lunedì 17 ottobre 2022

Caso Ciccioli: si confondono i ruoli e le responsabilità.


 

Comunicato integrale

 

È sicuramente singolare l’acredine, la cattiveria e il protrarsi della discussione, che abbiamo visto scagliare nei confronti delle dichiarazioni di Carlo Ciccioli da parte del Partito Democratico. Sia subito chiaro che non avremmo mai usato quelle frasi che ci hanno lasciato fin da subito perplessi, ma per le quali lo stesso Ciccioli si è subito prontamente scusato spiegando che non voleva sicuramente offendere nessuno. Quello che ci lascia però assolutamente contrariati è che si rischia, in questa vicenda surreale, di confondere i ruoli e le responsabilità. Oggi viene duramente condannato il consigliere Ciccioli, ma non abbiamo visto da parte di molti lo stesso spirito di critica e autocritica nei confronti di chi, in 40 anni, non è riuscito a cantierare neanche una delle opere necessarie a mitigare il rischio sul fiume Misa e sul fiume Nevola. Non ci piace e non ci appassiona il gioco delle responsabilità, perché riteniamo che la politica debba guardare il fare e cercare di dare risposte tenendo un profilo di livello istituzionale. Sicuramente chi oggi dall’alto del suo ruolo politico pontifica contro Ciccioli, dovrebbe invece considerare quello che non è stato fatto e quello che è stato fatto male a tutti i livelli; poiché se Carlo Ciccioli è stato con quelle parole lesivo alle persone, molto più offensivi e dannosi sono stati i comportamenti di chi, piuttosto che cercare di dare risposte, ha preferito nascondere le proprie responsabilità dietro a dichiarazioni che, come detto prima, non abbiamo condiviso.

 

domenica 16 ottobre 2022

Merricordo. Giuliano Franceschetti risveglia i ricordi e il senso di comunità.


 Tanta gente, bella gente, divertimento, un po' di nostalgia e il senso di comunità che si risveglia. Era piena la sala del refettorio di Palazzo Agostiniani per accogliere un Montegranarese lontano che ritorna a raccontare la sua Montegranaro, quella della gioventù, una Montegranaro molto diversa da quella di oggi alla quale guardare per ritrovare radici e identità. È anche questo lo sforzo di Arkeo, quello di fare cultura anche popolare per la ricerca di noi stessi, per valorizzare quello che siamo, non solo quello che abbiamo.

Successo di pubblico ma anche di contenuti: chi è venuto si è divertito e ha partecipato, in un'iniziativa che si è trasformata in una festa, della memoria e della comunità. Abbiamo chiuso le porte di Palazzo Agostiniani alle 8, perché la gente non se ne andava, è rimasta a chiacchierare, a ricordare. È quello che volevamo, come volevamo regalare una giornata speciale a Giuliano, perché la merita.


Luca Craia 

sabato 15 ottobre 2022

La Sutor e la carica dei 101 punti. I ragazzi di coach Patrizio battono le Samb e restano imbattuti


Sutor Montegranaro – Sambenedettese Basket 101-60

Sutor Montegranaro: Lupetti 17, Verdecchia 2, Falzon 13, Facciolà 8, Migliorelli 4, Teriumenkis 6, Merlini 12, Barbante 0, Mordini 9, Mandozzi 5, Rupil 16, Catakovic 9. All: Patrizio.

Sambenedettese Basket: Caloia ne, Llukacej 8, Maiorana Al. 0, Maiorana An. 0, Mittica 16, Obletter 12, Rota 6, Scarpone 0, Tongue 16, Veronesi 2. All: Roncarolo

Note. Parziali: 28-14, 50-32, 75-44 Tl: Sutor 15/23, Samb 11/19. Tiri da tre punti: Sutor 6/21, Samb 9/44. Rimbalzi: Sutor 55, Samb 34

