martedì 18 gennaio 2022

Lorenzo Torrigiani non è più un giocatore della Sutor Basket Montegranaro.


L’atleta Lorenzo Torrigiani non è più un giocatore della Sutor Basket Montegranaro. Il contratto è stato sciolto in maniera consensuale.

La Sutor intende ringraziare profondamente Torrigiani per il lavoro svolto durante la sua permanenza a Montegranaro, per l’impegno, la serietà e la correttezza professionale che ha sempre dimostrato dentro e fuori dal campo, augurandogli le migliori fortune sportive e personali.

Da oggi la società e lo staff tecnico, stanno valutando come sostituire il giocatore in uscita.

 

 

Ufficio Stampa


Sutor Basket Montegranaro

Lettera aperta al Consigliere Strappa sul rispetto, il disprezzo e le false notizie.


 

Egregio Consigliere Riccardo Strappa,

 

innanzitutto, La volevo ringraziare per essersi assunto la responsabilità politica del madornale errore di concepire una corsia preferenziale per gli sportivi in un momento in cui tutti, lavoratori, casalinghe, studenti e anche sportivi, hanno la massima urgenza di vaccinarsi. La ringrazio anche se, a quanto pare, a lei non sembra un errore ma, mi creda, lo è, e lo attesta anche l'esiguo numero di adesioni che la sua proposta ha ricevuto. Si tratta di un’idea discriminatoria, Consigliere, perché farebbe scorrere avanti una categoria specifica rispetto a tutti gli altri, e questo è contrario a ogni concetto di uguaglianza sociale. Lei che è di sinistra dovrebbe capirlo prima di tutti, ma mi rendo conto che quest’idea che esistano categorie più importanti di altre è piuttosto diffusa nella sua area politica, anche da gente più esperta di Lei: ricordiamo il Consigliere Perugini che chiedeva a gran voce, a inizio vaccinazioni, un’altra corsia preferenziale, dedicata alla categoria degli avvocati a cui appartiene. Lei è giovane, ed errori come questo ci stanno, servono a crescere e a migliorarsi, per cui non se ne crucci più di tanto.

È però curioso, Consigliere, che Lei definisca la notizia di questa idea, che sembra sia soltanto sua, data da me qualche giorno fa, una fake news, e nel farlo la conferma. La notizia, a quanto Lei stesso dice, è assolutamente vera: Lei ha fatto firmare un documento ad alcune società sportive per chiedere un open day dedicato ai loro iscritti, quindi una corsia preferenziale rispetto ai comuni cittadini; quindi la fake news quale sarebbe?

Credo di capire che ritiene falso che dietro quest’idea sbagliata ci sia un’azione politica ma, vede Consigliere, il Suo è un ruolo istituzionale, Lei è Consigliere Comunale e questo ruolo Le appartiene sempre, ogni cosa Lei faccia. Non si può togliere la divisa da Consigliere Comunale e mettersi quella dell’iscritto a una società sportiva: Lei è Consigliere Comunale fino alla scadenza del Suo mandato e, così come il Sindaco è Sindaco ogni cosa faccia e deve avere il massimo rispetto per questo suo ruolo, anche Lei dovrebbe fare altrettanto, e mai considerarsi spogliato della carica istituzionale che ricopre e che La porta a rappresentare non solo i Suoi elettori ma tutti i cittadini di Montegranaro. Quindi quando Lei agisce pubblicamente, come in questo caso, agisce da Consigliere Comunale.

È una questione di rispetto, Consigliere Strappa, rispetto che dovrebbe avere per tutti, anche per il sottoscritto per il quale, invece, dimostra un malcelato disprezzo, cosa piuttosto comune anche in molti altri Suoi colleghi di partito. Quando definisce quello che scrivo un «articolo, se così lo vogliamo chiamare», dimostra un tono sprezzante e altezzoso che non Le rende merito. Comunque, lo chiami post, così ha una definizione più precisa di quello a cui si riferisce.

Chiudo con un consiglio da parte di una persona che ha un po’ più di esperienza di Lei: sia più umile, sia più predisposto all’ascolto, colga i segnali che vengono dalla comunità e non si limiti ad ascoltare solo chi Le sta più vicino, presti attenzione alla realtà, alle necessità della gente e non soltanto al Suo partito. È un consiglio sincero e spassionato, il mio, perché io non La disprezzo affatto, anzi, rispetto Lei e il ruolo che ricopre e mi auguro che saprà fare un’opposizione costruttiva e utile per tutta la comunità di Montegranaro. È un consiglio non richiesto e, in quanto tale, ha forti possibilità di finire cestinato. Ma io sono un ottimista.

Cordiali saluti

 

Luca Craia

lunedì 17 gennaio 2022

Sutor, dopo la gara con Roseto le considerazioni di coach Damiano Cagnazzo.


