Nel Palazzo
degli Agostiniani si è tornati a parlare di medina e di un concetto di centro
storico diametralmente opposto a quello che mi era sembrato di capire fosse in
mente all’attuale Amministrazione Comunale. Per me è preoccupante, perché se
l’Amministrazione Comunale sta cambiando la sua linea su questo progetto,
significa non solo che ho buttato via quasi un anno a lavorarci ma che non c’è
soluzione di continuità col passato, e quindi si possono accantonare le
speranze.
Del resto un cambio di linea sembra di registrarlo anche
in un comparto strettamente legato al recupero del centro storico, ossia il
turismo dove, invece di favorire e incentivare l’impegno degli operatori
economici, si continua a fondare l’offerta su iniziative che sostengono realtà
diverse da quelle imprenditoriali che investono e contribuiscono alla crescita
del paese e che sono fondamentali per lo sviluppo di qualsiasi economia
turistica. E se si fa turismo senza renderlo economia, diventa un esercizio
sterile, puramente estetico. E anche qui non vorrei aver perso tempo e lavorato
inutilmente. Speriamo di no.
(Nella foto, il chiostro di Palazzo Agostiniani prima
dell’intervento di pulizia effettuato la scorsa primavera).
Luca Craia