lunedì 9 giugno 2014

Sicilia: la cultura vittima di una politica miope e superficiale – di Anna Lisa Minutillo



Stanno uccidendo la cultura.

Ogni giorno facciamo una nuova scoperta, apprendiamo come facilmente si cerchi di eliminare le cose buone che ancora esistono in questo paese e si dia invece risalto alle brutture rendendole avvenimenti degni di nota quando invece ci sarebbe soltanto da vergognarsi.

Questo accade anche in Sicilia e riguarda i teatri di Palermo terra ricca di storia,profumi e sapori dissacrata e calpestata in ogni modo e con ogni mezzo possibile .

Sappiamo bene che un popolo “ignorante” riesce ad essere facilmente malleabile e gestibile,sappiamo che mettere le persone in condizione di comprendere,informarsi,aprire la propria mente  aiuterebbe a districarsi da falsi meccanismi travestiti da buonismo che alla fine buonismo non è affatto.

Ci si impegna a spostare il campo dell’attenzione si è molto bravi in questo e così non ci rendiamo conto di ciò che stanno facendo alle nostre vite oppure non lo vogliamo vedere,stanno appiattendo tutto,stanno rubando serenità e sorrisi,stanno tagliando sovvenzioni ai teatri senza preoccuparsi dell’enorme funzione di aggregazione e di cultura che danno alle persone o forse come sempre rendendosene perfettamente conto ,finendo con il giocare con le persone come se fossero delle marionette senza fili da muovere a loro piacimento per assegnare loro il ruolo di pecore smarrite che segue il gregge senza nemmeno sapere dove è diretto il gregge e senza avere il diritto di chiederselo per ironia della sorte perché se le persone si informano e si arricchiscono spaventano e non hanno il diritto di fare domande.

La  situazione riguarda e coinvolge i teatri di Palermo e della Sicilia ,gli attori e le maestranze si sono  organizzati e stanno vivendo giorni di presidio ,giorni in cui si sono stretti fra loro in un abbraccio grande che serve a riportare la popolazione nelle piazze rendendo noto il loro importante ruolo,di dispensatori di sogni poesia ,sfumature di vita,ricerca,canti,danze insomma dobbiamo molto agli attori che regalano ai nostri giorni ricordi e racconti da portare con noi sempre.

Ne parlo con Franco Zappalà attore e gestore del teatro che porta il suo nome gli rivolgo  poche domande e dal tono delle sue risposte emerge la delusione per l’abbandono,la preoccupazione per i suoi dipendenti,i suoi sogni che non vogliono smettere di definirsi tali e la grinta e la dignità tipica di chi ci mette il cuore in ciò che fa.

A seguire il nostro dialogo

MOBILITAZIONE DEI TEATRI DEL COMPARTO PRIVATO E DELLE MAESTRANZE (GESTORI TEATRI,ATTORI, CANTANTI,DANZATORI E MAESTRANZE VARIE ).

INTERVISTA A  : FRANCO ZAPPALA’ – ATTORE E GESTORE TEATRO FRANCO ZAPPALA’

QUAL’E’ LA MOTIVAZIONE DELLA VOSTRA PROTESTA ?

Sostanzialmente per i tagli dei contributi ancora da ricevere relativi agli anni 2012 e 2013 ed il totale azzeramento delle risorse  per il comparto privato degli spettacoli dal vivo. cancellando di fatto le poche regole che disciplinavano il sistema : la 44/1985 per la musica e la 25/2007 per il teatro.

COSA CHIEDETE IN EFFETTI?

Chiediamo di ritornare dignità al teatro ed alle maestranze di chi fa’ spettacolo dal vivo. dignità calpestata dall’indifferenza del governo Crocetta!

QUAL’E’ LA SITUAZIONE ATTUALE  DEL TEATRO ?

Ciò che esiste oggi di professionalità e qualità espressa dallo spettacolo dal vivo e frutto della realtà del comparto privato e ci viene riconosciuta in Italia e nel mondo. l’attività’ degli enti pubblici ( es. orchestra sinfonica siciliana e teatro biondo )hanno avuto un ruolo irrilevante  negli anni a causa di malapolitica, malagestione…..e clientelismo più becero.