 Il giorno dopo è sempre il momento delle analisi di in match che ha visto la Sutor soccombere con l’onore delle armi al cospetto della capolista Liofilchem Roseto. I veregrensi hanno provato a gettare il cuore oltre l’ostacolo, ci sono riusciti nel primo periodo poi, quando Roseto ha cambiato marcia è stato tutto più complicato. La squadra gialloblù però, nel terzo periodo ha avuto la forza di tornare in partita, ha lottato su ogni pallone arrivando a meno 8 con la possibilità di riaprire la contesa definitivamente. La Liofilchem non è in testa al campionato per caso, ha stretto le maglie difensive, in attacco ha trovato buone giocate e il tentativo della Sutor è stato nuovamente respinto. La differenza alla fine è arrivata dalle percentuali al tiro con la Sutor attestata al 36,5% contro il 47,8% degli avversari. Per il resto i ragazzi di Cagnazzo hanno mostrato dei miglioramenti che non sono bastati in questa sfida per conquistare i due punti in palio, ma che lasciano intravvedere un cammino diverso nel girone di ritorno.

Coach Damiano Cagnazzo che partita è stata secondo lei quella con Roseto?

“Ho visto tre quarti giocati bene dalla Sutor per intenderci da squadra vera. Questa è sicuramente la strada che dobbiamo percorrere per poter arrivare alla salvezza. Nel secondo quarto i loro migliori giocatori e il fatto del nostro giocare individualmente, ha scavato un solco nel punteggio e indirizzato la partita a favore dei nostri avversari. Nonostante questo, contro una squadra forte che sta esprimendo la migliore pallacanestro del girone, abbiamo avuto la forza di rientrare e questo fatto ci deve dare il senso di cui dovremo affrontare la stagione da qui in avanti nel fatto di giocare insieme, difendere insieme, passarci la palla, solo così possiamo migliorare e fare meglio di quello che abbiamo fatto contro Roseto”.

Quanto hanno influito i falli commessi abbastanza subito che vi hanno privato di più rotazioni?

“E’ vero, la situazione falli ha condizionato le nostre rotazioni. Però non è giusto accampare scuse, dobbiamo essere più bravi a mettere in campo tanta intensità senza però commettere falli banali sopratutto quando andiamo a cercare la palla”.

In attacco avete mostrato dei miglioramenti importanti e questo lascia ben sperare per il girne di ritorno che inizierà domenica prossima?

“Sì, qualcosa meglio in attacco lo abbiamo fatto perché abbiamo mosso meglio la palla e questo ci ha consentito di costruirci dei bei tiri aperti e di avvicinarci di più al canestro degli avversari. Secondo me la squadra ha concesso tre, quattro canestri facili agli avversari nel momento topico del match. Potevamo gestire meglio quel frangente di gara per rimanere attaccati alla capolista nel punteggio. Adesso, dovremo sfruttare al meglio il lavoro quotidiano per farci trovare pronti alla ripresa delle ostilità”.

Buona la prova del nuovo arrivato Montanari. Pensa che ci saranno da qui a breve altri inserimenti nel roster?

“Credo che dovremo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità per migliorare. Insieme alla società stiamo sondando il mercato alla ricerca di qualcosa che possa tornarci utile. Non è facile individuare il giocatore o i giocatori che potrebbero fare al caso nostro però, tutti abbiamo l’obbligo di cercare fare qualche cosa anche perché c’è l’assoluto bisogno di far crescere questa squadra”.


Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro


Il giorno di Sant’Andò nella tradizione popolare e nei ricordi.

La mattina del 17 gennaio, nonna Peppa si alzava presto, come faceva tutte le mattine del mese di maggio, e sfidava il freddo pungente per andare a messa “là lo priore”. Io, nel frattempo, andavo a scuola e, quando tornavo, trovavo lo scopo della sua missione mattutina: il pane di Sant’Antonio. Nonna, un caratterino che ve lo raccomando, era comunque una donna pia e devotissima, assidua frequentatrice della chiesa dei SS. Filippo e Giacomo, e il giorno di Sant’Antonio Abate andava a messa presto per procurarsi tra le prime donne del centro storico, che allora era ancora “il paese”, pieno di gente e di vita, la pagnottella benedetta.

E la dava a me e a mio fratello che, giustamente, un po’ bestie eravamo e avevamo bisogno della protezione del Santo degli animali. Mi ricordo che quel pane aveva qualcosa di diverso, era più bianco, profumava, e aveva un sapore meraviglioso. Sicuramente era suggestione, perché non credo che la benedizione di don Manlio avesse potuto cambiare aspetto e sapore di un panino di Strozzo, ma ancora oggi ho il ricordo di un qualcosa di particolare, di buono ma buono davvero.

E, mentre mangiavo il mio panino benedetto di Sant’Antonio, nonna spiegava che il giorno di Sant’Antonio si allungavano le giornate, che già avevano iniziato a farlo il giorno di Santa Caterina, cosa assolutamente contraria a ogni legge della natura in quanto Santa Caterina viene festeggiata il 25 novembre, prima del solstizio di inverno, quando l’inverno deve ancora iniziare e le giornate ancora debbono finire ad accorciarsi. “Santa Caterina, na pedata de gaglina, Sant’Andò, na pedata de bo’”, diceva la saggezza popolare riportata da nonna Peppa, per dire che il giorno di Santa Caterina le giornate si allungavano un pochino ma il giorno di Sant’Antonio si allungavano un bel po’. In attesa della Candelora, che dell’inverno semo fora.

 

Luca Craia