Riceviamo e pubblichiamo
Un atto
regionale, quello protocollato oggi da Elena Leonardi (Fratelli d'Italia –
A.N.), che interviene sulla tutela del Punto di Primo Intervento dell'Ospedale
di Recanati e dei servizi ad esso collegati. Una mozione che ha l'intenzione di
mettere una pietra sopra alla paventata declassificazione del PPI con relativa
ulteriore perdita di personale medico ed infermieristico dedicato al soccorso.
La proroga non è una soluzione sufficiente, la condivido ma solo per tamponare
l'emergenza:per la Leonardi la situazione è tale da decidere per una
giustificazione del Punto di Primo Intervento con una efficente rete di
personale dedicato e di diagnostica adeguata.
Elena
Leonardi illustra l'atto partendo dal fatto che il Santa Lucia non ha mai avuto
i parametri tali da giustificarne il declassamento, tanto che nel solo 2016 gli
accessi sono stati oltre 7.100 con codici anche gialli e rossi, quindi con una
situazione di prima stabilizzazione del paziente, in modo da poter salvargli la
vita.
La mozione
evidenzia come nel corso del 2011 l'Agenzia Regionale Sanitaria ha effettuato
una ricognizione delle strutture esistenti sul territorio regionale
riconducibili al modello “Casa della Salute” per codificare le varie esperienze
attivate. Da tale ricognizione è emersa la conferma che non esiste un modello
organizzativo unico in quanto ogni struttura è espressione delle
caratteristiche del territorio a cui si rivolge, sia in senso orografico sia di
densità di popolazione ma anche rispetto alle risorse organizzative presenti.
L'Ospedale di Recanati aveva, ed ha, le caratteristiche tali da poter mantenere
vitale il Punto di Primo Intervento: lo dimostrano anche le situazioni di
congestionamento dei pronto soccorso di Civitanova Marche e di Macerata.
Occorre
insistere perché la cosiddetta "spending review" in questo caso non
funziona, considerato l'aumento del costo del trasporto sanitario verso altri
presìdi ospedalieri, inoltre oggi purtroppo per il territorio provinciale c'è
una novità in più: l'emergenza terremoto.
Dalla
approvazione della Delibera di Ginuta Regionale n.139/2016 e dalle Determine
applicative della Direzione Generale dell'Asur, è successo qualcosa che andava
considerato, anche e forse soprattutto, nel campo sanitario, come fattore di
primaria importanza: lo sciame sismico del 2016. Sono cambiati numerosi
aspetti, si tenga conto degli sfollati spostati verso la costa o nelle
immediate vicinanze.
Con il
danneggiamento di ospedali dell'interno - delle province di Macerata e di Fermo
- quelli che si trovano nell'Area Vasta 3 non possono proprio ora essere
depotenziati ulteriormente e drasticamente.
La
popolazione inoltre si è fatta chiaramente sentire ed ha espresso una forte
volontà a tutela del Punto di Primo Intervento.
Anche se
Ospedale di Comunità il Santa Lucia – prosegue la Leonardi - deve dare risposte
concrete alle esigenze della collettività anche durante le ore notturne, dato
che spesso si verificano accessi con codici gialli e rossi, che debbono essere
dirottati con perdita di minuti preziosi. Nella mozione si chiede pertanto di mantenere il Punto di Primo Intervento del “Santa Lucia” di
Recanati, con contemporaneo potenziamento grazie anche ad una diagnostica
adeguata alla "tipologia H24". Si chiede inoltre di rivedere, causa
evento sismico ed emergenza terremoto ancora non conclusa, la DGR 139/2016 e le
determine attuative della Asur. Infine la Leonardi chiede, con questo atto, un
impegno affinché il Punto di Primo
Intervento, o comunque sarà chiamato, dovrà essere in grado di gestire anche i
codici superiori al verde, con la presenza di personale medico ed infermieristico
adeguato. Personale pertanto specializzato in medicina d'urgenza, al fine della
stabilizzazione di codici gialli e rossi che dovessero, come già accade,
accedere direttamente alla struttura del “Santa Lucia”.
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