martedì 17 maggio 2022

Gli Agostiniani elemento fondamentale della storia di Montegranaro. Incontro con la storica Luciana Grilli Cicilioni. Degustazione di vini offerta da ENODOTTO.

Nella storia di Montegranaro il monachesimo ha un ruolo fondamentale, partendo dai Benedettini che insistevano in quella che oggi identifichiamo come ecclesia di Sant’Ugo, passando per i Francescani che si inurbarono nel XIII secolo venendo da San Francesco Vecchia (o Santa Margherita, l’attuale San Serafino) per finire con gli Agostiniani che sostituirono i Benedettini in SS.Filippo e Giacomo per poi costruire il magnifico complesso tutt’ora esistente nel cuore del centro storico.

Ed è proprio di Agostiniani che andremo a parlare venerdì sera, nell’incontro con Luciana Grilli Cicilioni. La professoressa Grilli ha svolto una ricerca sulle fonti storiche che evidenzia quanto la presenza agostiniana sia stata fondamentale per l’evoluzione sociale ed economica di Montegranaro, e anche per la stessa urbanistica, fortemente influenzata dalla mole del convento di Sant’Agostino. Abbiamo perso molte testimonianze della presenza dei monaci conventuali, come la stessa chiesa di San Donato. Ma ci resta quasi interamente la struttura esterna del convento e molto di quello che era all’interno. Conoscere la storia di questi luoghi importantissimi nel tessuto urbano cittadino e nel percorso evolutivo della comunità è un passaggio fondamentale per prendere coscienza delle radici di questo paese, radici che abbiamo dimenticato per troppo tempo.

Appuntamento, quindi, venerdì 20 maggio presso la sede di Arkeo, nel Palazzo degli Agostiniani (ingresso in via Garibaldi 66) con Luciana Grilli Cicilioni. L’azienda “ENODOTTO” offrirà ai presenti una degustazione di vini e prodotti tipici.

 

Luca Craia


 

Oggi va in scena Ciclismo Vs Resto del Mondo.

Il ciclismo è uno sport bellissimo e appassionante. Io stesso, pur avendo cominciato a interessarmene solo recentemente, ne riconosco l’innegabile fascino. Essendo uno sport prevalentemente stradale, il ciclismo implica qualche disagio per i residenti delle zone coinvolte nelle gare, disagio che tocca agli organizzatori lenire il più possibile. Non farlo significa creare ostilità ulteriore verso uno sport e chi lo pratica, ostilità spesso causata dal comportamento arrogante di pochi praticanti che si comportano male in strada e dagli stessi disagi di cui sopra. Quante volte si rimane bloccati in strada perché c’è una gara ciclistica, dove magari sono più numerosi i ciclisti che il pubblico? E spessissimo chi organizza non si cura di questi disagi, non si interessa del perché uno si trova in strada, se ha un’urgenza importante. Ho visto ambulanze ferme ad aspettare che finissero di passare i corridori per ripartire e portare un paziente in ospedale. Ma così va il mondo.

Oggi passa il Giro d’Italia lungo la Statale Adriatica. È un’occasione meravigliosa per mostrare al mondo le bellezze del nostro territorio, un veicolo promozionale formidabile oltre che un evento sportivo importantissimo. È logico che questo comporti dei disagi, e credo che la gente sia pronta a tollerarli, purché questi vengano contenuti al minimo. Non è questo il caso: niente scuola (con conseguenze sulle famiglie che devono organizzarsi di conseguenza), drastica riduzione dei parcheggi e soprattutto la notizia di un blocco stradale che non consentirebbe i liberi spostamenti. Tutto questo preannunciato con soli tre giorni di anticipo.

Poi, all’atto pratico, sicuramente si riuscirà a trovare il modo di muoversi, soprattutto grazie alla professionalità delle Forze dell’Ordine impegnate nelle strade. Intanto però solo la notizia, circolata in ritardo e male, non capillarmente e non dettagliatamente, ha creato una sorta di terrore che stamane dipinge le strade della costa come in un racconto post-atomico. Sembra di essere sotto sequestro, con la libertà limitata. E questo non va bene, alimenta l’ostilità verso uno sport che non la merita. È molto sbagliato.

 

Luca Craia


 

lunedì 16 maggio 2022

La Sutor vince la prima sfida dei playout a Cesena. Domani alle ore 20.30 ci sarà gara due, da valutare le condizioni di Botteghi. Il commento affidato a coach Damiano Cagnazzo.


