venerdì 7 ottobre 2022

I DIRITTI SELETTIVI DEL PD (CHE NON È L’OPPOSIZIONE)

Mi ha un po’ preoccupato la nota della Segretaria Politica Cittadina del Pd montegranarese. Mi ha preoccupato perché afferma che il Pd e l’attuale minoranza consiliare non sono la stessa cosa, mentre io avevo la sensazione dell’esatto contrario, probabilmente non solo perché in Consiglio siedono la Segretaria dei Giovani Democratici nonché diversi attivisti degli stessi, o il veterano del Pd Aronne Perugini, ma anche perché il Pd e l’opposizione dicono sistematicamente le stesse cose e l’opposizione è andata a dirle proprio alla Festa de L’Unità provinciale del Pd; e la domanda è questa: se l’opposizione non è il Pd, che è andata a fare alla Festa de L’Unità?
Però su una cosa sono assolutamente d’accordo con la Segretaria del Pd: i privati cittadini hanno il diritto di dire quello che vogliono. La Segretaria del Pd si è molto arrabbiata col Sindaco perché questi avrebbe osato aprire un confronto (che ho letto e che mi è parso civilissimo) con una signora, privata cittadina anche se con un passato molto attivo nel Pd, che aveva fatto un’affermazione evidentemente falsa e tendenziosa mettendo in bocca al Primo Cittadino cose che lo stesso non ha mai detto. Da qui le precisazioni piuttosto vivaci del Sindaco, ma nulla di offensivo. Ciononostante la signora in questione deve mantenere il diritto di dire ciò che vuole, anche se non è vero, e poi sarà il Sindaco semmai a prendere i provvedimenti del caso. La libertà di espressione in Italia è sacra, e fa bene la Segretaria del Pd a ricordarlo.
Però se lo deve ricordare anche quando attacca me, o mi sbeffeggia coi suoi compari, pardon, compagni di partito. Se lo deve ricordare e deve ricordarlo ai suoi sodali e ai loro parenti stretti quando vanno sistematicamente a bullizzare il sottoscritto e chi mi sta attorno. Si deve anche ricordare quanti attacchi, quanti insulti e quanta violenza verbale la gente del Pd mi ha vomitato addosso in passato, i guai legali che mi ha causato l’ex Sindaco del Pd, i balli in piazza capitanati da ex assessori del Pd al ritmo di “chi non salta Craia è”. Perché credo sia opportuno ricordare alla Segretaria del Pd che la libertà di espressione è sacra non soltanto per le ex segretarie del Pd: è sacra per tutti, pure per me.

Luca Craia


 

Un concerto per l’Immacolata del Monti. Arkeo, Inner Wheel e Amici della Musica per finanziare il restauro del dipinto della Prioria.

Restaurare il dipinto dell’Immacolata con i Santi Filippo e Giacomo è un mio pallino da quando la Prioria di Montegranaro è stata ristrutturata e riaperta. La tela di Nicola Antonio Monti, databile nella seconda metà del XVIII secolo, è una delicatissima opera barocca che anticipa il dogma dell’Immacolata Concezione testimoniando l’esistenza dello stesso prima che venisse stabilito da Pio IX, con la bolla Ineffabilis Deus, l'8 dicembre 1854. Di ragguardevoli dimensioni (305 centimetri di altezza e 200 di larghezza), la tela mostra numerosi cedimenti nell’intelaiatura e qualche problema strutturale nella parte pittorica, tanto che il restauro comincia a diventare urgente.

Coinvolgendo la mia associazione Arkeo, ho cercato di trovare i finanziamenti necessari per effettuare almeno il restauro conservativo, ricostituendo l’intelaiatura dell’opera e ripulendone la parte pigmentata, ma con scarsi risultati. I fondi stessi di Arkeo non sono sufficienti per coprire la spesa necessaria, e per questo ho cercato di trovare una collaborazione o con un privato (come è stato per il Crocifisso delle Anime Sante, restaurato con l’Art Bonus dall’imprenditore Giuseppe Raparo) o con un’altra associazione come nel caso dell’illuminazione dell’Ecclesia di Sant’Ugo, realizzata in collaborazione con il Lions Club di Fermo che ha coperto l’acquisto dei materiali (mentre Arkeo ha preso in carico l’impiantistica).

