sabato 25 febbraio 2017

Sosteniamo il carabiniere sotto accusa. L’appello di un cittadino di Monte San Giusto



Sta iniziando a circolare su Facebook l’appello lanciato da Giuseppe Sardini, cittadino di Monte San Giusto, che vuole promuovere iniziative a sostegno dell’appuntato dei Carabinieri che ieri sera, a Monte San Giusto, nel tentativo di bloccare un criminale in fuga, ha esploso, pare involontariamente, un colpo di pistola che ha raggiunto il delinquente e l’ha ferito in maniera gravissima, tanto che ora il bandito si trova presso l’ospedale di Macerata in coma. Sardini fa alcune proposte, sia ai propri concittadini che all’amministrazione comunale di Monte San Giusto, proposte che trovo condivisibili e, anzi, allargabili anche al di fuori del paese sangiustese. Per questo pubblico integralmente l’appello chiedendo ai lettori di condividerlo il più possibile. Suggerirei a Sardini anche di costituire un comitato ad hoc, che potrebbe essere d’aiuto e sicuramente più incisivo di iniziative personali.
                                      
Luca Craia

La macchina della "giustizia" si è messa in moto. Arma sequestrata al Carabiniere. Indagine in corso. Sicuro "atto dovuto" con avviso di garanzia per un reato odioso a tutto il Popolo come "l'eccesso di legittima difesa". Sono cose lunghe e penose per i militari che ci passano per aver fatto il proprio dovere e per le loro famiglie. Probabile sospensione dal servizio e - peggio ancora - dello stipendio.
E' di un paio di giorni fa la notizia che un poveruomo si è visto condannare anche al risarcimento del delinquente cui aveva sparato.
Speriamo non capiti al nostro amico, ma cominciamo subito a difendere concretamente il nostro Carabiniere.
Chiediamo all'Amministrazione Comunale due cose veloci:
1) conferma che si costituirà parte civile contro i delinquenti nel caso di rinvio a processo del Carabiniere di Monte San Giusto.
2) apertura immediata di un conto corrente bancario per le spese legali di difesa e di mantenimento della famiglia, qualora gli venisse sospeso lo stipendio. Comunicazione mensile pubblica delle entrate su tale conto corrente. Se non lo fa l'Amministrazione Comunale, lo faccio personalmente io.
Quanto alla Costituzione di Parte Civile in un eventuale e probabile processo, se l'Amministrazione Comunale non intendesse o non potesse procedere a difesa degli interessi della sua cittadinanza, costituiremo un Comitato Cittadino di Difesa cui dovranno aderire tutte le famiglie sangiustesi che non ne possono più.
LE CHIACCHIERE STANNO A ZERO. Facciamo per una volta un passo concreto nei confronti di chi rischia la vita per cercare di proteggerci.
Siccome non tutti leggono i commenti fino in fondo, aggiungo quanto segue:
 Condividete il post con i vostri amici. Dobbiamo sentirci tutti uniti in questa vicenda che non riguarda solo qualcuno di noi, ma l'intera comunità sangiustese. Condividetelo e basta. I 1000 amici che ha ognuno di voi servano per una volta alla causa più giusta: la difesa dell'Arma, di un Carabiniere e della sua famiglia.

Ancora far west a Montegranaro. Danneggiate le scale della chiesa di San Liborio.





Sono gli stessi residenti in zona a denunciare su Facebook l’episodio di teppismo capitato la scorsa notte a San Liborio, dove ignoti, probabilmente i soliti ubriachi o drogati che la notte dominano Montegranaro, se la sono presa con la scalinata della chiesa rompendo dei gradini. Uno dei tanti episodi che capitano di notte, in un paese che non riesce più ad avere pace, nonostante i vertici parlino di diminuzione della criminalità e di situazione sotto controllo grazie all’avvento della videosorveglianza.

Questo ulteriore episodio ci parla, invece, di una Montegranaro diversa da quella che conoscevamo, che si sta trasformando in una periferia urbana dove criminali e teppisti, che poi sono criminali anche loro, hanno campo libero perché nulla si può contro di loro. Non servono pattugliamenti, non servono telecamere, serve un’azione sociale radicale, anche perché, forse, questi teppisti il giorno dopo si trasformano in bravi ragazzi, magari con un po’ di mal di testa dovuto alla sbronza o all’eccesso di sostanze. E la società tollera.
                                      
Luca Craia