sabato 16 novembre 2019

Perché STEAT spreca i soldi pubblici? Se lo domanda la Lega e lo chiede a Regione, Provincia e Comune.


L’area del deposito STEAT di Fermo, presso l’antica stazione di Santa Lucia, è andata all’asta. Potevano comprarsela, avvalendosi del diritto di prelazione, senza andare incontro al meccanismo del rialzo d’asta, sia il Comune di Fermo che la Provincia di Fermo, nonché la Regione Marche. Ma non lo hanno fatto. Poteva comprarsela anche la STEAT, ma non lo ha fatto. Lo avesse fatto, avrebbe pagato il tutto il prezzo base, ossia 650.000 Euro. Ma non l’ha comprata. A comprarla è stato un privato, che ha partecipato all’asta e l’ha pagata, proprio in virtù dei rialzi. 1.550.000 Euro.
Ora la STEAT ci ripensa e vuole comprarsi l’area. Solo che non la pagherà 650.000 Euro come avrebbe fatto se avesse esercitato il diritto di prelazione, bensì almeno 1.550.000 Euro, restituendo i soldi sborsati dal privato. Praticamente la pagherebbe 900.000 Euro di più. La STEAT è una società a capitale pubblico, significa che, i soldi che manovra, sono soldi dei cittadini. Quindi a pagare 900.000 Euro di più sarebbero i cittadini.
A domandarsi il perché di questo comportamento che, pare evidente, è assurdo sotto ogni punto di vista, è la Lega delle Marche che chiederà sia alla Regione che alla Provincia che al Comune di Fermo come mai il Presidente della STEAT, Fabiano Alessandrini che, tra l’altro, è anche Segretario Provinciale e Vicesegretario Regionale del PD, ha assunto questa curiosa decisione. La Lega si chiede perché non si è esercitato il diritto di prelazione, perché si spendono 900.000 Euro in più, soldi dei cittadini, e perché in questo modo la STEAT rinunci al contributo che la Regione Marche fornisce annualmente e che ammonta a circa 1.800.000 Euro.
L’interrogazione, presentata il Regione da Marzia Malaigia, Sandro Zaffiri e Luigi Zura Puntaroni, in Provincia da Gastone Gismondi e in Comune da Gianluca Tulli, sottolinea la preoccupazione della Lega anche per il futuro dell’area, qualora la STEAT non riuscisse a far fronte al debito, il che esporrebbe il bene al rischio di essere acquisito da una banca o una società di leasing mentre, fosse stato acquistato con la prelazione, sarebbe stato pagato con le disponibilità di cassa e, quindi, senza il rischio di andare in mano a privati. Ci si preoccupa anche delle dichiarazioni di Alessandrini che ha parlato della possibilità di cambiare destinazione d’uso all’area e renderla edificabile, ventilando una sorta di speculazione immobiliare che certamente non è nella mission dell’azienda da lui presieduta e che è sì di diritto privato ma con capitale pubblico.
I soci della STEAT sono i seguenti:

SOCI STEAT SPA % SOCI STEAT SPA %
Provincia di Fermo 84,034 Comune di Porto Sant’Elpidio 1,515
Comune di Fermo 9,715 Comune di Montegranaro 0,790
Comune di Monte Urano 1,123 Comune di Sant’Elpidio a Mare 0,643
Comune di Porto San Giorgio 0,670 Comune di Torre San Patrizio 0,169
Comune di Montegiorgio 0,428 Comune di Montappone 0,075
Comunità Montana dei Sibillini 0,158 Comune di Rapagnano 0,072
Comune di Ponzano di Fermo 0,074 Comune di Monte Vidon Corrado 0,042
Comune di Lapedona 0,043 Comune di Altidona 0,039
Comune di Monterubbiano 0,041 Comune di Monsampietro Morico 0,034
Comune di Amandola 0,034 Comune di Santa Vittoria in Matenano 0,025
Comune di Petritoli 0,025 Comune di Belmonte Piceno 0,017
Comune di Comunanza 0,023 Comune di Montottone 0,016
Comune di Servigliano 0,016 Comune di Campofilone 0,014
Comune di Magliano di Tenna 0,016 Comune di Montelparo 0,009
Comune di Monte San Pietrangeli 0,012 Comune di Massa Fermana 0,008
Comune di Falerone 0,008 Comune di Montegiberto 0,007
Comune di Monte San Martino 0,008 Comune di Ortezzano 0,007
Comune di Monte Vidon Combatte 0,007 Comune di Monteleone di Fermo 0,005
Comune di Montefalcone Appennino 0,006 Comune di Monterinaldo 0,004
Comune di Moresco 0,005
Comune di Smerillo 0,004

Ora c’è solo da attendere le risposte degli enti interessati e vedere se si riesca a capire i motivi di questo comportamento del Presidente Alessandrini, comportamento che, a tutti gli effetti, pare davvero difficili da comprendere.

