venerdì 16 dicembre 2016

Pieve Torina: la stalla è a 500 metri ma sono costretti a fare 20 km




Condivido e diffondo, come da loro espresso desiderio, la nota pubblicata ieri dall’Azienda Agricola dei Fratelli Angeli di Pieve Torina vittima del metodo moderno per far ripartire l’economia dopo il terremoto. Non aggiungo commenti ma copio e incollo quello che hanno pubblicato loro, è più che sufficiente. Leggetevelo.

Luca Craia

QUESTO È RIPARTIRE?!

Siamo qui a raccontarvi la novità di questa mattina. Come potete vedere dalla foto quei BLOCCHI DI CEMENTO sono stati messi dalla Provincia di Macerata nella strada che dal punto vendita arriva alla nostra UNICA stalla agibile. Secondo la provincia, noi, per poterci arrivare, dovremmo passare da Pieve Torina, Pieve Bovigliana e Fiordimonte facendo la bellezza di oltre 20 tortuosi Km (con i mezzi agricoli) contro gli scarsi 500 Mt che ci separano da lei. Tutto questo perché la casa di nostra proprietà, che si trova al di sopra della strada, è inagibile dal 24 di Agosto, e noi, abbiamo dato da subito la disponibilità di demolizione purché si riaprisse la strada per consentirci di lavorare normalmente.
Ora le nostre domande sono queste: Perché stiamo ancora aspettando le unità abitative per noi e delle strutture temporanee per i nostri animali? Dove dovremmo andare nel frattempo ora che sta anche arrivando la neve? Dovremmo abbandonare tutto per andare sulla costa? Lo SCEMPIO è questo.
Ci sono lavoratori e animali senza un posto dove stare, ma la cosa ancora peggiore è che invece di aiuti arrivano solamente azioni che ci impediscono di poter ricominciare.
Chiediamo la MASSIMA CONDIVISIONE, per noi e per tutte quelle persone che come noi, dopo il terremoto, non hanno più la possibilità di VIVERE e LAVORARE nel proprio paese, senza aiuti e senza niente.

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