mercoledì 24 agosto 2016

Terremoto: chiusa e riaperta la chiesa di San Serafino



Per motivi precauzionali stamattina è stata chiusa la chiesa di San Serafino. All’interno si siano verificate diverse crepe sull’arcata che delimita la parte absidale più altre lesioni e che sia caduto del materiale anche dal loggiato esterno. Per questo motivo il parroco don Sandro ha deciso di chiudere il santuario in attesa di un sopralluogo da parte dei tecnici del Comune, che è proprietario dell’edificio. Ricordiamo che la chiesa è stata già vittima del crollo del tetto che è stato poi ricostruito lasciando però la parte sovrastante la vecchia sacrestia, quella dietro l’altare maggiore, puntellata. La speranza è che i danni non siano seri e che si possa riaprire presto quella che è la chiesa più amata dai Montegranaresi. 
Intorno a metà mattinata si è svolto il sopralluogo dei tecnici del Comune che hanno fatto ripulire i detriti e dato ordine di riaprire la chiesa.

Luca Craia

Terremoto: la situazione a Montegranaro. I ruderi reggono. Gli amministratori dormono.



Il centro storico di Montegranaro sembra aver retto bene al terribile sisma della scorsa notte. Ricordiamo che ci sono diversi stabili pericolanti che potenzialmente rappresentano un serio pericolo in casi come questo. Evidentemente le operazioni di messa in sicurezza a seguito delle ordinanze emesse prima dal Sindaco Gianni Basso e successivamente da Gastone Gismondi hanno quantomeno scongiurato pericoli di crolli. Spezzando una lancia a mio favore vorrei rimarcare che il rispetto delle ordinanze è stato ottenuto anche e soprattutto perché ci sono determinati rompiscatole che, non avendo nulla di meglio da fare, come dice qualcuno, tengono d’occhio la situazione e pungolano le amministrazioni comunali perché agiscano in settori come il centro storico di cui, come è stato ampliamente provato, altrimenti non importerebbe nulla a nessuno.
Quindi non è accaduto nulla di grave stanotte: qualche mattone si è staccato, qualche condotto pluviale sganciato ma nulla di serio. Ho ispezionato anche la chiesa di Sant’Ugo e risulta in ordine. Un uomo ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari per un malore dovuto allo spavento, ma anche qui nulla di grave. 
In tutto questo va registrata l’assenza dell’Amministrazione Comunale, in primis del Sindaco che, in questi casi di emergenza, assume la piena responsabilità non solo politica ma anche legale del coordinamento delle eventuali azioni di soccorso. Si sa per certo che, fino a molto più tardi di quando è avvenuta la prima scossa e mentre, ad esempio, il sindaco di Fermo Calcinaro era operativo fin dalle 4 e diramava numeri utili tramite social, al C.O.C., che ha sede presso la Protezione Civile, dei nostri amministratori non c’era l’ombra né si sono affacciati sui social per dialogare coi cittadini. Ancora una volta, bella presenza.

Luca Craia