QUANTE SONO LE PERSONE INTERESSATE ALLA PROTESTA ?

Tutti i teatri del comparto privato (se ne contano circa 20 dai più piccoli ai più grandi) nel mio caso , il teatro franco Zappalà offrendo al proprio pubblico operette, musical , prosa e spettacoli d’arte varia coinvolge con un certo turnover circa 237 persone (ballerini,cantanti,attori e maestranze) inoltre ho 9 dipendenti . a spanna si può dire che le persone coinvolte sono migliaia se si considera tante attività promosse dalle nostre strutture (quali laboratori di teatro che vengono erogati agli aspiranti artisti)insomma tante sono le persone e le famiglie coinvolte e che vivono solo di spettacolo dal vivo.

COME E COSA FANNO PER VOI LE AMMINISTARAZIONI LOCALI  E L’ASSESSORATO REGIONALE TURISMO,SPORT E SPETTACOLO?

Mentre l’amministrazione comunale e vicina nonostante i limiti dettati dalla situazione economica difficile, l’amministrazione regionale non c’ha pensato molto per escludere il comparto autonomo. quasi fossimo teatri amatoriali. senza pensare che la cultura ed il pubblico siciliano e stato stimolato,acculturato e soddisfatto dal comparto privato, data l’assenza totale di un teatro stabile a sostegno della cultura e delle professionalità siciliane.

CHE VALORE HA PER TE LA PAROLA TEATRO ?

Ha un valore inestimabile . ma non solo per me , per tutto il movimento culturale e la storia della Sicilia. tutto questo non e’ tenuto in considerazione da chi ci governa e le politiche  o meglio le “non politiche” hanno peggiorato la situazione con la polverizzazione dei contributi verso associazioni costituite da non professionisti o dopolavoristi.

FINO A QUANDO AVETE INTENZIONE DI MANTENERE LA PROTESTA ?

Ad oltranza fino a quando non otterremo un riconoscimento per le attivita’ ed il sostegno che i teatri del comparto autonomo hanno dato da più di mezzo secolo di storia.

COME REAGISCE LA POPOLAZIONE LOCALE E COSA STATE FACENDO PER COINVOLGERLA ?

Ci è molto vicina , da anni segue con amore e passione i nostri spettacoli. da anni riusciamo a farla ridere, piangere, emozionarla con le nostre produzioni…trasferendo il valore culturale che l’arte porta con sé. per quanto riguarda le iniziative che stiamo mettendo in atto per coinvolgere tutta l’opinione pubblica da stasera 6 giugno dopo le 21 ,00 sulla strada antistante l’assessorato faremo ciò che sappiamo fare da anni , da quasi un secolo per quanto riguarda la mia famiglia….spettacoli dal vivo !!..stasera si comincia con la partecipazione del professor  Gianni Nanfa collega gestore del teatro jolly a Palermo ed attore  stimato da tutti. Racconteremo con ironia , con il sorriso…….la tragedia di un sistema politico totalmente assente ed incapace di comprendere la portata della parola “cultura”.

Alle parole di Franco Zappalà seguono quelle di Paride Benassai attore di teatro

PARIDE BENASSAI – ATTORE

Paride Benassai: sono solidale e condivido in pieno la battaglia che i miei amici e colleghi teatranti stanno conducendo in questi giorni a Palermo….E’ una battaglia giusta e onesta, che vorrebbe tutelare la dignità professionale di tanti lavoratori. Non sono presente soltanto per problemi miei personali che mi impediscono di partecipare attivamente…ma vi sono vicino in tutto e per tutto . I lavoratori dello spettacolo sono lavoratori come tutti gli altri e la Cultura non è roba che può essere manipolata soltanto da pochi…Non ho mai visto in tanti anni che faccio questo mestiere un governo regionale più assente, insensibile e distratto del governo Crocetta…

Gli attori sono in presidio permanente e la protesta va crescendo ,il coinvolgimento della cittadinanza continua,si sono portati in strada tavolini e sedie e fra stasera e domani sera si esibiranno gli artisti più noti che regaleranno spettacoli gratuiti ed inviteranno i presenti a firmare la loro petizione ed ad appoggiare la loro protesta.