Vince ancora la Sutor e lo fa in maniera convincente, rendendo facile una partita che poteva rivelarsi molto insidiosa contro una squadra come la Sambenedettese ferma a zero punti e con tanta voglia di rivalsa dopo i 50 punti di scarto nella sconfitta della scorsa settimana. Ottima la prova di Lupetti, autore di 17 punti con 4/8 da tre, di Rupil (16 punti e 5 rimbalzi) e di Falzon che mette a referto una doppia doppia (13 punti e 12 rimbalzi). Ma, in generale, è tutta la squadra a giocare bene che concede agli ospiti solo tiri da tre (9/44 dai tre punti per la Samb) difendendo bene sotto canestro e andando a segnare con molta facilità. Il punteggio, alla fine dei 40 minuti, dice 101-60. Un +41 che esalta l'ambiente sutorino in vista della sfida al vertice di sabato prossimo a Pesaro contro la Bramante.

LA CRONACA

Parte fortissimo la Sutor con un parziale di 6-0 targato Rupil. Subito ritmi intensi, con Montegranaro che prova a ragionare e a costruire azioni mentre la Sambenedettese gioca velocemente in contropiede cercando spesso i tiri da tre punti con scarso successo. I gialloblu trovano la via del canestro con facilità e si portano, a metà del primo quarto, sul 13-5, contenendo bene in difesa le ripartenze rossoblu. Due triple, una di Obletter e una di Tongue riportano i rivieraschi a -2 ma la Sutor riprende subito il largo facendo registrare un parziale di 9-0 e sfruttando il tanto spazio concesso dalla difesa della Sambenedettese. Al termine del quarto, il punteggio è 28-14.

Nel secondo quarto continua a segnare canestri di squadra a Sutor, mentre la Sambenedettese si affida al talentuoso Tongue per restare attaccati al punteggio. Gira gli uomini coach Patrizio che mette nel rettangolo di gioco Catakovic, Teriumenkis e Barbante, facendo riposare Mordini, Migliorelli e Falzon e la Sutor perde un po' di brillantezza con gli ospiti che rosicchiano qualche punto portandosi a metà del secondo quarto sul punteggio di 35-24. Rientra in campo Falzon e lo fa da assoluto protagonista, mettendo a referto 5 punti consecutivi. Riprende vigore la Sutor, affonda lentamente la Samb che non trova più il canestro se non dalla lunetta. Le squadre tornano negli spogliatoi sul punteggio di 50-32.

Continua il canovaccio del primo tempo anche nel terzo quarto, con la Samb che continua a sbagliare da 3 (5/21 nel primo tempo) e la Sutor che, con regolarità, attacca il canestro con Merlini e Falzon e dopo appena 4 minuti il vantaggio dei gialloblu tocca il +29. Dominante Riccardo Merlini che trasforma in punti tutto ciò che gravita nei pressi del canestro e porta la Sutor sul 69-38, realizzando 10 punti in 7 minuti . Urla coach Roncarolo in panchina ma non riesce a dare la scossa ai suoi che affondano e, al termine del terzo quarto, il risultato dice Sutor Basket 75 Sambenedettese Basket 44.

Il quarto quarto è una parata d'onore per i giocatori gialloblu, con Lupetti che trova 2 triple consecutive ad inizio del tempo. Mette in campo le seconde linee coach Patrizio ma i giovani gialloblu non sfigurano ma, anzi, allungano il punteggio fino al 93-48. Al termine del match il tabellone recita 101-60 per la Sutor, con i tifosi della Bombonera che intonano la samba e fanno tremare gli spalti.

L'INTERVISTA

«Nonostante la classifica, temevo la Sambenedettese perché hanno ragazzi di talento, molto sfrontati. Siamo stati bravi a non fare loro la possibilità di crederci, a difendere bene e a passarci la palla in attacco. Sono felice anche di aver dato molti minuti agli under che se lo meritano visto che in settimana ci aiutano tantissimo in allenamento – commenta coach Patrizio -. Ora testa alla prossima partita di sabato contro la Bramante Pesaro e ci aspetta una settimana di allenamento per preparare il match e fare ulteriori step in avanti».


