venerdì 9 luglio 2021

Lotta alla mafia, Delmastro (FdI): “La nostra proposta di legge renderà più stringenti i requisiti per la libertà condizionale”

 

Comunicato integrale

All’Auditorium Fiera della Pesca di Ancona si è tenuto l’evento “Lotta alla mafia. L’ergastolo ostativo dopo la sentenza della Corte Costituzionale”, organizzato dal Dipartimento Giustizia di Fratelli d’Italia Marche. Ospiti della serata l’On. Andrea Delmastro Delle Vedove, Vico Valentini (Professore di Diritto penale all’Università di Perugia) e in videocollegamento Sergio De Caprio, noto come “Capitano Ultimo”.
De Caprio - salutato da un lungo applauso - ha evidenziato la necessità di un maggior dialogo con gli agenti di sicurezza che combattono sul campo la lotta alla mafia, mentre il prof. Valentini ha chiarito il motivo dal punto di vista giurisprudenziale della sentenza della Corte Costituzionale. “In un sistema costituzionale dove si evidenzia la funzione rieducativa della pena, l’ergastolo non può sussistere” spiega il prof. Valentini. “È per questo che si parla di liberazione condizionale, trovando così un modo per evitare l’incostituzionalità. Con la sua ultima sentenza al riguardo, la Corte Costituzionale ci dice che la scelta del detenuto di non collaborare non può essere vincolante per il mancato ottenimento della libertà condizionale, ponendo in essere la questione che si potrebbe non collaborare per una mancanza di garanzie dai rischi di rappresaglie in caso di collaborazione. La Consulta non cancella la presunzione di pericolosità a carico del non collaborante, che può e deve essere mantenuta in nome della sicurezza collettiva. Una legge con un regime probatorio rafforzato gravante su chi decide di non collaborare va nella direzione indicata dalla Corte Costituzionale”.
L’On. Delmastro ha quindi presentato la proposta di legge di Fratelli d’Italia: “Lo stesso Riina diceva che la madre di tutte le battaglie contro lo Stato è l’ergastolo ostativo e anche la Corte Costituzionale, con una sentenza non demolitoria, ha dato alla politica il tempo di presentare una legge per evitare che questo strumento venga abolito. Fratelli d’Italia ritiene che l’unico modo per dimostrare una ‘rieducazione’ dalla mafia sia collaborare con la giustizia. Con la nostra legge, vogliamo rendere stringenti e rigorosi i requisiti di accesso alla liberazione condizionale, aggiungendo al detenuto mafioso l’onere della prova e permettendo al Giudice di avere maggiori poteri di ricerca e controllo, come l’operatività del nucleo criminale, il ruolo dell’accusato nel sodalizio, i rapporti patrimoniali dell’intera famiglia alla luce del reddito dichiarato. Ponendo misure concrete perché si impedisca il ripristino dei collegamenti con la criminalità anche dopo la collaborazione, dovremmo scongiurare la cancellazione dell’ergastolo ostativo. Fare del moralismo giuridico con la mafia è sbagliato, non dobbiamo interrogarci se i mafiosi collaborino solo per avere una ‘scappatoia’ dalla prigione, ma dobbiamo fare in modo che solo collaborando in maniera decisiva i detenuti per reati mafiosi possano ottenere la libertà condizionata”.

PNRR, PRISCO (FDI): "VERGOGNOSA EREDITÀ DI GIAMPIERI. POCHI SPICCI PER PORTI MARCHIGIANI E ABRUZZESI"

 

Comunicato integrale

 

