mercoledì 10 gennaio 2018

In aggiornamento il Piano contro la corruzione. Le associazioni possono intervenire. Nessun comunicato dal Comune di Montegranaro.



È stato pubblicato oggi dal Comune di Montegranaro l’avviso pubblico per l’aggiornamento del PTPCT, il Piano Triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza che, in ottemperanza alla legge 6 novembre 2012, n. 190, ogni comune è chiamato ad adottare per ridurre al minimo i rischi di corruzione o illegalità nei processi amministrativi. Nella stesura del piano sono chiamati a partecipare anche “i cittadini e le organizzazioni portatrici di interessi collettivi” che possono “presentare eventuali proposte e/o osservazioni, allo schema di Piano triennale di prevenzione della corruzione e per la trasparenza, entro e non oltre le ore 13.00 del giorno 24 gennaio 2018, al seguente indirizzo di posta elettronica:


Il piano è scaricabile dall'Albo Pretorio.
Ho pubblicato il tutto perché, oltre che nell’Albo Pretorio del Comune, della cosa non si trova traccia alcuna, nonostante il Comune di Montegranaro sia estremamente social e utilizzi moltissimo il web. Ma, tra i tanti comunicato pubblicato quotidianamente, evidentemente non si è ritenuto importante dare anche questa comunicazione ai cittadini, il che depone molto bene in fatto di trasparenza, che poi sarebbe l’oggetto del tutto.

Luca Craia

Il tradimento della fiducia degli Italiani. Gli SMS solidali non vanno ai terremotati. Bisogna farlo sapere agli Italiani.



Io credo sia giusto far sapere agli Italiani che fine hanno fatto i soldi da loro donati tramite gli SMS solidali. Perché, vedete, gli Italiani non lo sanno che i loro soldi, donati per aiutare la gente, la popolazione, le persone colpite dal terremoto, in realtà verranno utilizzati per altri scopi, che magari possono anche rientrare nel quadro complessivo della ricostruzione, ma che poco o nulla hanno a che vedere con la solidarietà.
Nella fattispecie, nelle Marche il denaro raccolto con i messaggini verrà così utilizzato: realizzazione di nuovi edifici scolastici o adeguamento di quelli danneggiati nei Comuni di Sant'Angelo in Pontano, Montalto delle Marche, Montegallo e Pieve Torina; costruzione di una nuova sede per il Comune di Arquata del Tronto; realizzazione di un'area dedicata alle attività economiche a Visso; miglioramento della ex strada statale 238 Valdaso e realizzazione di sette nuove elisuperfici attrezzate anche per il volo notturno.
Come si vede molto chiaramente, si tratta di interventi il cui costo dovrebbe gravare sulle casse dello Stato e non sulla generosità dei cittadini. Le scuole le costruisce lo Stato, i palazzi Comunali li costruisce il Comune che ne ha bisogno con fondi propri o statali, le strade le aggiusta lo Stato o l’ente proprietario e le elisuperfici spettano alla Regione nel quadro della Sanità. Potrebbe passare l’area commerciale di Visso ma sempre che non parliamo affatto di solidarietà.
Chi ha fatto donazioni tramite gli SMS, molto probabilmente non aveva affatto in mente di finanziare la costruzione di una strada o di uno spiazzo per gli elicotteri. Sono opere utili alla collettività ma spettano allo Stato, non ai cittadini che già le hanno finanziate pagando le tasse. Gli SMS solidali sono, o dovrebbero essere, un’altra cosa.
Credo che questo utilizzo disinvolto di somme che dovrebbero avere un vincolo di utilizzo sia scandaloso, così come è scandaloso che gli Italiani, per la maggior parte, ignorino questa sorta di tradimento. Sarebbe opportuno informarli e vedere cosa ne pensino. Ma chi vuoi che lo faccia?

Luca Craia

Danneggiamenti in viale Gramsci. L’intervento di Gismondi.

Comunicato integrale.

La saggezza popolare dice che è inutile chiudere la stalla quando i buoi sono usciti. Le telecamere servono per vedere i buoi che sono usciti, al massimo che direzione hanno preso, certamente non li fermano. Non è sapere che in città ci sono 1000 telecamere aumenta la sicurezza, al massimo facilita le indagini, ammesso e non concesso che le stesse siano di così alta definizione da vedere chi c'è sotto il cappuccio quando non c’è la nebbia. Quindi le telecamere sono uno strumento di indagine, non di prevenzione. Per capirsi, servono se funzionano... dopo.
Un buon amministratore dovrebbe preoccuparsi del prima, e non del dopo. Sfugge al Sindaco che la città negli anni è stata interessata da numerose ondate di immigrazione interna, numerosi sono i concittadini provenienti dall'Abruzzo alla Sicilia passando per la Puglia. Immigrazione che ha contribuito in maniera significativa alla ricchezza della città. Allora non è stato necessario mettere telecamere né abbiamo registrato accoltellamenti, risse, vandalismo e chi più ne ha più ne metta. Pertanto è evidente che un problema c'è e spetta all'amministrazione governarlo. Non è certamente sparando cifre senza ordine di tempo né correlazioni, e tirando per la giacca i carabinieri o la prefettura che aumenterà la sicurezza dei cittadini. Azioni qualificate di governo caratterizzano una buona amministrazione, non le favole.
Nelle sparate del Sindaco non si tiene conto di tutte quelle persone che subiscono intimidazioni, effrazioni e quant’altro senza per questo sporgere denuncia, tanto sono rassegnati dall’inefficienza della giustizia Italiana troppo spesso basata sulla certezza che non c’è pena. I cittadini chiedono atti concreti, fatti.
Che fine ha fatto il responsabile dell’atto vandalico che interessato viale Gramsci, è stato espulso come aveva promesso il Sindaco o si tratta della solita promessa di renziana fattura. Siamo così abituati alle bugie che la Suprema Corte, in una sentenza di questi giorni, ha dichiarato che dare del bugiardo ad un politico che non mantiene le promesse, non è reato.

Gastone Gismondi