mercoledì 8 febbraio 2023

Vittore Crivelli a Montegranaro. Il Polittico di Philadelphia dipinto nel convento degli Agostiniani

Vittore Crivelli, fratello del più noto Carlo, è il “meno bravo” dei due fratelli. Nel senso che, per usare un paragone calcistico, se Carlo Crivelli era il Maradona del polittico, Vittore era Battistuta. Non tutti sanno che Vittore Crivelli dimorò per un periodo piuttosto lungo a Montegranaro. Era il 1481 e il pittore, ancora non famosissimo, si fece ospitare presso il convento degli Agostiniani, il palazzo così chiamato nel cuore del castello montegranarese. Ed è qui che ha dipinto una delle sue opere più note, la prima da lui firmata, il cosiddetto Polittico di Filadelfia, che ritrae una Madonna col bambino ed angeli, San Bonaventura, San Giovanni Battista, San Francesco e San Luigi di Tolosa. Il polittico è chiamato così perché è conservato, purtroppo, molto lontano da noi, nel Philadelphia Museum of Art negli Stati Uniti. È un autentico capolavoro ed è pensabile che fu realizzato come pagamento per l’ospitalità e che fosse destinato alla perduta chiesa di Sant’Agostino. Non è noto come sia arrivato fino in America.

 

Luca Craia


 

Antiche leggende montegranaresi – STREGHE, INCROCI E CANI.

La credenza popolare, riportata dalle testimonianze che ho raccolto dagli anziani di Montegranaro, vuole che le streghe e gli stregoni si ritrovino di notte in prossimità dei crocicchi. È una credenza molto diffusa, almeno nel Piceno, e ne ho trovato traccia anche in altri paesi come, per esempio, Rapagnano. È quindi buona norma, sempre secondo la credenza popolare, evitare di passare nottetempo per gli incroci delle strade secondarie ma, se la cosa fosse improcrastinabile, il rimedio potrebbe essere farsi accompagnare da un cane. Pare infatti che le fattucchiere siano terrorizzate dai cani, forse per la loro affinità coi gatti.

 

Luca Craia


 

Blanco spacca tutto. L’incoerenza come messaggio ai giovani. Il video.

Il bimbo non si sentiva in cuffia e ha rotto tutto. Poi ha guardato il macello combinato e ha riacceso la modalità bravo ragazzo, dicendo che, alla fine, si doveva divertire. Adesso, non voglio mettermi a fare il moralista. Sono un rocker, sono abituato a gente che spacca la roba. Però, prima di tutto, spacca la roba sua e non quella degli altri (vedi i Placebo di qualche milione di anni fa, proprio su quel palco), ma poi se ne prende pure la piena responsabilità, non fa l’angioletto. Ecco, a me disturba questo fare angelico e questo comportamento violento, che purtroppo tocca riscontrare in una certa gioventù. E siccome questo ragazzotto, che evidentemente ha preso poche sculacciate da piccolo, è un simbolo per molti giovani, ritengo che il suo modo di fare vada censurato. Non solo per la violenza, ma anche per l’incoerenza.

 

Luca Craia