Se non ci fosse la creatività,l’incanto,lo stupore,la capacità di far sorridere e commuovere ,di far riflettere e di divertire,di far conoscere attraverso danze,suoni,testi autori contemporanei ma anche di grande rilievo storico non si sarebbe davvero nulla e questa cosa non dovrebbe lasciarci indifferenti ma dovrebbe farci indignare così come ci dovremmo indignare quando non riusciamo a permetterci un film o ad acquistare un libro perché tutto ha assunto costi davvero onerosi e questo è tristemente triste.

Invito le persone residenti in Sicilia o nei paraggi a recarsi davanti ai teatri,ad esprimere la loro vicinanza a chi chiede solo di continuare a dispensare luce e colori a chi di queste cose ora più che mai ne ha realmente bisogno.

Nessuno dovrebbe essere privato del suo lavoro,della possibilità di sentirsi attivo e vivo,nessuno dovrebbe voltarsi con la faccia dall’altra parte perché se  questo paese sta in piedi è solo grazie a chi fa di tutto per arricchirlo non dandosi per vinto ed arricchendolo di stimoli nuovi,di creatività e di voglia riscatto e questo forse invece di tagliare costi dovrebbe servire a far tagliere questi cattivi propositi ,propositi di pochi che non hanno alcun diritto di gestire anche come dobbiamo crescere e prepararci,istruirci e curarci,essere noi stessi e cercare di sopravvivere perché non ci vogliono neanche più far vivere privandoci di un atto di teatro che dovrebbe svolgersi sul palcoscenico della nostra vita e farci essere noi stessi fra una lacrima o una risata ma noi stessi liberi e felici di viverlo nonostante tutto questo paese.

Il mio invito a Franco Zappalà, a Paride Benassai ed a Giuseppe Battiloro a non abbassare la testa ed a non smettere mai di credere nella bella favola che è la vita e a non cadere nelle trappole tese da chi diversamente da loro non smette mai di recitare anche se non sta su un palcoscenico teatrale.

domenica 8 giugno 2014

Montegranaro racconta: Vera Pantanetti e gli ebrei salvati.

Speriamo sia la prima di una serie di testimonianze multimediali di vita vissuta e di storia cittadina raccontate dai protagonisti. In questo video Vera Pantanetti ci narra un aneddoto relativo alla fine della seconda guerra mondiale e accaduto tra le mura della storica attività di famiglia, quella locanda "De Cesarina" che tante storie deve aver visto transitare.

Pronta la Giunta Stranamore. Domani si va in Consiglio




Da sinistra: Roberto Basso, Giacomo Beverati, Endrio Ubaldi, Ediana Mancini, Cristiana Strappa e Aronne Perugini.


