giovedì 28 novembre 2019

La giornata sulla violenza sulle donne diventata pretesto per creare confusione tra generi. Per la Lega un’occasione mancata.


Comunicato integrale

Nella odierna seduta consiliare  in cui si celebra la giornata contro la violenza verso le donne, la Regione Marche, con  indiscutibile maestria è riuscita a propinarci una lezione  svolta dalla classe V del Liceo Medi di Senigallia  sulla parità di genere, cercando di inculcare l'idea che le differenze tra maschi e femmine siano dovute a condizionamenti e stereotipi, piuttosto che a differenze genetiche.
Come Lega ci siamo sorpresi di come potesse essere stato inserito un simile discorso, associandolo all'argomento della violenza contro le donne.
E' plausibile pensare che si voglia continuare ad imporre un progetto di dubbia validità , che ha sollevato reazioni  spontanee da parte di moltissime famiglie e che, dietro ai soliti camuffamenti di lotta al bullismo, violenze di genere, stereotipi e prevenzioni, si palesa invece come un enorme tentativo di corruzione delle giovani generazioni.
“Ci dissociamo senza se e senza ma – interviene il Capogruppo Sandro Zaffiri – dal modus operandi di sviluppare una tematica  così importante e di enorme valore sociale, presentando a sorpresa un progetto che, per superare stereotipi e pregiudizi, mira ad annullare e negare le differenze di due sessi, piuttosto che promuoverne la valorizzazione.  La vera tolleranza dell’altro, - conclude il consigliere Marzia Malaigia - passa attraverso la promozione di comportamenti di interazione, confronto e cooperazione mantenendo intatte  le singole specificità ed inclinazioni. Siamo profondamente infastiditi che questa giornata non sia stata l’opportunità per approfondire con rispetto e sensibilità un tema cosi importante come la violenza sulle donne.”

GRUPPO CONSILIARE LEGA MARCHE

Cittadinanza onoraria di Castelraimondo a Liliana Segre e Mirella Stanzione




Dalla discussione in consiglio comunale a Castelraimondo un atto di concretezza e responsabilità

Comunicato integrale

“Distinguiamoci nel merito del nostro atto da tutti gli altri Comuni – questo l’invito del sindaco, Renzo Marinelli, durante la discussione della mozione presentata dai consiglieri di minoranza Renato De Leone e Claudio Cavallaro, che poi ha così commentato – condividiamo tutte le premesse e i valori incarnati dalla senatrice Liliana Segre, alla quale il presidente della Repubblica ha conferito la nomina di senatrice a vita proprio per testimoniare l’importanza che la sua storia e la sua testimonianza rappresentato per tutto il nostro Paese. Abbiamo voluto fare un passo in avanti, raccogliendo l’appello dell’Associazione nazionale degli ex deportati dei campi nazisti, ANED, della quale Liliana Segre fa parte da sempre, e del suo presidente, Dario Venegoni, che ci ha raccontato che in Italia vivono ancora circa cento persone sopravvissute al dramma dei lager che possono essere testimonianza altrettanto preziosa e che i Comuni che vogliono onorare questa memoria hanno tantissimi strumenti per farlo rivolgendosi anche a loro e non solo alla senatrice Segre. Convinti che lo strumento della cittadinanza onoraria, riportando le stesse parole del presidente Venegoni, non debba essere una “facile scorciatoia”, ma debba essere conferita a personalità che istaurano un legame con il territorio comunale, in questo caso anche attraverso la presenza ad iniziative nelle nostre scuole e con la cittadinanza per sensibilizzare e raccontare quando vissuto, ci siamo messi in contatto con l’Associazione che ci ha comunicato che nelle Marche non vivono ex deportati ai campi nazisti e ci ha dato il nominativo di Mirella Stanzione, nata nel 1927 e residente ad Orvieto, sopravvissuta ai campi di concentramento, che ha accettato di ricevere la cittadinanza onoraria. Per questo, dopo un’attenta discussione, insieme ai consiglieri di maggioranza e ai consiglieri di minoranza De Leone e Cavallaro, abbiamo deciso di rinviare la discussione alla commissione consigliare Affari istituzionali e in maniera unanime abbiamo stabilito che, per dare valore concreto all’istituto della cittadinanza onoraria, la conferiremo rispettivamente a Liliana Segre e a Mirella Stanzione quando le stesse due donne verranno a Castelraimondo per partecipare a delle iniziative con le scolaresche e la cittadinanza. Di comune accordo abbiamo deciso anche di evitare che questo possa avvenire durante la campagna elettorale delle prossime Regionali, per evitare qualunque tipo di strumentalizzazione. Ringrazio i consiglieri tutti per aver voluto sintetizzare in questo modo diverse sensibilità e per non aver svilito la cittadinanza onoraria del nostro Comune di Castelraimondo, ma anzi, averle dato in questo modo un valore fortemente radicato al territorio”.