Sembrava sopita la polemica sugli autovelox, dopo la magra collezionata durante l’ultimo Consiglio Comunale alla presentazione dell’interrogazione firmata da Aronne Perugini, quello che mise l’autovelox sulla mezzina e ora accusa il Comune di Montegranaro di voler far cassa con lo stesso mezzo. Invece continua, più che altro per volontà di qualche giornalista privo di cose da scrivere e quindi costretto a rimestare nel recente passato. Perché dubito che Perugini insista sull’argomento: rischia di dare l’impressione di non amara l’autovelox per scarsa affinità col rispetto delle regole o, quantomeno, del codice della strada.
L’autovelox a Montegranaro purtroppo è necessario, perché la gente va troppo veloce e non rispetta le regole più elementari. Intendiamoci: non tutti, probabilmente si tratta di una minoranza, ma le strade cittadina troppo spesso sembrano autodromi e poco contano limiti, strisce pedonali e pedoni che si salvano solo perché abituati al pericolo. Pericolo che c’è ed è incontestabile ma, a quanto pare, di cui Perugini (con annesso codazzo di giornalisti compiacenti) e poco cosciente o noncurante.
Capiamoci: in un mondo perfetto non servirebbero né autovelox né dossi artificiali. Non servirebbero nemmeno le multe, in un mondo perfetto. Ma purtroppo il nostro, di mondo, tutto è meno che perfetto e tocca utilizzare questi mezzi per cercare di educare gente che sembra non voler capire, degnamente rappresentata in Consiglio Comunale. Che poi se il Comune fa cassa (che significa che cassa la facciamo tutti, perché il Comune non ci va a mangiare la pizza con quei soldi) con chi mette in pericolo la vita altrui, sinceramente non ci trovo nulla di male, anzi.
Luca Craia
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