Sembra che Ediana Mancini sia riuscita a dipanare la prima matassa rilevante che le si è parata davanti, una matassa che probabilmente era stata in qualche modo prevista ma di cui certamente non era facile trovare il bandolo. La certezza in politica, si sa, la si può avere solo con il voto ufficiale per cui daremo per varata la prima amministrazione comunale non targata Basso e Co. del nuovo millennio solo dopo il Consiglio Comunale di domani sera, ma le fibrillazioni in seno a SEL che hanno fatto tremare, ma probabilmente non più di tanto, i vertici dell’ex Lista Stranamore si direbbero rientrate: le aspettative della componente più a sinistra potrebbero essere soddisfatte con una soluzione che vede Eros Marilungo nel ruolo di capogruppo unico in Consiglio Comunale e che, quindi, scongiurerebbe la creazione di un gruppo a sè stante per quanto riguarda i due consiglieri che fanno riferimento a SEL. Entrambi, poi, prenderebbero delle deleghe specifiche. Rientrate, sembra, anche le problematiche legate alla componente centrista rappresentata da Walter Antonelli che andrebbe a ricoprire il ruolo prestigioso di Presidente del Consiglio Comunale.
Quindi tutto liscio, si direbbe, per il varo della “nave Mancini”, una nave che già vede davanti a sé marosi preoccupanti ma che ostenta, per quanto possibile, tranquillità. Ediana Mancini ha dichiarato che stanno già lavorando a soluzioni economiche e rapide per il dissesto della scarpata di viale Gramsci, forse il problema più serio e urgente, tramite finanziamenti regionali specifici relativi a questo tipo di accadimenti emergenziali. Restano sul campo altri grandi dedali da percorrere, come la questione centro storico, vecchia e grave, sulla quale la compagine ha improntato buona parte della campagna elettorale e che ora chiede, per voce di molti cittadini, il rispetto degli impegni presi.
Quindi tutto liscio, si direbbe, per il varo della “nave Mancini”, una nave che già vede davanti a sé marosi preoccupanti ma che ostenta, per quanto possibile, tranquillità. Ediana Mancini ha dichiarato che stanno già lavorando a soluzioni economiche e rapide per il dissesto della scarpata di viale Gramsci, forse il problema più serio e urgente, tramite finanziamenti regionali specifici relativi a questo tipo di accadimenti emergenziali. Restano sul campo altri grandi dedali da percorrere, come la questione centro storico, vecchia e grave, sulla quale la compagine ha improntato buona parte della campagna elettorale e che ora chiede, per voce di molti cittadini, il rispetto degli impegni presi.
Del resto è tutta la città di Montegranaro che necessita di interventi urgenti: quartieri come San Liborio o Villa Luciani mostrano evidenti situazioni di degrado e persino Santa Maria, l’area più popolosa e alla quale è stata riservata, negli ultimi anni, più attenzione da parte degli amministratori, evidenzia situazioni che necessitano di interventi. La crisi economica sta mettendo in difficoltà il comparto produttivo e il mondo del lavoro, mettendo Montegranaro, forse per la prima volta nella storia, di fronte a problemi sociali rilevanti e preoccupanti. C’è la Sutor che chiede aiuto anche se, almeno a quanto si è detto in campagna elettorale e a rigor di logica, viste le priorità e la situazione debitoria, sostegni economici come dati in passato non saranno più possibili. E infine, ultimo ma non ultimo, c’è il buco in bilancio per quei milioni di debiti accumulati e venuti alla luce durante il commissariamento.
Di fronte a tutto questo c’è da augurarsi che il nomignolo che ho appioppato a questa coalizione, “stranamore”, rimanda un modo scherzoso di definire un insieme eterogeneo di modi di pensare. Montegranaro non ha certo bisogno di screzi e giochi politici ma di soluzioni concrete e di gente che si dedichi senza preconcetti al bene comune. La squadra che sta nascendo sembra in grado di adempiere a questo compito. Speriamo lo sia davvero.


Luca Craia

La squadra di Ediana Mancini

Ediana Mancini: Sindaco; manterrà le deleghe per istruzione, cultura e sanità.
Endrio Ubaldi: Vicesindaco con delega per Bilancio, Personale, Sport, Polizia Municipale, Protezione Civile.
Aronne Perugini: Lavori Pubblici e Urbanistica.
Giacomo Beverati: Centro Storico, Politiche Comunitarie, Commercio, Industria, Lavoro e Turismo, Sviluppo Economico.

Cristiana Strappa: Servizi Sociali.
Roberto Basso: Ambiente, Ecologia, Traffico e trasporti, Innovazione Tecnologica.
Walter Antonelli: Presidente del Consiglio Comunale.
Eros Marilungo: consigliere con delega per politiche agricole e viabilità rurale; capogruppo consiliare.
Paolo Gaudenzi: consigliere con delega per politiche giovanili e sicurezza.
Sara Di Chiara consigliere con delega per i rapporti con il volontariato.
Sara Di Luca: consigliere con delega per pari opportunità, servizi educativi per l’infanzia e l’adolescenza.
Chiara Michetti: consigliere con delega per i progetti didattici, verde e ambiente e immigrazione.