Ufficio Stampa Sutor Basket Montegranaro


MINACCE A LA RUSSA: ACQUAROLI, SOLIDARIETÀ E VICINANZA A PRESIDENTE SENATO


 "Esprimo solidarietà al Presidente del Senato Ignazio La Russa, bersaglio di minacce firmate con la Stella a cinque punte delle Br. Si tratta di un episodio grave e pericoloso, che va condannato senza esitazioni. Mi auguro che tutte le forze politiche sappiano esprimere vicinanza e solidarietà nei confronti della seconda carica dello Stato". Lo dichiara Francesco Acquaroli, presidente della Regione Marche.


Virzì cattivissimo che finge la redenzione. Siccità va visto assolutamente, sapendo che fa stare male.


Siccità. Non so se sia il film più cattivo di Virzì, o se sia il più crudo, il più spietato. Anzi, forse qui c'è uno scampolo di salvezza che di solito non c'è. Sicuramente è il lavoro più spettacolare del regista livornese che mi piace pensare come l'erede di Monicelli, quantomeno della sua cattiveria cinematografica. Una fotografia ossessiva, crudele, per rendere atmosfere ammorbate di sudore, afrori, calura e putrefazione tanto che sembra quasi di sentire la puzza di quell'umanità senz'acqua e senza speranza. La solita umanità miserrima e poverissima che Virzì dipinge puntualmente con implacabile precisione nel dettaglio, stavolta collocata in un futuro molto prossimo (lo dicono le targhe delle auto) a combattere coi propri errori irreparabili e i propri fantasmi, senza riuscire a farci pace mai, nemmeno in quel finale in cui il regista ci illude con una finta redenzione che in realtà non è altro che la normalizzazione della rinuncia alla felicità, la rassegnazione a un quotidiano che è meglio del rischio di essere liberi. I soli personaggi in qualche modo positivi sono i due del finale, unici forse senza colpe da espiare, vittime pure e anche loro senza salvezza se non nel riconoscersi umani. Un filmone davvero, che riconferma Paolo Virzì come uno dei migliori registi italiani (per me il migliore), sicuramente quello più crudo e vero. Andatevelo a vedere, perché è bellissimo ma andateci preparati, perché fa star male dall'inizio alla fine.

 

Luca Craia

Ancora autovelox. Polemica scialba e tirata troppo per le lunghe

Sembrava sopita la polemica sugli autovelox, dopo la magra collezionata durante l’ultimo Consiglio Comunale alla presentazione dell’interrogazione firmata da Aronne Perugini, quello che mise l’autovelox sulla mezzina e ora accusa il Comune di Montegranaro di voler far cassa con lo stesso mezzo. Invece continua, più che altro per volontà di qualche giornalista privo di cose da scrivere e quindi costretto a rimestare nel recente passato. Perché dubito che Perugini insista sull’argomento: rischia di dare l’impressione di non amara l’autovelox per scarsa affinità col rispetto delle regole o, quantomeno, del codice della strada.

L’autovelox a Montegranaro purtroppo è necessario, perché la gente va troppo veloce e non rispetta le regole più elementari. Intendiamoci: non tutti, probabilmente si tratta di una minoranza, ma le strade cittadina troppo spesso sembrano autodromi e poco contano limiti, strisce pedonali e pedoni che si salvano solo perché abituati al pericolo. Pericolo che c’è ed è incontestabile ma, a quanto pare, di cui Perugini (con annesso codazzo di giornalisti compiacenti) e poco cosciente o noncurante.

Capiamoci: in un mondo perfetto non servirebbero né autovelox né dossi artificiali. Non servirebbero nemmeno le multe, in un mondo perfetto. Ma purtroppo il nostro, di mondo, tutto è meno che perfetto e tocca utilizzare questi mezzi per cercare di educare gente che sembra non voler capire, degnamente rappresentata in Consiglio Comunale. Che poi se il Comune fa cassa (che significa che cassa la facciamo tutti, perché il Comune non ci va a mangiare la pizza con quei soldi) con chi mette in pericolo la vita altrui, sinceramente non ci trovo nulla di male, anzi.

 

Luca Craia