giovedì 20 gennaio 2022

Pensieri bradi


Volevo dire agli amici del PD montegranarese, iscritti, supporter, parenti e truppe cammellate varie, che oggi fanno le vittime anche soltanto quando qualcuno sgama il modo di fare politica, diciamo, pittoresco del loro partito in paese, che la cattiveria è un’altra cosa, che lo squadrismo politico è un’altra cosa, che l’intimidazione è un’altra cosa. Io posso raccontare quello che ho subito io negli anni in cui c’era un’amministrazione comunale diversa da quella odierna in paese. Posso raccontare di tre procedimenti giudiziari contro di me partiti sempre da personaggi riferibili a uno schieramento politico ben preciso, uno dei quali fortemente voluto dall’ex Sindaco, tutti ovviamente archiviati perché le accuse erano inconsistenti. Posso raccontare di pagine Facebook gestite anonimamente e create apposta per denigrare il sottoscritto con insulti continui a me e alla mia famiglia, posso raccontare di gente fomentata a dovere che in piazza cantava in coro “chi non salta L’Ape Ronza è”. Posso andare avanti a raccontare ancora a lungo, ma posso anche affermare che contro di me la campagna denigratoria e osteggiativa prosegue, anche se con meno forza, proprio nei loro ambienti, con un continuo denigrare il mio operato e le mie esternazioni, con nomignoli infantili, con frequenti attacchi sui social anche estremamente violenti da parte delle suddette truppe cammellate. Per cui, prima di fare le vittime e parlare di “modus operandi” altrui, sarebbe bene fare un bell’esamino di coscienza, perché la cattiveria che il PD montegranarese ha dimostrato in 7 lunghi anni ha fatto danni enormi non solo al sottoscritto ma a tutta la comunità e la conseguenza estrema è proprio che quegli anni sono stati 7 e non 10.

 

Luca Craia

CS - Simona Lupini: " 205 mila euro per l’area disagio psichico e disabilità bambini e adolescenti : come vengono utilizzati ?”

 Il punto della consigliera regionale sulla neuropsichiatria infantile: servono più figure per AV 2 e assunzioni a tempo indeterminato in AV3

 

Comunicato integrale

 

Simona Lupini, consigliera regionale del gruppo M5S Marche, mantiene alta l’attenzione sul settore della neuropsichiatria infantile, con un’interrogazione rivolta all’assessore Saltamartini: “La neuropsichiatria infantile gioca un ruolo nascosto ma fondamentale nella nostra risposta al COVID: dall’inizio della pandemia, i disturbi psichiatrici in bambini e adolescenti sono esplosi, dai disturbi alimentari alla ideazione suicidaria. Inoltre, i neuropsichiatri sono anche chiamati a rilasciare certificazioni per chiedere il sostegno scolastico.

Nella replica, l’assessore Saltamartini ha sottolineato come negli ultimi mesi, ai sensi della DGR emanata lo scorso Ottobre, siano stati stanziati 205.000 euro per l’acquisizione di prestazioni professionali nel settore neuropsichiatria, oltre a 510.000 euro per l’acquisizione di prestazioni professionali nel settore psicologia: molti degli incarichi sono però conferiti a tempo determinato, con contratti tra i 6 mesi e 1 anno.

La consigliera Lupini ha accolto con soddisfazione l’impegno dell’assessore a investire nuove risorse sul settore, sottolineando però le criticità: “Un contratto di 6 mesi non garantisce una vera presa in carico al paziente. In Area Vasta 3, praticamente tutte le assunzioni sono a tempo determinato: date le tante criticità emerse in quest’AV, è necessario investire su contratti stabili.

E poi, anche dove riusciamo a fare concorsi per posti stabili, dobbiamo migliorare le condizioni contrattuali per attrarre professionisti: in Area Vasta 2, di 13 candidati he hanno passato il concorso, solo 3 hanno accettato il contratto a tempo indeterminato. Jesi e Fabriano, in particolare, hanno bisogno di interventi urgenti: sappiamo che l’entroterra non è attrattivo per i professionisti, ma una soluzione va trovata. Alle famiglie, non possiamo chiedere di girare tutta la Regione per una certificazione DSA”.

Vogliono parlare con Grinta ma quando Grinta voleva parlare con loro hanno detto di no.

Si terrà a breve, a Montegranaro, un Consiglio Comunale aperto su richiesta della Minoranza per il quale la stessa Minoranza chiede la partecipazione del Direttore dell’Area Vasta, il dottor Roberto Grinta e dell’Assessore Regionale della Sanità, Filippo Saltamartini. Il tema della seduta straordinaria sarà relativo alla sanità nel territorio di Montegranaro, grossomodo lo stesso tema per il quale il dottor Grinta si era messo a disposizione, nel corso dell’ultima seduta dello stesso Consiglio Comunale, ma la stessa Minoranza che oggi vorrebbe parlarne con lui in quell’occasione gli ha impedito di parlare.

Non sono passati secoli, sono passati 15 giorni da quella chiusura nei confronti di una figura istituzionale che si era volontariamente messa a disposizione per rispondere a domande e chiarire dubbi. E ora si vorrebbe che il dottor Grinta venga a Montegranaro (o si colleghi online, ancora non sappiamo) come se quello sgarbo istituzionale non fosse mai esistito. Non si è nemmeno capito se con Grinta sono stati presi accordi dalla Minoranza o se dovrà pensarci la Maggioranza a contattarlo, nel qual caso la richiesta di convocazione del Consiglio diventa quasi un ordine. >stesso discorso per Saltamartini. Evito ulteriori commenti.

 

Luca Craia

mercoledì 19 gennaio 2022

Tabella delle attività consentite senza green pass, con green pass "base" e con green pass "rafforzato”.

 Tabella delle attività consentite senza green pass, con green pass "base" e con green pass "rafforzato” aggiornata al 18 gennaio 2022.













Balneari, Acquaroli: settore strategico per le Marche, mettere in sicurezza le imprese


Comunicato integrale

 

La lunga discussione svoltasi ieri in Consiglio regionale ha evidenziato ancora una volta l'importanza del turismo balneare per il nostro territorio. Da questa valutazione è emersa una risoluzione unitaria di cui ringrazio i gruppi consiliari. Continuo a pensare che le nostre imprese balneari vadano tutelate e che le evidenze pubbliche debbano essere evitate facendo valere in sede europea le ragioni giuridiche della non applicabilità della direttiva Bolkestein alle concessioni balneari e chiedendo un trattamento non discriminatorio nei confronti dell'Italia rispetto ad altri Paesi europei nostri competitor turistici che hanno normato la materia con lunghe proroghe. Sono convinto che ci siano tutte le condizioni per mettere in sicurezza le nostre imprese scongiurando il ricorso alle evidenze pubbliche. C'è un tavolo aperto a livello ministeriale con le associazioni di categoria e sarebbe opportuno che venisse allargato anche alle Regioni. Da Presidente di Regione, nel rispetto delle reciproche funzioni, chiedo chiarezza sull'applicazione o meno di leggi e sulla scadenza delle concessioni.