venerdì 6 giugno 2014

Quasi terminato il restauro del Crocifisso di Sant’Ugo

Il Crocifisso del ‘500 presente nella Cripta di Sant’Ugo e portato il restauro qualche mese fa da Arkeo sta per tornare al suo posto. Abbiamo visionato oggi il lavoro fin qui svolto dal restauratore Marco Salusti, lavoro quasi terminato, e quello che abbiamo visto è entusiasmante: la scultura lignea è tornata alla sua policromia originale essendo stata asportata la patina marrone datagli per renderlo simile al bronzo. La croce è stata riportata alla sua lucentezza pulendo accuratamente la pastiglia dorata. Strabiliante la parte posteriore della croce dove ora risulta visibile una stupenda decorazione prima quasi scomparsa .
Ora si tratta di attendere l’ultima ispezione della sovrintendenza dopodiché si procederà ad ultimare il restauro. Il riposizionamento dell’opera in Sant’Ugo avverrà con una cerimonia religiosa e una manifestazione culturale a fine luglio, in occasione della festa del Beato Ugo.

Luca Craia

giovedì 5 giugno 2014

Arkeo a Veregra Street: visite guidate gratuite.



Ecco gli appuntamenti curati da Arkeo nel periodo di svolgimento del Veregra Street Festival:

aperture straordinarie della Chiesa di Sant’Ugo

sabato 21/06
domenica 22/06
giovedì 26/06
venerdì 27/06
sabato 28/06
orario 21.00 – 24.00

visite guidate gratuite dei luoghi più interessanti di Montegranaro

sabato 21/06
sabato 28/06
con partenza da piazza San Serafino
Il tour comprende la visita a:
chiesa di San Serafino
portali SS. Salvatore e San Francesco
piazza Mazzini
chiesa di Sant’Ugo
chiesa di San Pietro.
Il tour dura circa 2 ore, al termine delle quali sarà possibile cenare presso gli stand gastronomici del Festival.

Noi Marche. E Montegranaro dov’è?





C’è un buco nel manifesto di Noi Marche Beach, l’evento previsto a Porto Sant’Elpidio dove le pro loco dei comuni aderenti al progetto “Noi Marche” si ritrovano per offrire un pomeriggio a turisti e residenti. È un buco che non si vede ma si nota. È il buco relativo alla presenza di Montegranaro. Montegranaro non c’è. E qui mi pongo degli interrogativi, ognuno dei quali ha una risposta che non mi piace.
Ma prima definiamo cos’è Noi Marche. È un progetto nato “per difendere, abbracciare, salutare e arridere ai viandanti che nasce NOI MARCHE. 14 Comuni che difendono e valorizzano il territorio, che accolgono il visitatore con l’abbraccio del confort delle loro strutture, che arridono al turista con il piacere del cibo e le iniziative di svago e di cultura. Tutto questo è NOI MARCHE....UNITI PER OSPITARVI”. Così recita l’incipit del volantino che viene distribuito nelle strutture ricettive, nelle agenzie e in tutti i luoghi dove si possano intercettare turisti e viaggiatori interessati a scoprire la nostra regione. Montegranaro è uno dei comuni fondatori di questa associazione, un’operazione fortemente voluta dall’allora assessore al turismo Salvatore La Porta, un’iniziativa lodevolissima che l’anno scorso portò diversi visitatori a Montegranaro, visitatori poi accompagnati e serviti da Arkeo.
Perché Montegranaro non c’è in questa iniziativa? Non fa più parte del progetto Noi Marche? Se sì, perché? Fa ancora parte ma non è stato invitato? Forse per via del commissariamento? Ci sarà pur stato un referente in comune. C’è pur sempre la Pro Loco. Perché la Pro Loco di Montegranaro fa una festa al parco fluviale proprio nel giorno in cui Noi Marche fa festa a Porto Sant’Elpidio? Non ne sapeva nulla? Non se ne è interessata? Si è messa in contrapposizione?
Le risposte agli interrogativi posti sopra le tralascio. Ma faccio un’unica triste considerazione: Montegranaro continua nella sua autarchia suicida, si chiude dentro le proprie mura e vuole fare da sola. Non comunica, non si interfaccia, non si mette in rete con gli altri. Così rischiamo di rimanere fuori dai giochi. Gli altri si attrezzano per il turismo e noi rimaniamo al palo. Gli altri creano una nuova economia e noi restiamo fermi a fare solo scarpe. Gli altri si evolvono culturalmente, noi, con centinaia di associazioni culturali, nonostante un’attività forte in ambito associativo, non riusciamo a decollare. Così è tutto sterile, anche gli sforzi che Arkeo sta facendo per portare turisti a Montegranaro. Non ci crediamo? Non capiamo quanto questo sia importante? Sono errori gravissimi che pagheremo cari in futuro. Svegliamoci.

