Trovo molto triste che, quando la Sutor era in serie A, c'erano tifosi a ogni centimetro quadrato di Montegranaro e che oggi che la Sutor si è dovuta ridimensionare, il 90% di quegli irriducibili sia scomparso. La Sutor è parte della storia di Montegranaro, è Montegranaro, ne interpreta la società nel bene e nel male. Quella Sutor che ci ha fatto sentire grandi e poi si è sbriciolata alla prima difficoltà preannunciava quello che poi è accaduto a tutto il tessuto sociale ed economico della nostra comunità. E questa Sutor che cerca di ripartire dai giovani, gran parte giovani nostri, e dal basso per risalire e ritrovare una posizione più consona, siamo ancora una volta noi Montegranaresi, in un momento quanto mai difficile ma con la nostra incapacità ad arrendersi.
Non sono un esperto di basket e non so giudicare tecnicamente la squadra che si sta allestendo. Ma sono un uomo appassionato di basket, con la mia militanza giovanile, e un uomo innamorato di questo paese duro e difficile da amare. E credo che, al di là dei dati tecnici, ci sia il dato emozionale che è forte e che, come Montegranarese, mi sento in obbligo di sostenere con forza. Penso che molto del risultato dipenderà da come la comunità starà vicina alla squadra. Io ci sarò, nel bene e nel male. Perché sono un Montegranarese e la Sutor è un pezzo di me.
Luca Craia