sabato 1 luglio 2017

Misterioso scooter schiantato sull’Elpidiense.




Stamattina, andando al lavoro, lungo la strada provinciale Elpidiense, appena usciti dall’abitato di Montegranaro, ho notato uno scooter buttato sulla banchina. Mi sono fermato a vedere: lo scooter era molto danneggiato e ho subito pensato a un incidente, così mi sono messo a cercare intorno, casomai il conducente fosse precipitato lungo la scarpata ma non ho trovato nulla. Ho allertato il 112 ma mi hanno riferito di essere già a conoscenza del fatto già da ieri sera e che anche per loro è un mistero cosa sia accaduto. Fatto sta che lo scooter, buttato così sul lato della strada, è un pericolo. Innanzitutto perché una macchina che non lo noti e accosto potrebbe finirgli sopra, ma soprattutto perché la gente, come ho fatto io, si ferma e va a vedere se vi sia bisogno di un soccorso, creando una situazione di ingorgo stradale (mentre ero lì si sono fermate almeno altre tre vetture). Infine immagino quante chiamate inutili, come la mia, abbia ricevuto il 112 che, sicuramente, ha cose più importanti a cui prestare attenzione.

Luca Craia

Collaborare col Comune? Ci abbiamo provato.



Il Crocifisso del Cimitero di Montegranaro che Arkeo vuole restaurare con i fondi donati da un benefattore è fermo da mesi. Abbiamo fatto tutte le procedure, il progetto è stato approvato dalla Soprintendenza, abbiamo già il permesso della stessa per trasportarlo al laboratorio del restauratore, ma non possiamo farlo perché manca la delibera del Comune. Dal 14 marzo, data in cui il progetto è stato presentato all’assessore Beverati, non c’è stato tempo per scrivere una delibera di quattro righe. Solo quello doveva fare, il Comune, il resto lo abbiamo fatto noi, compreso trovare i soldi. Attendiamo con ansia ma il restauratore ha anche altre cose da fare e certamente non può aspettare noi all’infinito. Quindi riposizionare il Crocifisso per Ognissanti come ci eravamo ripromessi diventa davvero complicato.
Abbiamo proposto all’assessore una rosa di eventi culturali da realizzare in luglio: una giornata sperimentale d’arte pittorica in strada, una conferenza storica, la presentazione di un importante pubblicazione e una passeggiata storico-naturalistica. Organizzavamo tutto noi, ci servivano solo i permessi per gli spazi pubblici e l’uso di un pulmino per la passeggiata. Oggi, 1 luglio, ancora non abbiamo avuto alcuna risposta. Logicamente dobbiamo desistere ma è un peccato anche perché queste cose le potevamo organizzare anche senza l’ausilio del Comune ma abbiamo cercato una collaborazione, senza trovarla. Il risultato è che il tempo è passato e ora non si fa in tempo nemmeno a organizzare per conto nostro.
Vabbè, ci abbiamo provato.

Luca Craia

Silenzi e la maria che vien dal mare.

Confesso: tutto sommato stimo Giulio Silenzi perché è un politico che sa fare politica e, oggigiorno, questa categoria comincia a essere merce rara. Ma appartiene al partito più contraddittorio della scena che, di per sè, è comunque sconfortante, e anche lui non si esime da contraddizioni. Per esempio dichiara sul suo profilo Facebook:

"non ho letto fino ad ora dichiarazioni di amministratori o Sindaci. Un fatto inquietante che ci da la dimensione drammatica del problema droga e dei danni che fa a tanti giovani e non solo. Oggi riscuote più consensi parlare di Rom e abusivi piuttosto che di droga. MEGLIO non parlarne anche di fronte a questa enormità che, per caso,  solo per caso e' emersa nella sua sconvolgente vastità".

Si riferisce alla cronaca recente che racconta di una imbarcazione stracarica di marijuana spiaggiata sull'arenile di Porto Recanati. Silenzi è giustamente preoccupato perché quel grosso quantitativo di stupefacenti era verosimilmente destinato al mercato locale, dove lui, fino a ieri, amministrava uno dei centri più importanti. 
Però non capisco: nella cultura di sinistra la legalizzazione delle cosiddette droghe leggere è un cavallo di battaglia e sono noti i propositi di larghe frange del PD che vorrebbero modificare la legge in materia.
A questo punto, quindi, vorrei capire: la cannabis, secondo Silenzi, è pericolosa? Pare di sì, leggendo la suddetta dichiarazione. Allora vorrei che il nostro chiarisse e si schierasse inequivocabilmente contro quelli del suo partito che ne vorrebbero la legalizzazione e chiedesse, a gran voce e con la stessa veemenza dimostrata nel post di cui sopra, l'intensificarsi dei controlli sul consumo di tali sostanze, che risulta molto diffuso a Civitanova e dintorni certamente non da domenica scorsa, e che non mi risulta abbia mai preteso da vicesindaco di Civitanova.