Luca Craia

mercoledì 4 giugno 2014

Che speranze, povera Italia?



Che speranze abbiamo, povera Patria nostra, di vederti salva, al sicuro dalle grinfie di questi malfattori che ti stanno depredando? Come facciamo a non cadere nel qualunquismo quando assistiamo al quotidiano saccheggio della nostra casa comune da parte di chi l’amministra per nostro conto, senza distinzioni di estrazione culturale o politica? Che futuro possiamo augurarci quando vediamo da nord a sud una banda di criminali che imperversa nei comuni, negli enti pubblici, nelle commissioni, nelle associazioni? Che futuro possiamo desiderare per i nostri figli vedendo la nostra classe dirigente incapace di affrancarci, il nostro mondo produttivo incapace di reagire, la nostra potenzialità creativa e imprenditoriale surclassata, la nostra dignità internazionale calpestata a causa della manifesta incapacità di chi dovrebbe tenerne alto il nome?
E la speranza dove potrebbe essere riposta? In un urlatore, imprecatore, turpiloquista come Grillo? O in un delirante demagogo come Casaleggio? O in un imbonitore piacione come Renzi? In un puttaniere come Berlusconi? In fascisti malcelati, comunisti mai pentiti, qualunquisti, mezzetacche, elettori appassionati da quarantottore, attivisti disattivati a urne chiuse? O forse saranno quei ragazzi che, talvolta sbagliando, stanno cercando di fare qualcosa? La speranza è nell’affrancarsi dalla denuncia pura e passare alla proposizione, al progetto realizzabile, al confronto costruttivo, alla volontà di sederci e progettare il futuro. Piccola, fragile speranza, ma nutriamola, ancora per un po’. Non facciamoci portare via pure questa dai ladroni di Roma, Milano, Venezia e d’ogni dove di questo sciagurato amato Paese chiamato Italia.

Luca Craia

martedì 3 giugno 2014

Le occasioni sprecate



Considero fondamentale per la crescita culturale e turistica (le due cose sono strettamente connesse) del territorio fermano la creazione di un circuito tra enti, strutture e associazioni che operano in questo campo al fine di poter offrire un pacchetto completo a chi voglia fruire di questo tipo di servizi. È infatti impensabile poter presentare un’offerta realmente appetibile rimanendo chiusi ognuno nel proprio ambito, in quanto, pur possedendo la nostra terra tesori inestimabili, essi sono disseminati in tanti piccoli siti che, se non messi in rete e coordinati, sono destinati a soccombere rimanendo isolati.
Era questa l’idea di fondo della Settimana della Cultura. Lo so bene, perché, come chi deve sapere sa, ad idearla e a proporla come evento plurimo del territorio fermano coordinato dalla provincia sono stato proprio io, in qualità di presidente di Arkeo. L’intenzione, proposta a suo tempo all’assessore Buondonno, era di mettere in rete le varie associazioni del territorio per creare una serie di iniziative coordinate in un determinato periodo al fine di offrire all’utente la possibilità di girare e scoprire la provincia attraverso aperture di siti e manifestazioni culturali. Questo non è avvenuto.
È un’occasione sprecata. L’ha sprecata l’assessore non promuovendo l’evento come meritava. L’hanno sprecata le tante associazioni delle provincia che non hanno aderito, l’ha sprecata Montegranaro, che era il comune più importante dell’iniziativa ed è stato il primo a chiudersi in se stesso, non promuovendo le iniziative degli altri, non divulgando il programma messo a punto dalla provincia, creando un manifesto proprio nel quale non risultava nemmeno che l’iniziativa fosse territoriale, assumendo una posizione perniciosamente autarchica, andando esattamente in direzione opposta a quello che era lo spirito con cui l’iniziativa era nata.
L’ha sprecata la Pro Loco di Montegranaro, non relazionandosi con realtà extra comunali per creare i presupposti di essere “pesante” anche a livello provinciale. Spreco nello spreco, la Proloco ha gettato via l’occasione di diventare autorevole usando la propria autorità, coordinando e dirimendo le questioni, scegliendo il giusto anziché rimanere ignavamente in posizione più che neutrale, supina, mettendosi in balia delle solite prevaricazioni, prepotenze, dei soliti tentativi di predominio, della solita salvaguardia del privilegio, vero o presunto che sia. Peccato.

