regionale dell’immancabile quanto immeritato danno di immagine che consegue a queste vicende. Qualora invece fosse davvero all’oscuro di tutto, pur essendo pienamente coinvolta nelle dinamiche dell’azienda fallita, dubitare sulle sue capacità di amministratore, sia privato che pubblico, sarebbe legittimo.


Quillo traliccio vrutto e ‘rrugginito



Ripubblico ancora una volta questi versi zoppicanti e malmessi che buttai giù in un momento di sconforto nel 2010. Li ripubblico perché sono ancora perfettamente attuali. Perché i problemi, se non li risolvi, non si risolvono da soli.
Luca Craia

Se mai te capitesse na matina
de svegliatte co l’idea dentro la testa
de fa na caminata mattutina
sotto la piazza do non se fa festa,
te rtroeristi dentro a un paesetto
co quattro strade strette rrampicate.
Le case, tante vecchie e diroccate
e qualche d’una pure senza tetto.
A caminà pe una strada scura
te ve pensato: “ce vole li stivali”;
specie se sotto na brutta impalcatura
te vai a nfilà passenne tra li pali.
Arzi la testa e vedi tavoloni
de legno fraceto che pare vo cascà
che sta tenuti co fili e du bulloni
e al Padreterno te vai a raccomannà.
Perché là sopre, oltre a li piccioni,
ci sta de tutto, tegole e mattoni,
che un jorno o n’andro, se tira un po’ de vento,
se te va bene de piji no spavento.
Senti un rumò venì da lo traliccio:
ncassi la testa e collo spiccio spiccio,
che se ogghi e jornara fortunata
quella che casca è solo na cacata.