sabato 29 giugno 2019

La Sea Watch 3 ha speronato una barca della GDF. “Abbiamo rischiato di morire schiacciati”.


Non la danno in molti questa notizia, eppure è uscita su Adnkronos, agenzia di stampa molto vicina alla sinistra italiana. La nave Sea Watch 3, nel tentativo di entrare in porto, verso le due di questa notte ha speronato un’imbarcazione della Guardia Di Finanza che stava cercando di fermarla, ottemperando agli ordini. “Abbiamo rischiato di morire schiacciati da un bestione di 600 tonnellate, sono stati momenti di puro terrore nella notte. Dicono di salvare vite umane e poi rischiano di ammazzare uomini dello Stato. Da parte del comandante è stata un’azione criminale”. A dirlo sono gli stessi uomini dell’equipaggio della motovedetta. “Più di cinque minuti, cinque minuti di puro terrore" aggiungono.
Ecco, questa è stata un’azione di guerra, un attacco a tutti gli effetti allo Stato italiano e alla Nazione. Continuare a difendere questo sistema perverso e i suoi protagonisti rende complici.

Luca Craia

La Capitana: scatta l’operazione “santa e martire”. E i parlamentari?


L’arresto della signorina Rackete, comandante della nave Sea Watch 3, è un atto sacrosanto. Lo è perché la suddetta signorina ha violato una legge italiana e le norme di navigazione. Ma lo è anche e soprattutto perché ha messo a repentaglio la vita delle persone a bordo della nave sotto il suo comando, forzando un blocco navale militare e, addirittura, speronando una imbarcazione della Guardia di Finanzia. Ci fosse stata una reazione, più che legittima, oggi parleremmo di cose ben più drammatiche.
Ma ora scatta l’operazione mediatica di beatificazione, santificazione e adorazione in vita della vergine martire di Norimberga o zone limitrofe. Quei cattivoni della Lega hanno arrestato la capitana coraggiosa, quella che ha sfidato l’orco cattivo Salvini e portato in salvo i poveretti. La storia non è proprio questa, e lo sappiamo, ma a farla credere ai soliti tifosi della politica è un attimo, poco importa se l’ordine d’arresto non l’ha firmato Salvini ma la Magistratura.
Rimane da capire l’atteggiamento dei parlamentari che sono corsi a salire sulla nave per dimostrare solidarietà (e farsi un po’ di selfie), oltre alle interpretazioni politiche che sembrano evidenti. Se la capitana ha commesso un reato, costoro non sono in qualche modo partecipi dello stesso?

Luca Craia

venerdì 28 giugno 2019

SANITA': OSPEDALI RIUNITI DI ANCONA POCHI FATTI E MOLTI ANNUNCI.


Comunicato integrale

Le notizie diffuse dalla Direzione Generale Ospedali Riuniti di Ancona, apparse oggi sulla stampa, sono una ulteriore conferma delle criticità che erano state evidenziate dal Carroccio solo l'altro ieri.
Il Capogruppo della Lega Sandro Zaffiri è ancora più preoccupato visto il cronoprogramma annunciato, che prevede il trasferimento del Salesi a Torrette nel 2021, l'inizio dei lavori di allargamento del Pronto Soccorso non prima di tre mesi, la soluzione al problema della cucina e dei pasti fra due mesi e un bar e un'edicola per i quali è stato approntato l'ennesimo bando con scadenza a fine anno.
Anche quanto affermato sul personale non ci convince e la realtà - ribadisce  Zaffiri - è che per il Salesi  il trasferimento viene ulteriormente rimandato al 2021 dopo anni di annunci,  il bar e l'edicola di Torrette sono chiusi dal 2015, la cucina è anch'essa chiusa dal 2013 e sostituita con un catering che fornisce pessimi pasti e che il caos regna sovrano al Pronto Soccorso con tempi di attesa biblici.
L'unico dato positivo è l'annunciata apertura del bar del Salesi, dopo ben 5 anni, che dovrebbe avvenire il prossimo 20 luglio, sempre che anche su questo non ci sia l'ennesimo rinvio.
Una legislatura a guida PD con un Governatore anche Assessore alla Sanità che continua ad essere di soli annunci, conclude Zaffiri.


Sandro Zaffiri
Capogruppo Lega Consiglio Regionale delle Marche