Luca Craia

La seconda Festa della Banda Omero Ruggieri.



Anche quest’anno si ripete l’appuntamento con la Festa della Banda Musicale Omero Ruggieri, un appuntamento per conoscere meglio e sostenere questa realtà montegranarese che sta crescendo, pur tra tante difficoltà, per dare un punto di riferimento ai nostri giovani e una vera banda musicale alla nostra città. La festa quest’anno sarà condivisa, per motivi organizzativi, con la consueta cena di fine anno scolastico organizzata dall’ISC di Montegranaro e dall’Associazione G.O. Genitori Oggi, e si terrà sabato 7 giugno al Campo dei Tigli, con inizio alle ore 17.00.

Questo il programma:

ore 17:00 apertura della festa
ore 17:30 esibizione Banda Omero Ruggieri
ore 18:00 esibizione ballo hip-hop Scuola Media
ore 18:30 saggio musicale Scuola Media
ore 19:00 esibizione Banda Omero Ruggieri
ore 20:30 Musical “Happy Web” della Scuola Media
ore 22:00 Monica Giorio Live Show
presenta Tiziano Zengarini.

Ci saranno stands gastronomici e intrattenimenti vari. Sarà l’occasione per incontrarsi, passare tempo insieme, conoscere il lavoro di questi ragazzi che, ormai da tempo, si prodigano per far crescere la banda di Montegranaro. In caso di maltempo la manifestazione si terrà ugualmente ma nei locali sottostanti il Campo dei Tigli.

Luca Craia

A PROPOSITO DI GIANLUCA LALLI, LEADER DEGLI UCRONIUTOPIA - DI ANNA LISA MINUTILLO



Una persona semplice e concreta Gianluca Lalli con la passione per la musica e la letteratura ma anche un’anima sensibile ancora attenta al rispetto per l’ambiente e per ciò che lo circonda. Scrive,compone e arrangia senza dimenticarsi mai di mettere il cuore e l’anima in ogni piccola cosa che fa cercando di far giungere a chi lo ascolta la sua sensibilità e la sua ricerca per le belle cose, talvolta piccole e dimenticate, che fanno della vita un meraviglioso viaggio canoro. Il suo nuovo disco “LA FABBRICA DI UOMINI” è in uscita.

Gianluca è un cantautore, poeta e scrittore, nasce ad Arquata del Tronto in provincia di Ascoli Piceno nel 1976. La musica è la sua passione da sempre, sin da bambino, ma fino ai 16 anni è un amore platonico, poi con alcuni risparmi compra una chitarra usata ,una Clarissa del 76 e l’amore finalmente esplode definitivamente e si concretizza. Comincia da subito a comporre testi e musica delle sue canzoni. I testi spesso attingono dalla letteratura, un’altra grande passione del cantautore marchigiano. I suoi maestri in ambito letterario sono i poeti maledetti francesi, tra cui spiccano Rimbaud e Baudelaire. Ma le canzoni prendono spunto anche dalla letteratura americana, con scrittori del calibro di Henry Miller, Jeck Kerouac, John Fante, Aldous Huxley, George Orwell, ecc. Binomio quello tra letteratura e musica che si sposerà felicemente nell’album di esordio degli Ucroniutopia dal titolo “Il tempo degli assassini”, titolo ispirato dalla poesia “Mattinata d’ebbrezza di Arthur Rimbaud” .Nel disco del 2011 si trova anche una canzone tratta da una poesia di Baudelaire, “Il vino dell’assassino”, di cui Lalli ha realizzato un videoclip che è stato proiettato sull’emittente nazionale MTV, nel programma MTV New Generation e che è visibile anche su Youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=jSo9dN0fhAk

