La Madonna è la Porta del Cielo, il momento di congiunzione tra l’umano e il divino che si fa carne attraverso di lei. Questo concetto teologico viene espresso dall’arte antica con la raffigurazione allegorica della porta accostata all’immagine di Maria. Normalmente troviamo la Porta del Cielo nei dipinti relativi all’Annunciazione, e la sua collocazione normale è tra l’Arcangelo Gabriele e la Madonna stessa. Giotto, Pinturicchio (nella foto, Cappella Baglioni, Spello), Leonardo solo per citarne alcuni, utilizzano l’allegoria della rappresentazione grafica della porta posta al fianco della Madonna per rafforzare il concetto di Maria - Porta del Cielo.
A Montegranaro esiste un esempio
formidabile di questa allegoria nell’antica chiesa di Sant’Ugo. L’affresco dell’Annunciazione,
posto sulla parete di fondo del presbiterio, utilizza i personaggi classici
dell’Annunciazione ponendo a sinistra la Madonna, posta all’interno di una struttura
architettonica che possiamo interpretare come la Santa Casa, e dal lato opposto
una grande carenza che sicuramente conteneva la figura dell’Arcangelo. In mezzo
insiste la Porta del Cielo e qui la sua conformazione credo sia unica, in
quanto non c’è il dipinto della Porta ma la sua presenza fisica.
La Porta del Cielo di Montegranaro è
infatti aperta come una finestra, con delle dimensioni molto importanti per una
chiesa romanica (basti confrontarla con le altre finestre della navata,
estremamente più strette e rastremate), decorata con affreschi a motivi
geometrici in tutta la strombatura. Ma è all’esterno della chiesa la parte più
incredibile, perché la finestra-Porta del Cielo è decorata come se fosse un
portale, a enfatizzare questa comunicazione tra il terreno e lo spirituale
anche dall’esterno. Tutte queste caratteristiche rendono, se non unica, rara e
preziosissima la Porta del Cielo di Montegranaro.
Luca Craia
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