Il Comune di Monte San Giusto concede il
patrocinio al “pride” sangiustese, una manifestazione a difesa delle
rivendicazioni dei gruppi LGBT organizzata dall’associazione Libristate ODV, ma
l’opposizione non ci sta. In particolare è il Consigliere e Capogruppo di
Azione Comune Andrea Salvatori che, attraverso il suo profilo Facebook, esprime
senza mezzi termini tutta la sua contrarietà, accusando l’Amministrazione Comunale
di superficialità e di farsi strumentalizzare.
“Questa volta l’amministrazione comunale,
ascoltando i discorsetti superficiali da imbonitori sull’amore e sulla libertà,
si è fatta intenerire e con protocollo di concessione n. 7769 del 07/06/2023 ha
rilasciato il patrocinio non oneroso al Pride Sangiustese organizzato
dall’associazione Librisate ODV” esordisce Salvatori “associazione che, anziché
fare cultura, continua a fare politica con il suo modo subdolo di fare le cose
e per rendersene conto basta leggere il manifesto dell’evento”.
Il manifesto è stato pubblicato dallo stesso
Salvatori nel medesimo post spiegando: “Manifesto che, sicuramente, l’amministrazione
non ha nemmeno letto e per questo è importate evidenziargli che gli attivisti
dell’associazione non hanno organizzato una semplice festa per tutti ma, dietro
a maschere di belle parole, stanno portano avanti gli obiettivi delle varie
organizzazioni LGBT.
Obiettivi che, nella loro centralità, hanno anche
il tema della maternità surrogata (utero in affitto) alla quale noi del gruppo
“Azione Comune” continuiamo a dire un secco NO perché, far nascere bambini a
pagamento strappandoli poi alle madri biologiche, è semplicemente un REATO e
dovrebbe esserlo anche propagandarlo”.
Nessuna discriminazione ma occorre chiarezza. Salvatori
prosegue: “pertanto il punto non è quello di essere a prescindere contro gli
omosessuali ma quello di essere chiari nell’atteggiamento che si utilizza
quando si vuole manifestare per avere il sacro santo diritto di essere ciò che
uno si sente di essere senza discriminazioni”. E conclude: “è ora di smetterla
di organizzare eventi politici, perché di questo si tratta, come confermato
anche dal senatore di Italia Viva Scalfarotto e di iniziare ad aprirsi al confronto
più costruttivo per arrivare ad una soluzione più concreta e meno ideologica”.