venerdì 19 agosto 2022

La violenza nasce sui social. E siamo tutti coinvolti.


Gente che esulta perché Briatore ha subito danni dal maltempo. Gente che insulta Ghedini appena morto e gioisce. Gente che passa la giornata a litigare su Facebook, gente incapace di confrontarsi senza aggredire, offendere. È legittimo trovare Briatore antipatico (io non lo digerisco), ma come si fa a gioire se gli capita una disgrazia? È legittimo criticare Ghedini per la sua condotta politica (l’ho fatto anche io) ma come si fa a insultarlo ed esultare per la sua morte? È legittimo avere un pensiero diverso da un altro, anzi, è il sale della democrazia, il confronto è un’occasione di crescita e di miglioramento; ma perché insultare, deridere, aggredire chi ha la sola colpa di dire una cosa con la quale non si è d’accordo?

Ci sorprendiamo della violenza per le strade, nelle nostre città, nei luoghi di aggregazione; guardiamo con giustissima preoccupazione i nostri giovani darsi appuntamento per picchiarsi; leggiamo notizie allarmanti su continui fenomeni di aggressioni, risse, addirittura uccisioni per una parola detta male, per un’incomprensione, un gesto. Ma guardate che siamo tutti coinvolti, e i social lo testimoniano.

Ma i social hanno anche una grave responsabilità in tutto questo, dando modo a chiunque di utilizzare il confronto con gli altri per sfogare rabbia e frustrazione. In qualche caso direi addirittura che i famosi algoritmi vadano a favorire lo scontro piuttosto che il confronto. Poi ci sono i media, che hanno capito che la gente vuole il sangue e gliene serve a ettolitri, pasturando l’odio e la divisione. In sostanza, i social stanno svolgendo un ruolo fondamentale nel declino di questa civiltà che già di suo era arrivata a una fase di grave decadenza, con il materialismo esasperato e la perdita di valori essenziali  come il ruolo fondante della famiglia. Coi social il decadimento morale della società ha avuto una fortissima accelerazione. La violenza che vediamo nella vita reale è in gran parte figlia di quella che leggiamo sui nostri schermi, quelli che non lasciamo mai.

 

Luca Craia

giovedì 18 agosto 2022

Il mistero delle piastre numerate

"Cosa sono?". Ogni tanto qualche turista che mi trovo ad accompagnare per le strette vie di Montegranaro me lo chiede e io, con tutta onestà, rispondo che non lo so. In effetti non so che cosa dovrebbero essere queste piastre di ferro arrugginito disseminate in tutto il castello, inchiodate sul muro a segnalare fantomatici punti numerati che fanno riferimento a qualcosa di cui l'occasionale passante è sprovvisto di conoscenza e strumenti adatti a conoscere. Un'idea un po' improvvisata di qualche anno fa, sposata in pompa magna da qualche incauto politico e poi rimasta lì a prendere le intemperie, ad arrugginire e a costituire un ulteriore elemento di degrado di cui, francamente, non credo ci fosse bisogno.

Luca Craia


 

La giovane ala Alessio Mariani confermata nel roster Sutor

Continuano lo riconferme dei giovani del territorio in casa Sutor. Alessio Mariani, ala classe 2004 di Montegranaro, farà parte del roster della Sutor Basket anche per la stagione 2022/23 dopo che lo scorso anno nel campionato di serie B con la casacca gialloblu ha collezionato 10 presenze e realizzando 15 punti. Il giovane veregrense arriva dall'Under 19 della Poderosa Basket con la formula del doppio tesseramento. Nel campionato Eccellenza U19, lo scorso anno, è sceso in campo in 23 occasioni realizzando 7,3 punti di media.

«Sono felice e carico per questo secondo anno con la Sutor – dice Mariani -. Sono pronto ad imparare il più possibile dai miei compagni e a dare sempre il massimo delle mie capacità».

Bentornato Alessio!

 

Ufficio Stampa Sutor Basket Montegranaro