Chi, come me, segue la Formula 1 da
qualche millennio non può che rimanere basito da come stanno riducendo questo
sport, portandolo sempre più a essere uno spettacolo puro abbandonando ogni
principio sportivo. I nuovi tifosi, che si stanno sostituendo a noi veterani
sempre più schifati e, di conseguenza, sempre meno appassionati, non possono
rendersi conto dello scempio che si sta compiendo, sia perché non hanno vissuto
gli anni migliori, sia perché sono abituati con ben altri sport dove l’osservazione
dei particolari e la comprensione delle tattiche non è così importante. E
questa tifoseria, se non vede lo spettacolo, i sorpassi rocamboleschi o gli
incidenti spaventosi, non si diverte.
Per ottenere quello che il pubblico,
questo nuovo pubblico, vuole ed esige per pagare costosi abbonamenti televisivi,
stanno stravolgendo uno degli sport più belli. Ma anche qui ci sarebbe un
limite, ossia quello della giustizia assoluta. E non è certamente giusto in
senso assoluto cambiare le regole durante la competizione solo per favorire uno
dei partecipanti che è rimasto indietro con l’evoluzione della vettura. La
Mercedes non è una scuderia qualsiasi, è grande e potente, ha modo di
influenzare, anche politicamente, certe decisioni. A questo aggiungiamo che
aumentare il numero dei protagonisti aumenta proporzionalmente lo spettacolo e
quindi il gradimento degli spettatori di nuova generazione. E non tralasciamo
che il pilota-simbolo della Mercedes è nero e che, riportandolo al vertice, si
ottiene un ottimo effetto di correttezza politica. Ed ecco qua che gli sforzi,
gli investimenti, gli stessi rischi che si sono presi i piloti di Red Bull e
Ferrari per ottenere risultati vengono inficiati dalla modifica in corsa delle
regole a favore della Mercedes.
Ma i tifosi non se ne accorgeranno,
non protesteranno, non avranno nulla da ridire nel momento stesso in cui
cominceranno a divertirsi di più guardando un gran premio, cosa che
probabilmente avverrà già domani in Belgio. Ed è lo stesso meccanismo che
regola le grandi decisioni del mondo: la gente si abitua, si abitua a tutto,
alla fine si fa andare bene qualsiasi cosa. Specie se la fai divertire o gli
dai altro a cui pensare.
Luca Craia