Per l’Immacolata del Monti ho proposto il progetto alla professoressa Carla Zengarini, all’epoca Presidente dell’Inner Wheel di Fermo, che ha entusiasticamente sposato l’idea. Per finanziare l’opera, quindi, ora si stanno mettendo in campo iniziative atte a raccogliere fondi, la prima delle quali, importantissima e di grande valore, è il concerto che Francesco Di Rosa e l’orchestra da Camera di Kharkiv organizzato dagli Amici della Musica l’11 dicembre prossimo al La Perla, il cui incasso sarà devoluto al progetto di restauro dell’Immacolata. Mi auguro che si possa raggiungere la cifra necessaria, nel caso non ci si riuscisse occorrerà studiare nuove iniziative e su questo le amiche dell’Inner Wheel sono insuperabili e attivissime, quindi conto di poter iniziare presto i lavori.

Una volta accumulata la somma che serve, partirà il restauro vero e proprio, che seguirò passo passo come ho sempre fatto. Ci vorrà tempo e lavoro, ma conto di poter restituire a Montegranaro una delle opere più belle e importanti del nostro patrimonio artistico. Trovo comunque molto bella questa collaborazione che abbiamo trovato in altre associazioni, nella fattispecie l’Inner Wheel e gli Amici della Musica, per portare avanti un progetto che arricchisce l’intera comunità di Montegranaro e il Fermano stesso. Significa che collaborare si può e si deve, e collaborando si possono ottenere risultati importanti.

 

Luca Craia


 

giovedì 6 ottobre 2022

La Porta del Cielo di Montegranaro rarissima e preziosissima. A Sant’Ugo una figura della Madonna unica.


La Madonna è la Porta del Cielo, il momento di congiunzione tra l’umano e il divino che si fa carne attraverso di lei. Questo concetto teologico viene espresso dall’arte antica con la raffigurazione allegorica della porta accostata all’immagine di Maria. Normalmente troviamo la Porta del Cielo nei dipinti relativi all’Annunciazione, e la sua collocazione normale è tra l’Arcangelo Gabriele e la Madonna stessa. Giotto, Pinturicchio (nella foto, Cappella Baglioni, Spello), Leonardo solo per citarne alcuni, utilizzano l’allegoria della rappresentazione grafica della porta posta al fianco della Madonna per rafforzare il concetto di Maria -  Porta del Cielo.


A Montegranaro esiste un esempio formidabile di questa allegoria nell’antica chiesa di Sant’Ugo. L’affresco dell’Annunciazione, posto sulla parete di fondo del presbiterio, utilizza i personaggi classici dell’Annunciazione ponendo a sinistra la Madonna, posta all’interno di una struttura architettonica che possiamo interpretare come la Santa Casa, e dal lato opposto una grande carenza che sicuramente conteneva la figura dell’Arcangelo. In mezzo insiste la Porta del Cielo e qui la sua conformazione credo sia unica, in quanto non c’è il dipinto della Porta ma la sua presenza fisica.


La Porta del Cielo di Montegranaro è infatti aperta come una finestra, con delle dimensioni molto importanti per una chiesa romanica (basti confrontarla con le altre finestre della navata, estremamente più strette e rastremate), decorata con affreschi a motivi geometrici in tutta la strombatura. Ma è all’esterno della chiesa la parte più incredibile, perché la finestra-Porta del Cielo è decorata come se fosse un portale, a enfatizzare questa comunicazione tra il terreno e lo spirituale anche dall’esterno. Tutte queste caratteristiche rendono, se non unica, rara e preziosissima la Porta del Cielo di Montegranaro.

 

Luca Craia

Ultimi giorni in Parlamento. Il commiato di Lucentini.

 

Finisce la legislatura ed è il tempo per chiuderla espletando le ultime funzioni parlamentari. E da Montecitorio arriva il commiato dai propri elettori di Mauro Lucentini, deputato marchigiano uscente e non rieletto al Senato dove era capolista per la Lega nella sua Regione. Lucentini affida ai social il suo saluto: "termina così la mia esperienza romana che è servita sicuramente per aiutare il territorio marchigiano. Non rientrerò in Parlamento ma non per questo termina il mio impegno politico che è iniziato molti anni fa. Ringrazio chi fino ad oggi mi ha sostenuto e chi vorrà percorrere ancora un pezzo di strada insieme a me". 

Lucentini ha lavorato molto bene per tutto  il territorio regionale e non è stato eletto a causa del tracollo della Lega sia nelle Marche che a livello nazionale. Ma ci sono altre possibilità per mettere in campo le sue competenze e capacità, prima di tutto nel prossimo rimpasto della Giunta Regionale dove speriamo di vederlo all'opera perché certamente saprebbe tutelare gli interessi di tutti i Marchigiani e, ovviamente, del Fermano e della sua Montegranaro. 


Luca Craia