lunedì 6 marzo 2017

Contributi alle associazioni montegranaresi: ecco l’elenco 2016



Pubblico senza commenti l’elenco dei contributi erogati dal Comune di Montegranaro alle Associazioni nel corso dell’anno 2016.

BENEFICIARIO
IMPORTO


AMAT
12000
Croce Gialla
6000
Associazione amici della musica
6000
EVENTI scrl
3500
Poderosa Basket
2500
Unione Fermana Softball
2500
Associazione Philosofarte
2000
Veregrense calcio
2000
Associazione Eccetera
1500
ASD Bocciofila Montegranaro
1500
ASD Bocciofila Montegranaro
1500
Scuola Basket Montegranaro
1500
GS Calzaturieri Montegranaro
1000
ASD Podistica Montegranaro
1000
Associazione Montegranarese C5
1000
Montegranaro Calcio
1000
Associazione Olimpia
1000
associazione ante litteram
1000
Associazione Culturale il Labirito
700
ANAC
631,5
Associazione Culturale Bonafede
600
Circolo di confusione
600
Circolo di confusione
600
G.O Genitori Oggi
500
Associazione Carabinieri Montegranaro
500
ASD Dinamo Veregra
500
G.O Genitori Oggi
300
Associazione New Generation Dance
250
Associazione Città Vecchia
250
Associazione L'Aquilone
250
Banda Omero Ruggeri
250
Energy Dance
250
Accademia Organistica
200

54881,5

                                      
Luca Craia

Gentiloni punta sul Ciauscolo per rilanciare le Marche, ma le idee non sono chiare



Non dice castronerie, il Presidente del Consiglio Gentiloni, anche se l’affermazione sembra quasi una battuta. Ripartire dal ciauscolo ma, soprattutto, “limitare i danni collaterali tipo evitare che si sparga la voce che quella Regione non è più attrattiva da un punto di vista turistico”. È sacrosanto, ma la politica attuata dal suo collega di partito, Luca Ceriscioli, a livello regionale va in tutt’altra direzione. Ripartire dal turismo, quindi, per rilanciare le Marche dopo il terremoto e farle tornare belle e forti come prima si può fare, ma occorre capire bene come farlo.
Il problema, probabilmente, è che il Presidente delle Marche non ha bene in mente la geografia della Regione che amministra, oltre a non avere affatto idea di quello che si sta facendo. Rilanciare il turismo è fondamentale, specie per zone che vivono prevalentemente di questo. Ma se non si ripristina celermente la viabilità e se non si dà modo alle aziende che operano nella ricettività e nell’accoglienza di riprendere a pieno l’attività, stiamo gettando, come sempre, parole al vento.
Ma occorre anche intervenire sui monumenti e sulle opere d’arte, che sono l’attrattiva principale delle zone terremotate. Non possiamo pensare di fare venire i turisti a visitare le macerie, occorre agire immediatamente anche sul restauro dei beni architettonici, dando nel frattempo casa alle opere trasferite in strutture in loco, non a Osimo.
Facciamo turismo per fa ripartire l’economia, certo, ma prima riportiamo la gente a casa, perché non si può portare i turisti a visitare città fantasma. Ecco, tutto questo Gentiloni deve averlo bene in mente, come deve avere bene in mente che portare i turisti a Pesaro non aiuta Macerata, Fermo e Ascoli. Per farglielo capire c’è il Presidente della Regione Marche che, però, non sembra averlo ben capito nemmeno lui. Quindi si rischia di sprecare altri soldi in spot pubblicitari che pubblicizzano una zona che ancora non è in grado di accogliere turisti.
                                      
Luca Craia

Poro Montegranà



Poro Montegranà
Ma che t’ha fatto
perché a passatte in mezzo
si distrutto

come se t’avesse bombardato,
come se li vandali de Roma
pe spasso t’avesse devastato
lascennete ferito e pure in coma.

Tu ch’eri patria de industriali,
de preti, santi e pure cardinali,
tu ch’eri ricco e forte fino a ieri
si diventato un ghetto pe stranieri.

De le viuzze strette e profumate
c’è rmaste solo un mucchio de cacate.
De li palazzi ardi dei potenti
c’è rmaste un sacco de case cadenti.

Impalcature, tegole che casca
senza manco che faccia burrasca,
merde de ca, zozzo pe’ strada
senza nisciù che a pulì ce vada,

le case vote, l’erba pe la via
do tempo addietro c’era l’allegria
e ogghi jira solo li fantasmi
e de le fogne acri li miasmi.

Poro lo Monte mio,
ma chi d’è stato
a mettese contro a Dio
e contro a lo Fato?

Che de te avia fatto capitale
de questa terra in mezzo a lo Stivale,
e de stivali e scarpe n’era ricca
ma de scordar de te s’è fatta picca.

S’è costrutiti tutti sti villoni,
è jiti a vive fori da le mure
e s’è scordati de li tempi boni
e quanto ce se stava bene pure.

Po’ la politica se n'é sempre fregata,
in tutt’altre faccenne affaccennata.
Passati è l’anni e tu te si ‘malato
e nisciù che lo potia t’ha mai curato.

Cuscì mo’ stai morenne, terra mia.
Per quanto me ce sbatto pe salvatte
contro lo muro duro vaco a sbatte
de chi bene a parole te volia

ma de fregnacce n’ha sparate tante.
E non je credo più a niscù de quilli
co paroloni e boria assai abbondante
non te da retta manco se li assilli.

Poro Montegranà, poro paese
vedette cuscì perso me fa male
ma che te posso fa? Mo’ niente vale
tocca arzà le ma e daglie le rese.

Luca Craia