Luca Craia





venerdì 15 novembre 2019

ELENA LEONARDI (FDI): "VICINANZA AI VIGILI DEL FUOCO IN MOBILITAZIONE NAZIONALE.


LA POLITICA DEVE ESSERE RICONOSCENTE ALLE FORZE DELL'ORDINE NEI FATTI E NON SOLO CON LE PAROLE". 

Comunicato integrale

"In questa giornata di mobilitazione nazionale, rinnovo la mia vicinanza al Corpo dei Vigili del Fuoco che sta manifestando a Macerata, a Pesaro e in tutta Italia per rivendicare garanzie e tutele. I nostri vigili del fuoco, sempre in prima linea nei momenti più drammatici, lavorano ormai da anni sotto organico e in carenza di mezzi ed hanno proclamato quattro giornate di sciopero nazionale di fronte alla mancanza di risorse a loro dedicate nella legge di bilancio al vaglio del Governo. Una situazione che perdura da troppo tempo e che mette fortemente a rischio il soccorso o, ancora peggio, potrebbe costringere i vigili del fuoco a dover scegliere le situazioni nelle quali intervenire. Condizioni lavorative non riconosciute opportunamente, aggravate per giunta dalla mancanza della copertura Inail e non adeguatamente valorizzate dal punto di vista retributivo e previdenziale. Sconfortanti le parole di una giovane vigilessa del fuoco che ai giornalisti raccontava che sono tutti costretti a pagarsi le spese per quanto riguarda gli infortuni senza avere la certezza di un rimborso in futuro. Quotidianamente assistiamo al valore del lavoro che svolgono tutti i corpi e le forze dell'ordine al servizio della popolazione, una presenza che diventa ancora più fondamentale in momenti critici come quelli delle emergenze, come quelle che hanno colpito negli ultimi anni il nostro territorio. 
Raccolgo e rilancio le parole dei pompieri che oggi hanno manifestato a Macerata. “La politica – hanno detto – ha il dovere di puntare sulla sicurezza e la prevenzione, e trovare le risorse è solo questione di volontà”. Proprio in forza di questa mia convinzione alcuni anni fa avevo raccolto le richieste provenienti proprio dalle forze dell'ordine, e mi ero fatta promotrice di una mozione per prevedere il non assoggettamento al pagamento della quota di accesso e della compartecipazione alla spesa sanitaria in favore di soggetti appartenenti alle Forze dell'ordine ed ordinamento civile e militare, Arma dei Carabinieri, Forze Armate e Vigili del fuoco che non godono di copertura assicurativa Inail, misura che da questo luglio la Regione ha finalmente attuato. Si tratta forse di una goccia nel mare delle legittime garanzie e richieste mosse da coloro che dedicano la vita per la protezione e la sicurezza di tutti noi e attraverso i quali le istituzioni e la politica devono dimostrare una riconoscenza nei fatti, non solo con le parole". 

Elena Leonardi
Capogruppo Fratelli d'Italia in Consiglio regionale delle Marche

Ancona, 15 novembre 2019

RUOLI DIRIGENZIALI DI NOMINA DI GIUNTA. Zaffiri (Lega): “Fermare sul nascere ogni tentativo di radicare il sistema di potere per il futuro”.


Comunicato integrale

“La fresca nomina del dirigente del Servizio Attività produttive della Giunta regionale è un campanello d’allarme sul probabile avvio della campagna di occupazione scientifica dei posti di potere in un’ottica futura”.
Non usa giri di parole il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Sandro Zaffiri per porre l’attenzione sulle procedure di nomina dei dirigenti in scadenza da parte della Giunta regionale.
“La scadenza, quella vera, quella che più preoccupa il Presidente Ceriscioli – afferma Zaffiri – è la sua. E’ probabilmente per questo motivo e per i tanti dubbi circa la sua riconferma che ha iniziato a colorare alcune caselline, partendo con la nomina di questo dirigente, della cui professionalità siamo certi, ma che non appartiene ai ruoli interni e rimarrà in carica fino ad ottobre 2022”.
Fin qui tutto bene, perché le norme sono state pienamente rispettate? Forse. Ma continuo a ritenere che si tratta di scelte di opportunità. E’ per questo motivo che per quel che riguarda le nomine dei direttori di Area Vasta e degli altri dirigenti della Sanità sarebbe il caso di non procedere a rinnovi frettolosi, solo per avere un posizionamento nella undicesima legislatura regionale, rimandando ogni scelta al futuro esecutivo regionale.

Sandro Zaffiri