“Restiamo sconcertati dalla scarsa eredità che Rodolfo Giampieri lascia alle Marche e all'Abruzzo. L'ex presidente, premiato addirittura con il nuovo incarico alla guida di Assoporti, ha chiesto per quelli che erano di sua competenza solo 20 milioni di euro del PNRR. Pochi spicci, in confronto a quanto chiesto e ottenuto dalle altre Autorità portuali e assolutamente insufficienti al rilancio di questa infrastruttura strategica. Marchigiani e abruzzesi dovranno accontentarsi delle briciole perché chi era alla guida dell'Autorità portuale, tanto osannato e difeso dalla sinistra, ha fatto perdere loro la grandissima occasione per risolvere finalmente alcune delle questioni più urgenti e ataviche che i territori costieri aspettano da ormai troppo tempo. Avvieremo anche in Parlamento i dovuti approfondimenti per capire se e chi ha colpevolmente affondato  l’Autorità portuale di Ancona e perché il Ministro alle Infrastrutture, dopo i noti fatti sulla nomina del presidente, abbia anche consentito una enorme disparità di trattamento”.
Così in una nota Emanuele Prisco, deputato di Fratelli d’Italia e commissario regionale Marche di FDI annunciando una interrogazione al governo. 

 

Marche a bocca asciutta per i fondi ai porti. L'ira di Acquaroli.


Non ci sta, il Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, di fronte alla ripartizione dei fondi del Pnrr per i porti italiani, ripartizione che penalizza e danneggia, forse irrimediabilmente, il porto di Ancona. Vi riporto le parole esatte del Presidente:

"È gravissimo quello che è accaduto per l'autorità Portuale dell'Adriatico Centrale. In queste ore si sta svolgendo un tavolo tecnico per la ripartizione delle risorse, oltre 2,5 miliardi per i porti italiani dal Pnrr. Si tratta di investimenti senza precedenti che segneranno il destino di queste infrastrutture per i prossimi decenni. Sono stati assegnati centinaia di milioni per tutti i porti italiani e per i nostri porti competitor sul mare Adriatico. A Trieste vanno 409 milioni, a Venezia 169, a Ravenna 165, a Brindisi 168. L'Autorità Portuale a cui fanno capo i porti di Pesaro, Ancona, San Benedetto, Pescara e Ortona, si vedrà assegnare solo 20 milioni, cioè l'equivalente di quanto è stato chiesto dall'Autorita Portuale di Ancona. 

È difficile ricostruire nel dettaglio quanto sia accaduto negli ultimi anni e le motivazioni precise per cui non siano state richieste risorse adeguate per i nostri porti, come invece hanno fatto praticamente tutti gli altri. È chiaro che il danno per la competitività del Porto di Ancona e dell'intero sistema portuale sarà enorme. Ora chiederemo un incontro urgente al Ministro per cercare di rimediare almeno in parte a questo disastro. Tra l'altro la Regione aveva già nei mesi scorsi chiesto investimenti dal Pnrr per i nostri porti per 200 milioni, ma in maniera informale dal ministero ci era stato risposto che non eravamo noi gli interlocutori ma solo l'Autorità Portuale. Il sistema Portuale deve essere una delle prime leve per lo sviluppo della logistica e dell'intermodalità. 

Purtroppo dopo questa incredibile omissione sarà veramente difficile recuperare, ma faremo il possibile. Era anche alla luce di queste esigenze che abbiamo chiesto al Ministro, come commissario, il professor Mario Baldassarri, uno dei più importanti esperti di finanziamenti europei. Ed ora, purtroppo, spero sia almeno più chiaro e palese a tutti il motivo per cui chiediamo da mesi una forte discontinuità per l'Autorità Portuale di Ancona.

Anche quest’anno Sant’Ugo aperta per Veregra Street.

 

Per il decimo anno consecutivo (ma per me personalmente è il dodicesimo) Arkeo apre lo scrigno dell’Ecclesia di Sant’Ugo in occasione del Veregra Street Festival. Ancora una volta i volontari dell’associazione, che ho fondato nel 2011 e che da allora ininterrottamente si prende cura dei beni culturali montegranaresi e della loro promozione turistica, saranno a disposizione dei visitatori che vorranno approfittare di questa occasione per vedere per la prima volta o per vedere di nuovo uno dei beni storici e artistici più importanti delle Marche, un luogo antico che custodisce affreschi importantissimi per definire la storia dell’arte del basso medioevo.

Le aperture avverranno ogni sera del festival, quindi dal 29 al 31 luglio, con orario 22,00 – 24,00. L’ingresso, come sempre, è gratuito ma sarà contingentato in base al flusso per rispettare le normative anti-covid e la sicurezza dei visitatori.

 

Luca Craia