Luca Craia

venerdì 30 giugno 2017

SAN GIUSTO SOTTERRANEA - Iniziamo il viaggio esplorativo nelle grotte artificiali del Centro Storico.


Il team di esplorazione degli ipogei a Montegranaro con Dino Gazzani (secondo da sinistra) e Massimo Spagnoli (secondo da destra)

Riceviamo e pubblichiamo

L'appuntamento con i Convivi Sangiustesi ci porta questa volta ad esplorare il sottosuolo del nostro centro storico, per riscoprire quel mondo segreto che si cela nel cuore del paese e di cui non si conosce ancora l'esistenza. Volgere sguardo al nostro intorno solo in maniera lineare, ad altezza degli occhi è cosa comune nel nostro quotidiano senza pensare invece che le vicende storiche delle nostre città e dei nostri paesi si sono caratterizzate anche per quanto nei secoli andati accadde nel sottosuolo, veri e propri alveari di cunicoli e ambienti, talvolta adibiti a strategiche vie di fuga, molto più frequentemente e verosimilmente usati per conservare al meglio le derrate alimentari.
Con l'aiuto di tecnici esperti cercheremo di saperne di più e riscoprire  quel mondo nascosto che è sotto di noi e che tutti i giorni inconsapevolmente attraversiamo .

Relatori dell'incontro :
Andrea Paoletti - Geologo  Presentazione del progetto di censimento e rilevamento delle “grotte” di Monte San Giusto: Dove ? Come? Perchè? cenni sulle informazioni disponibili in ambito centro storico.
Dino Gazzani – Geologo  Montegranaro sotterranea. Lineamenti del sottosuolo nell'antichità
Luigi Morgoni. – Geologo -  Le Grotte di Montelupone, pagine del sottosuolo.
Massimo Spagnoli – Speleologo .Attività del Gruppo Speleo Cavità Artificiali del CAI di Fermo (Acquedotto Romano Fermo – Castello di Grottammare ed altro...).

Cenni biografici dei relatori

Andrea Paoletti,  sangiustese, Geologo libero professionista dal 1986.
Impegnato nelle problematiche connesse alle pericolosità ed ai rischi idrogeologici del territorio comunale di Monte San Giusto, in qualità di Consigliere Comunale Delegato e di Assessore ha seguito negli anni ’80 le questioni inerenti i fenomeni franosi delle zone Via Carducci-Via Pascoli e Via S. Giuseppe avviate a risoluzione con specifici lavori di consolidamento.
Coordinatore responsabile e e co-redattore dei recenti Studi di Microzonazione Sismica di 1° Livello (2014) del Comune di Monte San Giusto 
Dino Gazzani è un geologo libero professionista dal 1997 e una guida ambientale escursionistica dal 2008. Co-redattore degli Studi di Microzonazione Sismica di 1° Livello del Comune di Monte San Giusto.  E' uno dei soci fondatori dell'Associazione Culturale Arkéo di Montegranaro che, insieme alla concittadina Libera Comunità il Labirinto, ha collaborato con il Gruppo Speleologico del CAI di Fermo nell'esplorazione degli ipogei di Montegranaro iniziata nel 2012 ed ancora da terminare. I risultati della prima fase di esplorazione sono stati pubblicati, con il finanziamento del Comune di Montegranaro, nel volume Montegranaro sotterranea.
Luigi Morgoni è un professionista che opera da 37 anni come geologo. È un appassionato del mondo sotterraneo, ha praticato la speleologia carsica e si interessa di speleologia urbana delle cavità artificiali. Ha contribuito alla ideazione, realizzazione ed ora al mantenimento delle gallerie drenanti con cui è stato consolidato l’abitato di Montelupone. Come ricercatore dell’Osservatorio Geofisico di Macerata ha avviato la rete sismometrica marchigiana in collaborazione con l’Istituto Nazionale di Geofisica. Conta al suo attivo numerose pubblicazioni.
Massimo Spagnoli - Speleologo, esploratore del sotterraneo, coordinatore del Gruppo Speleologico Cavità Artificiali CAI Fermo, accompagnatore nazionale di escursionismo.
Dopo ininterrotte ricerche ed esplorazioni nel sottosuolo, insieme al Gruppo, ha censito e catalogato tutti gli acquedotti romani e medioevali della città di Firmum Picenum, continuando l’attività di ricognizione nelle opere sotterranee ed ipogei dei paesi e castelli piceni, riportate in diversi volumi
Percorrendo in tanti anni i monti Umbro-Marchigiani, ha pubblicato varie tesi storiche nei  Quaderni      delle Marche.