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martedì 15 settembre 2015

Il sindaco che non accetta consigli e viola lo Statuto



A proposito delle dimissioni di Gaudenzi dal Consiglio di Amministrazione della Farmacia Comunale, il Sindaco ha dichiarato su Il Resto del Carlino: «Non ho ancora idea di chi scegliere, ma non chiederò consigli da nessuno». Ebbene, oltre all’evidente carenza di democrazia che traspare da queste parole, che stride con gli intenti di partecipazione e collegialità tanto sbandierati dallo schieramento capitanato dalla Mancini, oltre a confermare quanto ripetutamente denunciato da esponenti della maggioranza, ossia che le decisioni vengono prese in modo verticistico, in una stanza chiusa e da poche persone (leggi Sindaco, vice e Presidente della Provincia), la dichiarazione del Sindaco viola apertamente il dettato dello Statuto Comunale che recita, all’l'articolo 16 punto 4: “Il Sindaco, sulla base degli indirizzi stabiliti dal Consiglio, provvede alla nomina, alla designazione e alla revoca dei rappresentanti del comune presso enti, aziende e istituzioni". L’esatto contrario di quanto il nostro democratico Sindaco intende fare. Non credo che i Consiglieri Comunali e lo stesso Presidente possano essere contenti di questo atteggiamento.

Luca Craia

martedì 21 luglio 2015

Una volta si faceva politica per passione. Oggi solo per denaro?



Non sono poi passati così tanti anni da quando facevo politica attiva, anche se, talvolta, sembra quasi che ci fossero in giro i dinosauri. Erano gli anni ’90 quando, giovanissimo segretario cittadino del Partito Repubblicano (quello di Giovanni Conti, per capirsi), giravo per le stanze di piazza Mazzini e imparavo i rudimenti della politica, mia grande passione, che oggi mi sono ancora molto utili. E ricordo che, allora, era assolutamente normale nominare nei Consigli di Amministrazione delle controllate o degli enti secondari persone che si occupavano di politica per passione. C’erano talvolta, invero, dei gettoni di presenza, ma esigui e, ricordo bene, tutti coloro che accettavano questi incarichi giravano gli eventuali piccoli compensi alle segreterie dei partiti per autofinanziarsi.
Con questo non voglio santificare le procedure della cosiddetta “prima repubblica” che tanto danno hanno fatto all’Italia (anche se mi pare che la seconda stia facendo molto peggio), ma voglio testimoniare come si possa fare politica senza scopo di lucro, di come possano esistere cittadini che si impegnano senza dover prendere per forza un compenso.
E con questo mi riferisco al Sindaco, che sul giornale giustifica la nomina di Gaudenzi alla Farmacia Comunale, nomina in forte odore di incompatibilità tanto che Gaudenzi ha dichiarato l’intenzione di dimettersi entro settembre, con un’esigenza di risparmio. Ediana Mancini dichiara che, se dovesse mettere qualcun altro al posto di Gaudenzi nel CDA della Farmacia, questo costerebbe altri 2000 Euro alla collettività. Possibile che nel folto gruppo che sostiene questa maggioranza non ci sia un cittadino disposto a farlo gratis? Io credo di sì ma, così non fosse, dovremmo porci tanti interrogativi sulle ragioni che muovono tanti appassionati.

Luca Craia

sabato 18 luglio 2015

Onore a Gaudenzi che se ne va. La politica del facciamo come ci pare.



Gaudenzi si arrende e annuncia le dimissioni dal CDA della Farmacia Comunale. È una decisione che gli fa onore: ha scelto il bene comune piuttosto che ingaggiare una battaglia politica che sarebbe stata probabilmente lunga e dolorosa, con conseguenze anche legali sugli atti della pubblica amministrazione. Non lo farà subito e non si è capito perché. Ma già che abbia dichiarato l’intenzione e fissato dei tempi piuttosto precisi è un fatto positivo del quale dobbiamo rendergli merito.
Rimane in fatto che, non ce ne fossimo accorti su questo blog e non se ne fosse occupato il Presidente del Consiglio in persona la cosa sarebbe passata in cavalleria. Questo non va bene ed è un brutto segnale. Non è possibile che un dubbio sulla legittimità della nomina non abbia attraversato le menti dei nostri amministratori. Eppure la nomina è stata fatta, mettendo a rischio molto più che la nomina stessa ma anche votazioni importanti tra cui quella relativa al Bilancio che avrebbe addirittura rischiato di essere invalidata qualora il voto di Gaudenzi fosse stato determinante.
Se questo è il concetto di legalità che anima l’operato dei nostri amministratori l’opposizione deve prestare la massima attenzione e mantenere un forte controllo su ogni atto. È un compito insito nella natura stessa dell’opposizione ma è necessario tenerlo bene in mente e metterci il massimo impegno.

Luca Craia