Erano le 6.45 di stamattina quando un
residente del centro storico di Montegranaro mi inviava le foto di una casa in
cui stanotte qualcuno si è introdotto forzando la porta. La casa è disabitata
da tempo ed è stato presumibilmente facile per i malintenzionati aprirne il
portoncino. È il secondo caso che mi segnalano in 24 ore. Un altro ieri mattina:
un’altra abitazione disabitata da tempo, il cui uscio è stato addirittura
serrato con una tavola avvitata al muro, è stata trovata aperta, la tavola
svitata e divelta. Per strada più di una persona ha notato un uomo,
presumibilmente straniero, con un avvitatore in mano.
Altri casi sono avvenuti in altri
stabili, sempre del centro storico. In uno in particolare fecero un’accurata
ispezione i Carabinieri trovando evidenti tracce della permanenza di persone,
addirittura c’erano delle bottiglie di plastica contenenti urina utilizzate in
quanto il bagno non era utilizzabile. Sono quasi sempre case inagibili e in
condizioni ben al di sotto della decenza, eppure le aprono o per rifugiarvisi o per nascondere qualcosa. Ho
avvisato il Sindaco che a sua volta ha trasmesso tutto alle Autorità di
Pubblica Sicurezza.
È emblematico che la casa violata
stanotte sia quella in cui, qualche anno fa, era stato realizzato un murales,
nella speranza che la bellezza potesse essere la soluzione ai tanti problemi
del castello montegranarese. Quanto accaduto stanotte sembra la risposta
negativa a questa speranza. Evidentemente serve sì ridare vita al centro storico
con iniziative culturali che riportino la gente a viverlo, ma serve anche
intervenire sul degrado sociale che lo ammorba e lo sta facendo morire più di
ogni altra cosa. Serve una politica urbanistica precisa, un recupero del
patrimonio abitativo e una deghettizzazione programmata che lo faccia tornare a
essere quantomeno un luogo normale, come tutti gli altri.
Luca Craia