sabato 25 febbraio 2017

Ancora far west a Montegranaro. Danneggiate le scale della chiesa di San Liborio.





Sono gli stessi residenti in zona a denunciare su Facebook l’episodio di teppismo capitato la scorsa notte a San Liborio, dove ignoti, probabilmente i soliti ubriachi o drogati che la notte dominano Montegranaro, se la sono presa con la scalinata della chiesa rompendo dei gradini. Uno dei tanti episodi che capitano di notte, in un paese che non riesce più ad avere pace, nonostante i vertici parlino di diminuzione della criminalità e di situazione sotto controllo grazie all’avvento della videosorveglianza.

Questo ulteriore episodio ci parla, invece, di una Montegranaro diversa da quella che conoscevamo, che si sta trasformando in una periferia urbana dove criminali e teppisti, che poi sono criminali anche loro, hanno campo libero perché nulla si può contro di loro. Non servono pattugliamenti, non servono telecamere, serve un’azione sociale radicale, anche perché, forse, questi teppisti il giorno dopo si trasformano in bravi ragazzi, magari con un po’ di mal di testa dovuto alla sbronza o all’eccesso di sostanze. E la società tollera.
                                      
Luca Craia


Carnevale a Santa Maria. Si può fare ma resta la preoccupazione. L’edificio è pericoloso.



Stamattina, su Il Resto del Carlino, è uscita una notizia curiosa e, secondo me, molto importante che riporta ancora una volta alla ribalta la scuola di Santa Maria a Montegranaro. In sostanza le insegnanti del plesso, sembra sollecitate dalla Dirigente, hanno dato disposizione ai genitori dei piccoli alunni di non mandare a scuola i figli mascherati il prossimo martedì, ultimo giorno di Carnevale in cui, tradizionalmente, anche a scuola si fa un po’ di baldoria.
La reazione dei genitori non si è fatta attendere e quegli strali che ci saremmo aspettati per le note vicende legate alla sicurezza dell’edificio e, invece, non ci sono stati se non in minima parte, sono partiti con forza contro questo provvedimento giudicato irriguardoso delle tradizioni. Da qui alcuni genitori hanno raggiunto un accordo con il corpo insegnante: sarà possibile andare a scuola mascherati purchè con buon senso, evitando costumi ingombranti che creino impedimenti in caso di emergenza. Questo è quanto mi è stato comunicato stamattina da una rappresentante dei genitori che ha tenuto a precisare l’assoluta estraneità dell’Amministrazione Comunale in questa vicenda.
Il punto, però, riguarda ancora una volta la sicurezza ed è per questo che ne scrivo pur non avendone avuta, inizialmente, alcuna intenzione, vista l’apparente leggerezza dell’argomento. In realtà, però, l’argomento non è affatto leggero perché, a spingere le insegnanti, in un primo momento, a vietare le maschere e poi a consentirle ma in maniera ridotta, è la preoccupazione per quello che potrebbe accadere in caso di terremoto. È comprensibile la paura delle maestre, perché la scuola era, è e rimane un edificio ad alta vulnerabilità sismica, un edificio pericoloso. Ciononostante l’Amministrazione Comunale ha ritenuto di far proseguire le lezioni, assumendosi una responsabilità ben più grave di quella di vietare o consentire l’uso di costumi carnevaleschi. Questo episodio ci dà il netto senso della situazione e dello stato d’animo con cui si opera nella scuola di Santa Maria. E buon divertimento per Carnevale.

                                      
Luca Craia

Scaduto l’ultimatum di Bigioni. Un silenzio da Mezzogiorno di fuoco.



Non so a voi ma a me fischiano le orecchie. Scadeva ieri l’”ultimatum” degli imprenditori, capitanati da Ronny Bigioni, che chiedevano a gran voce al Comune di Montegranaro una soluzione tempestiva per la situazione delle strade groviera del Villaggio Del Lavoro. Ciononostante vige il silenzio più assoluto; silenzio da parte degli imprenditori che aspettavano una risposta e, almeno a quanto sappiamo, non l’hanno avuta e silenzio da parte dell’Amministrazione Comunale che, dopo aver dichiarato questo e quell’altro e lanciato accuse in ogni direzione, tace sull’argomento da diversi giorni.
Che sta succedendo? Speriamo di saperlo quanto prima, anche perché questo silenzio non è affatto bello. È un silenzio che potrebbe significare tante cose che non sto qui a enumerare, ma è un silenzio che fa davvero male alle orecchie dopo il gran baccano delle ultime settimane. Anche perché, se il problema riguarda prevalentemente chi possiede un’azienda con sede nella lottizzazione incriminata, si riflette su tutto il paese di Montegranaro che ha, nel Villaggio del Lavoro, la sua porta principale, il suo biglietto da visita, il suo manifesto. E le condizioni in cui versa danno l’esatta immagine di un paese allo sfascio. Se ci sta bene così…
                                      
Luca Craia