Non c’è arrivata in Consiglio Comunale la proposta per l’ennesima
variante al Piano Regolatore Generale per realizzare un centro commerciale a
ridosso della circonvallazione di Montegranaro. Il mistero ce lo svela oggi Il
Resto del Carlino: c’è un pezzetto di terra di proprietà della Privincia, piccolo o grande non sappiamo ma
secondo l’ex presidente della Provincia di Fermo nonché assessore ai lavori
pubblici e urbanistica, Aronne Perugini, “è davvero poca cosa”. Poca o tanta
cosa, questo pezzo di terra pubblico, che nessuno aveva notato fino a due
giorni fa, rimette tutto in discussione perché non si può fare un progetto se
non si possiede la terra sulla quale si realizzerà.
Sono molte le perplessità che questa curiosa vicenda suscita, la prima
delle quali la contraddizione reiterata da parte dell’Amministrazione Comunale
tra i fatti e le dichiarazioni in campagna elettorale. Consumo di suolo zero, a
Montegranaro si recupererà l’esistente, non si costruirà il nuovo. Erano questi
gli intenti, salvo che, poi, una volta al governo, le varianti al Piano
Regolatore si sprecano e si bocciano solo quelle di persone probabilmente “antipatiche”,
perché altri motivi non si vedono. Questa variante sarebbe passata senza colpo
ferire, perché lo stesso Perugini, prima ancora di portarla in Consiglio Comunale,
dichiara che “si tratta di una lottizzazione che riteniamo vantaggiosa per la
città”.
Dove sia il vantaggio non è dato saperlo: si parla di viabilità e di
parcheggi, vero, e magari anche di qualche posto di lavoro che non guasta. Ma
pare che nessuno, e quando dico nessuno intendo davvero nessuno, abbia ancora
speso una parola sulle conseguenze sociali ed economiche che la realizzazione
di questo complesso comporterebbe. Sarebbe la morte del centro, la fine di ogni
speranza di recupero. Facciamo un esempio? Prendiamo un negozio di viale
Gramsci. Poniamo il caso che un concorrente apra un negozio analogo nel centro
commerciale. Credete che sopravvivranno entrambi? Oppure, magari, quello nel
centro commerciale fagociterà quello del centro, visto che la gente si fermerà
più volentieri grazia, appunto, alla viabilità, ai parcheggi, alla possibilità
di fare la spesa in un unico luogo senza girarsi mezzo paese? I centri
commerciali hanno ammazzato i centri storici di tutta la zona, Montegranaro se
ne costruisce uno proprio e poi paga un team per fare un progetto di recupero
del paese antico. Schizofrenia.
Ma la cosa più assurda è il fatto che dell’errore sul progetto non se
ne era accorto nessuno. Il responsabile del servizio urbanistica, in data 19
settembre, dava parere favorevole alla proposta di variante. Così faceva, in
pari data, anche il responsabile del servizio ragioneria. Tutto regolare, poi
ci si accorge, in zona Cesarini, che un pezzo di terra non è di proprietà. Come
se ne sono accorti? Chi glie lo avrà fatto notare? E adesso? E adesso vedremo,
ma sappiamo bene che, quando Perugini decide che una cosa è “vantaggiosa per la
città”, non c’è verso di fargli cambiare idea. Viale Gramsci docet.
Luca Craia
Nessun commento:
Posta un commento