MONTEGRANARO – Una grande vittoria di un gruppo straordinario che nonostante le difficoltà ha riconquistato il fattore campo nel playout. La Sutor Montegranaro ha vinto in volata a Cesena la prima sfida per evitare la retrocessione e lo ha fatto con una gara gagliarda e grintosa dove in difesa ha trovato la forza di poter sprigionare l’attacco. Senza Korsunov e con Alberti al rientro dopo tre mesi di stop, la compagine calzaturiera è stata brava ad interpretare la gara e nel finale giocato punto a punto è stata brava a respingere l’attacco degli avversari. Adesso bisogna valutare le condizioni di Botteghi uscito dal campo per un problema al tendine di Achille arrivato nel finale, domani si torna in campo e quindi il suo apporto sarebbe importante.

Coach Damiano Cagnazzo come commenta questa vittoria di Cesena?

“E’ stata una partita a livello difensivo molto solida. Quando abbiamo commesso dei piccoli errori, come è accaduto durante l’anno, siamo stati puniti. Però, siamo stati bravi, nei frangenti in cui Cesena sembrava avesse preso il sopravvento, a giocare insieme e questo ci ha permesso di arrivare alla fine con un buon vantaggio con cui abbiamo vinto la partita. Voglio spendere una parola per Matteo Botteghi e sono molto, molto dispiaciuto per lui perché tutto l’anno ci ha dato una grandissima mano e spero che l’infortunio sia meno grave di quello previsto e che possa, nel minor tempo possibile tornare a darci una mano”.

Non vi siete mai disuniti nei momenti difficili della contesa. Anche a livello mentale la squadra è apparsa in crescita, cosa ci può dire a proposito?

“Credo che per vincere fuori casa, la tenuta e la compattezza sono caratteristiche fondamentali, senza di queste sarebbe impossibile farlo. Voglio fare i complimenti ai miei ragazzi perché sono stati bravi e attenti sopratutto difensivamente, nell’aiutarsi e a fare un passo in più nei momenti di difficoltà”.

Con il successo avete riguadagnato il fattore campo. Quanto sarà importante tutto ciò?

“Molto anche se credo che adesso le nostre attenzioni devono essere rivolte alla gara di domani e non dovremo pensare troppo più avanti a quella sfida. Dobbiamo resettare a livello mentale quella che è stata gara 1 cercando di poter giocare allo stesso livello proposto nella prima sfida provando a vincere anche la seconda partita”.

Se venisse a mancare Botteghi, come pensa di gestire le rotazioni?

“Ci penseremo domani. Adesso dobbiamo solo cercare di scendere in campo per guadagnarci prima possibile la salvezza”.

Gara 2 – Si giocherà domani sera alle ore 20.30 a Cesena.

Arbitri – Questa la coppia designata per domani: Andrea Zancolò di Casarsa Della Delizia (Pordenone) e Marco Zuccolo di Pordenone.

TV – La partita Tigers Cesena - Sutor Montegranaro andrà in onda in diretta sulla piattaforma LNP Pass, in abbonamento, a partita dalle ore 20.15. Inoltre si potrà seguire la radiocronaca in diretta su Sutor TV https://www.sutortv.com con il collegamento che inizierà alle ore 20.25.


Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro


Montegranaro viva e piena di gente. Una domenica speciale che si spera diventi la normalità.

 

Non siamo abituati a vedere tanta gente in giro per Montegranaro ma è evidente che, se si organizzano eventi interessanti e si dà modo alla gente di conoscere questo paese per certi versi dimenticato, la risposta è positiva. La settimana della Cultura unita al bell’evento sportivo svoltosi per le strade del quartiere San Liborio hanno reso speciale una domenica che normalmente è sonnacchiosa con una Montegranaro semideserta. Ieri invece c’era un sacco di gente.

Tanta gente per il ciclismo dei giovanissimi, tanta gente a Palazzo Conventati, tanta gente in Biblioteca per l'inaugurazione degli spazi per i più piccoli, tanta gente al Complesso Monumentale di SS.Filippo e Giacomo e tanta gente in giro per le vie. Si chiama turismo, quello che alcuni snobbano, quello per il quale qualche altro ci prende per matti, quello che in tanti hanno finto di fare in passato senza farlo davvero e che ora comincia a dare evidenti segnali che inducono a perseverare. Montegranaro può avere un futuro diverso, ha tutte le carte in regola per averlo. Bisogna lavorarci e crederci.

 

Luca Craia