giovedì 2 maggio 2019

Montegranaro, il centro storico è priorità in entrambi i programmi elettorali.


Pubblicati entrambi i programmi elettorali così come depositati al Protocollo del Comune di Montegranaro, non posso non notare con soddisfazione che, a differenza della passata tornata elettorale amministrativa, questa volta i temi legati al centro storico sono prioritari per entrambe le liste principali che concorrono al governo del paese. Le parti di programma che riguardano il castello montegranarese sono cospicue sia nell’elaborato di Montegranaro tra la Gente che in quello de La Strada Giusta e, sostanzialmente, percorrono una linea programmatica simile, per poi distanziarsi su punti diversi, mantenendo comunque una concretezza che fa ben sperare per il futuro.
È per me fonte di grande soddisfazione, perché mi picco, singolarmente e anche grazie al recente apporto del Comitato Paese Mio, di aver contribuito in maniera pesante al passaggio culturale tra il concetto di centro storico=problema e centro storico=risorsa da sfruttare, il secondo dei due ben presente nei programmi elettorali. È un lavoro che porto avanti con passione da anni e oggi vedo finalmente un minimo risultato. Minimo, perché dallo scrivere un programma al realizzarlo il passo non è per niente breve. Ma il fatto che la questione sia finalmente diventata parte fondamentale di quella che si vuole sia l’azione amministrativa in caso di vittoria elettorale è un progresso ragguardevole e, se permettete, un po’ di merito me lo prendo.
Poi ci sarà da vedere cosa accadrà all’atto pratico. Il centro storico è un complesso di problematiche non di facile soluzione, che va affrontato con un disegno di largo respiro e di lunga durata. Ci vorrà costanza e dedizione ma, soprattutto, bisognerà crederci. Per questo è decisamente prematuro cantare vittoria perché sappiamo bene che dal faremo al fatto ci vuole il fare, e nel mentre vedremo fare potremo ritenerci davvero soddisfatti. Ma intanto, un passo avanti è compiuto. Niente non è.

Luca Craia

Lucentini in Europa: occasione da non perdere.


La dimostrazione che la candidatura di Mauro Lucentini alle elezioni per il Parlamento Europeo sia un’occasione unica e mai verificatasi prima per Montegranaro e per il Fermano, arriva con la visita del Ministro Salvini a Montegranaro, prevista per giovedì 9 maggio, quando il vicepremier si incontrerà coi Montegranaresi alle 16,45 in piazza San Serafino. La visita di Salvini non è soltanto un sostegno alla campagna elettorale di Lucentini, perché non arriva soltanto il leader di un partito ma un Ministro della Repubblica, il Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio dei Ministri. Si tratta quindi della venuta in paese di un’Istituzione importante, e un’occasione per Montegranaro di far conoscere la propria realtà e i propri problemi a chi, in questo momento, ha in mano il telecomando del Paese.
Avere un Deputato in Europa vuol dire questo: avere un contatto diretto con le Istituzioni più importanti, avere un uomo del territorio, che conosce perfettamente le sue problematiche e le ha vissute in prima persona, a diretto contatto, anzi, facente egli stesso parte di quelle Istituzioni che decidono, che muovono le fila di politica ed economia, che fanno quelle scelte che poi ricadono su di noi e possono portarci fuori dal pantano in cui siamo finiti o affogarci del tutto.
Conosco bene Mauro Lucentini e so che, se eletto, non sarà semplicemente un uomo di partito, bensì sarà un uomo del suo territorio, capace di aiutarlo e sostenerlo, capace di fare gli interessi di tutti i Montegranaresi e di tutti i cittadini del Piceno, prescindendo da bandiere e ideologie. Ecco perché, di fronte a un’occasione del genere, non dovremmo guardare i partiti, le fedi politiche o le stesse simpatie umane: guardiamo l’interesse collettivo, quell’interesse che, sono convinto, Mauro Lucentini saprà tutelare una volta eletto.

Luca Craia

L’ultimo Consiglio Comunale visto dal Presidente. Intervista a Walter Antonelli.


È andata in scena, per l’atto dovuto e improcrastinabile dell’approvazione dell’ultimo bilancio dell’Amministrazione Mancini, l’ultima seduta del Consiglio Comunale di Montegranaro per questa consiliatura. È anche l’ultima presieduta, sempre per questa consiliatura, da Walter Antonelli che ho voluto sentire per conoscere le sue valutazioni.
Un Consiglio Comunale storico, in cui assistiamo all’addio alla politica cittadina da parte di un personaggio fondamentale nella storia recente di Montegranaro, Gianni Basso.
L’ultimo Consiglio comunale è stato monopolizzato dalla celebrazione di Giovanni  Basso, sindaco per 4 consigliature, presidente della Provincia di Ascoli e mancato deputato per una manciata di voti con qualche nube sull’esito. Tutti hanno tributato a questo politico di razza che sicuramente nel bene e nel male ha lasciato un segno a Montegranaro.
Ma poi si è trattato di approvare il bilancio consuntivo e lei si è astenuto. Ci spieghi perché, visto che in seduta non lo ha fatto.
Nel consuntivo di bilancio io mi sono astenuto senza motivarlo, per non guastare quel clima di festeggiamento createsi ma, visti i sogghigni di alcuni assessori, ritengo di motivare la mia posizione. Siamo in una crisi economica epocale, la più grave di cui io abbia memoria. Montegranaro non solo non ne è stata risparmiata ma, anzi, visto che la sua economia, che gira intorno alla scarpa, con le aggiunte sanzioni alla Russia, l’ha subita maggiormente di altri paesi. Sistemare un viale o costruire una palestra non ha ricadute sul nostro paese. Vedere tanti capannoni industriali vuoti con i proprietari che hanno difficoltà a pagare l’IMU sì.  Forse ridurre la tassazione avrebbe aiutato quei concittadini.
Però ci sono state le retrocessioni delle aree edificabili.
Vi sono molte aree edificabili sul PRG su cui non verrà mai costruito nulla ma solo pagato l’IMU. È un errore fare un PRG prevedendo una crescita che i fatti dimostrano sbagliata, proporre le retrocessioni è quindi un dato positivo, ma ridurre la tassazione forse sarebbe stato più utile.
Ogni tanto rispunta il palasport. Ora si parla di spendere 2.500.000 di Euro per terminare quello incompiuto dell’area La Croce. Con la crisi che c’è, le pare opportuno?
Lascia perplessi vedere i propositi per i prossimi 5 anni in cui una parte propone un nuovo palazzetto investendo ingenti somme. Forse c’è la volontà di trasformare Montegranaro dal paese delle tante fabbriche a quello dei tanti palazzetti e palestre. Io non ho dubbi, preferisco chi propone di investire nella cultura e in una grande scuola sicura per i nostri figli o nipoti.

Luca Craia