martedì 19 ottobre 2021

Addio a Franco Cerri, uomo elegante


Franco Cerri l'ho conosciuto quando venne a Montegranaro, nel 1985, per un concerto in trio insieme a Marco Vaggi ed Enrico Intra. All'epoca ero un ragazzino con la passione per la radio, così chiesi all'allora direttore di Radio Veregra, Valentino Polimanti, se potevo andare a intervistarli per la nostra testata. Andammo io e Giovanni Leonardi, due ragazzetti impacciati ma temerari di fronte a tre mostri del jazz. Chiedemmo loro il permesso di intervistarli e di registrare qualche stralcio del concerto, che fu meraviglioso. E Cerri, Intra e Vaggi furono cordialissimi. Ne uscì una gran bella cosa, per i modesti mezzi della nostra realtà locale.
Seguivo Cerri già da tempo, i primi rudimenti della chitarra li imparai proprio con le sue dispense vendute in edicola e la sua voce mi era familiare perché la sentivo registrata nelle cassette del corso. Ho questa immagine molto bella, di un uomo elegante, colto, gentilissimo, con le mani magiche sulla sei corde della sua semiacustica Gibson. Molti lo ricorderanno per la pubblicità di Bio Presto, "l'uomo in ammollo", chi ama la musica, però, lo celebra come uno dei più grandi musicisti italiani di ogni tempo. Io, personalmente, lo ricorderò sempre per la sua grande gentilezza e signorilità.


Luca Craia

 

È il progresso, baby. E i pronipoti vedranno Il Pavesi solo in foto.

Un po’probabilmente è perché c’ero affezionato. Quando andavo spesso nella zona di Santa Croce, ovviamente passando per Firenze, mi è capitato più volte di fermarmici per un caffè o anche per pranzo. Ma soprattutto è perché credo fosse una sorta di monumento al boom economico, e quindi a un’epoca ormai lontana ma storicamente già rilevante per l’Italia. Così l’abbattimento del famoso Autogrill Pavesi di Montepulciano mi è parsa una violenza sulla storia e sull’immaginario collettivo degli Italiani che per anni lo hanno visto come simbolo del viaggio, della vacanza, della mobilità e della libertà di muoversi.

Una violenza perpetrata nel nome di quello stesso progresso che aveva ispirato il progetto di Angelo Bianchetti, negli anni ’60 e che oggi richiede che venga fatto spazio per strutture più moderne e adeguate al contesto. È sempre il progresso a imporre la distruzione delle testimonianze del passato, lo è sempre stato quando, per esempio, abbattevano una chiesa romanica per fare spazio a una neoclassica, o smantellavano i marmi del Colosseo per usarli nella fabbrica di San Pietro. Faccio paragoni iperbolici, ma il concetto, a ben vedere, è lo stesso.

Per questo concetto di progresso a ogni costo, le generazioni future non potranno vedere questa testimonianza della nostra epoca se non in foto. Eppure pareva avessimo imparato a conservare le testimonianze, quanto meno quelle importanti. E questa probabilmente lo era. Peccato.

 

Luca Craia

 


 

lunedì 18 ottobre 2021

Sutor, terza battuta d’arresto consecutiva. Il commento alla sconfitta con Ancona affidato al coach Massimiliano Baldiraghi.


 

Mai come questa volta è andata vicino alla vittoria. La Sutor Montegranaro dopo aver giocato una buona partita, è uscita sconfitta, in volata nel derby contro la Luciana Mosconi Ancona. La squadra di Baldiraghi è stata quasi sempre avanti nel punteggio e a 5’ dalla fine poteva contare su 8 lunghezze di vantaggio sugli avversari. Il finale giocato punto a punto, alla fine ha premiato i dorici però, la compagine gialloblù ha giocato una partita solida in difesa trovando in attacco un terminale importante come il capitano Crespi che ha chiuso con 24 punti e 32 di valutazione.

Coach Massimiliano Baldiraghi che partita è stata quella con Ancona?

“A fine gara ho fatto i complimenti ai miei ragazzi per come hanno interpretato la partita. Abbiamo disputato una grande gara a livello difensivo, in attacco la squadra ha mosso meglio la palla, rispetto alle prime due partite costruendo bene. Nel finale è stata più brava Ancona che ha trovato sei punti consecutivi di Aguzzoli che li ha rimessi nella gara. Noi non siamo riusciti a trovare più la via del canestro. I numeri non mentono. Anche stavolta, Ancona ha tirato 24 liberi e noi solo 7. Anche a Civitanova era successa la stessa cosa. In una partita equilibrata giocata punto a punto, 17 tiri liberi di differenza, spostano gli equilibri inevitabilmente. Va bene che noi siamo gli ultimi arrivati in questo campionato da poco e che dobbiamo guadagnarci la stima degli arbitri però, se ogni volta che Masciarelli attacca il ferro e le difese non riescono a marcarlo non è un problema di Masciarelli, ma di chi difende. Sono imbarazzato per questa cosa perché mi sembrava che durante la gara ci fosse stata una disparità importante poi, leggendo le statistiche me ne sono reso conto ancora di più. Noi abbiamo attaccato il ferro e non siamo stati premiati”.

Una gara decisa da episodi visto che è stata sempre in equilibrio?

“Non è stata una sfida spettacolare dove le difese hanno avuto il sopravvento sugli attacchi. La nostra difesa è stata più maschia, la loro più tattica nei primi tre quarti. Nell’ultimo periodo Ancona ha dimostrato di avere un po' più di ossigeno di noi ed è stata brava ad eseguire le cose giuste nei momenti importanti. Voglio rimarcare ancora che la gara difensiva di entrambe le squadre merita un plauso”.

Quant’è rammaricato per questa sconfitta?

“A dire il vero sono molto arrabbiato perché se c’era una squadra che doveva vincere quella era la Sutor per quello che si è visto in campo. Complimenti ad Ancona che ha vinto però, mettendo sul piatto della bilancia le due squadre, noi meritavamo di vincere per quello che abbiamo espresso, per come siamo migliorati rispetto alle prime due partite perché in campo si è vista una squadra completamente diversa sia per spirito che per atteggiamento. Dobbiamo cercare di vincere una partita il prima possibile per iniziare il nostro campionato, speriamo di poterci riuscire il prima possibile”.

Ha provato anche a trovare delle risorse dalla panchina per dare fiato a chi aveva speso tanto. Si sente soddisfatto anche da chi ha inserito a gara in corso?

“Tutti devono essere pronti a fare le cose giuste quando vengono chiamati in causa. Alberti, che era stato uno dei migliori nelle prime due partite non è riuscito ad esprimersi a quei livelli. E’ andato un po' meglio Murabito sopratutto in difesa. E’ chiaro che c’è il bisogno di lavorare e crescere il prima possibile. Siamo giovani e primi nella classifica per i minuti concessi agli under, contro Ancona ho visto una crescita importante sia a livello morale che di spirito, qualcosa ancora manca per poter incamerare i primi due punti in campionato”.


Ufficio Stampa

Sutor Basket Montegranaro