venerdì 9 dicembre 2022

Humanity Music Festival al La Perla di Montegranaro: Ricky Portera e Maurizio Solieri, musica e impegno sociale nel ricordo di Lucio Dalla.

Fa tappa a Montegranaro, al teatro La Perla, la rassegna nazionale Humanity Music Festival, organizzata dall’associazione La Decima in ricordo dell’arte di Lucio Dalla per dare spazio e visibilità ad artisti e gruppi emergenti e, nello stesso tempo, raccogliere fondi destinati all’associazione Amelia di San Benedetto del Tronto, che si occupa del reinserimento sociale di ex tossico dipendenti, ex prostitute ed ex detenuti. La manifestazione vede la direzione artistica di Ricky Portera, storico chitarrista degli Stadio e complice di Dalla in molte sue opere, che a sua volta si avvale della collaborazione di Maurizio Solieri, altro grande chitarrista e storico componente della band di Vasco Rossi, e del celebre attore Dario Ballantini.

Una bella manifestazione musicale che arriva a Montegranaro dando lustro e visibilità al paese e al suo splendido teatro, peraltro senza costi per la collettività. Ci saranno anche Portera e Solieri, oltre ai tanti musicisti che si esibiranno con le loro opere originali, sempre nel ricordo del grande cantautore bolognese.

L’appuntamento è per questa sera, venerdì 9 dicembre, alle ore 21, con ingresso libero a offerta. Per informazioni si può chiamare il numero 340.5307958.

 

Luca Craia


 


giovedì 8 dicembre 2022

A Montegranaro il Focaraccio della Venuta.


L'antica tradizione del Focaraccio della Venuta si rinnova domani a Montegranaro. Sono secoli che, nelle Marche, nella notte che precede la festa della Madonna di Loreto, a ricordo dell'arrivo della Santa Casa di Nazareth a Loreto trasportata in volo dagli Angeli, si accendono grandi falò, i focaracci, che illuminano il buio per indicare la via ai celesti vettori. A Montegranaro, ormai da anni, è l'associazione Libera Comunità Il Labirinto, guidata da Simone Perticarini, a occuparsi dell'accensione del grande falò collocato nello spazio del parcheggio della nuova chiesa di Santa Maria. E anche quest'anno, nella notte tra il 9 e il 10 dicembre, il focaraccio della Venuta sarà appiccato con la recitazione del Santo Rosario, il tradizionale vin brulè e i dolci preparati dalla comunità cristiana cittadina che, ancora una volta, si incarica di mantenere saldi valori, tradizioni e storia della nostra gente. 


Luca Craia 

ALLUVIONE MARCHE, LEONARDI (FDI): "DAL GOVERNO INTERVENTO CONCRETO E PUNTUALE, POLEMICHE SULL'ENTITÀ DEI FONDI SONO INCOMPRENSIBILI E STRUMENTALI"


In merito ai fondi stanziati dal Governo Meloni per le comunità marchigiane colpite dall'alluvione dello scorso settembre, si leggono alcune polemiche sinceramente incomprensibili e sicuramente strumentali. Il Consiglio dei Ministri ha infatti deliberato l'erogazione di 400 milioni di euro, 200 per il 2022 nel decreto Aiuti-quater più altri 200 per il 2023, per un totale di 400 milioni di euro per i Comuni colpiti: una misura senza precedenti poiché mai sono stati erogati fondi così ingenti per emergenze simili. Né Fratelli d'Italia né il Governo Meloni sono rimasti sordi di fronte alle richieste delle comunità colpite e credo che uno stanziamento simile rappresenti una risposta concreta e puntuale, con tempistiche ed entità mai viste in passato, segno tangibile dell'attenzione che questo Governo ha verso le Marche dopo anni di isolamento politico. Chi oggi, come il senatore del Partito Democratico Verducci, polemizza sugli strumenti messi in campo per dare risposte ai danni subiti dall'alluvione dovrebbe riflettere sul fatto che, in passato, non ha trovato risorse congrue né per i ristori né per la prevenzione e mitigazione del rischio idrogeologico.

Questo quanto dichiara Sen. Elena Leonardi, Coordinatore regionale di Fratelli d'Italia Marche.

mercoledì 7 dicembre 2022

Il Crocifisso miracoloso di Santa Maria ha un gemello a Rimini.

C’è una somiglianza fortissima tra le due sculture, quella montegranarese di Santa Maria in Montaspice e una conservata presso la chiesa di Santa Maria della Colonnella di Rimini, una somiglianza che fa pensare che i due Crocifissi siano opera della stessa mano. Tra le due opere cinquecentesche ci sono tratti praticamente identici e differenze trascurabili, come la dimensione di quella riminese che risulta essere più grande. Per il resto, le cromie, i panneggi e i decori del perizoma, la conformazione della barba e la stessa forma del viso, le ferite e il sangue sono praticamente sovrapponibili. Due opere dello stesso autore, si direbbe, o almeno della stessa bottega, forse una bottega dalmata, visto che si segnala che anche in Dalmazia ci sia almeno un altro Crocifisso assimilabile, ipotesi affascinante perché darebbe credito alla leggenda che vorrebbe il Crocifisso di Montegranaro abbandonato da un gruppo di pellegrini diretti a Loreto.

 

Luca Craia

 


 

martedì 6 dicembre 2022

La Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo finanzia il restauro della Madonna del Carmine del Ricci. Presto al via i lavori.

È giunta ieri sera via PEC una buona notizia per la Montegranaro che ama la propria storia, la propria cultura e il proprio patrimonio artistico: la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo finanzierà il progetto di restauro della Madonna del Carmine di Filippo Ricci. Il dipinto funge da pala per l’altare laterale sinistro della Prioria dei SS.Filippo e Giacomo, e databile nella seconda metà del ‘700 e attribuibile a Filippo Ricci come risulta dal catalogo generale dei beni culturali.

La tela è molto mal messa: è molto sporca e offuscata, mostra gravi allentamenti nell’intelaiatura e un vistoso rattoppo sul lato sinistro basso. Il progetto di restauro prevede la pulitura totale della superficie, la rifoderatura e, se necessario (come pare sia), la sostituzione del telaio. La parti del dipinto danneggiate subiranno la rimozione dei vecchi stucchi e l’applicazione di nuove stuccature di gesso di Bologna e colla di coniglio che verranno ritoccate in modo da rendere il tutto uniforme.

Ora il progetto passerà alla Sovrintendenza dei Beni Culturali delle Marche per l’approvazione definitiva, dopo di che il dipinto sarà staccato e trasferito nel laboratorio del restauratore. Un restauro di questa entità richiede tempo, oltre a quello burocratico, per cui si spera di poter riposizionare l’opera entro la prima metà del 2023.

Personalmente non nascondo la soddisfazione, non tanto perché arrivare fin qui è costato fatica (ma il meglio deve ancora venire) ma perché riusciamo come comunità cittadina e pastorale, e in piena sintonia col parroco, don Andrea Bezzini, a ridare splendore a una delle opere più importanti del nostro patrimonio. E lo facciamo con l’aiuto di un ente, la Fondazione Cassa di Risparmio di Fermo, che si è sempre dimostrato molto sensibile alla cultura del territorio e alla sua tutela e conservazione. Se riusciremo anche a partire col restauro dell’Immacolata del Monti entro il 2023, e a inaugurare il piccolo museo parrocchiale, l’anno prossimo sarà un anno decisamente fausto.

 

Luca Craia