Inoltre nel primo disco si trova un omaggio al poeta tedesco Wolfgang Goethe nella  poesia “Il Re degli elfi” diventata anch’essa una canzone. “ La grande fame”, romanzo di John Fante, si trasforma in una canzone dal titolo “La legge” , così come “La fattoria degli animali” di G Orwell. A chiudere il disco di esordio, oltre alle due ballate autobiografiche  “ Tutto quel che so” e “Io” (brano vincitore del programma di Radio1 Rai, DEMO), c’è il brano “Il Lupo”, tratto anch’esso da un incrocio di scrittori amanti della natura e degli animali, che per tutta la vita inquietamente sono stati impegnati nella ricerca della Libertà: “Il trattato del ribelle di Junger”,  “Il richiamo della foresta”di Jeck London e “Il lupo della steppa” di Herman Hesse. Il videoclip della canzone “ Il Lupo” è visibile  su Youtube al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=sfSuBNyRpY4

Il Videoclip ha vinto il Premio Hard Rock Cafè 2013 ed è stato presentato al Festival del Cinema di Venezia per aver vinto il concorso Pasinetti. Completamente autoprodotto, e di cui Lalli ha scritto testo musica e sceneggiatura, è stato realizzato tra le Marche e la  Lombardia, le scene sono state girate con la presenza di 4 magnifici lupi cecoslovacchi, allevati da una ragazza amante degli animali a San Colombano al Lambro, poco sotto Milano.

La musica degli Ucroniutopia ha delle sonorità uniche. Alle chitarre folk si uniscono particolari arrangiamenti classici,ed oltre al già nominato Jacopo Mosesso, il suono si arricchisce con la talentuosa soprano Eleonora Aleotti la quale, oltre ad accompagnare Lalli con la sua voce, suona il flauto traverso. Giorgio Gallo alla batteria, Walter Pandolfi al basso, e Lorenzo De angelis alla chitarra elettrica completano la formazione Ucronica.

Il nome degli Ucroniutopia, band fondata dallo stesso Gianluca Lalli, nasce nel 2009 dalla fusione di due parole greche Ucronia = senza tempo, e  Utopia= Senza luogo. Spesso gli Ucroniutopia si esibiscono portando al volto delle maschere bianche o delle maschere degli animali come nel caso dell’interpretazioni live  del romanzo di Orwell “La fattoria degli animali”.

 

Anna Lisa Minutillo

Tutti a caccia di stelle con Dino Gazzani e Arkeo



Quasi quaranta persone con il naso in su. Quasi quaranta persone con lo sguardo perso nel cosmo. Quasi quaranta persone sperse ma non disperse nel buio della campagna montegranarese. Quasi quaranta persone vestite con un giubbotto catarifrangente di quelli che si tengono in macchina e non si usano mai. Tutti guidati da Dino Gazzani a caccia di stelle, con un tuffo carpiato nell’astronomia miscelata alla mitologia. A Salire a le Stelle, così si chiude la cantica del Purgatorio di Dante. E questo abbiamo fatto ieri sera: siamo saliti alle stelle, per un’ora, ma ci siamo stati a brillare insieme a loro, nell’aria tersa di una notte di fine primavera. Grazie a tutti coloro che hanno voluto condividere questa esperienza con noi. Grazie a Dino per avercela regalata. La rifaremo presto, per chi la vorrà rifare e per chi, questa volta, se l’è persa.

Luca Craia

lunedì 2 giugno 2014

Vallasciani, coordinatore di SEL, precisa la sua posizione su Montegranaro

Credo sia giusto e doveroso dare spazio al commento dell Coordinatore Provinciale di SEL, Roberto Vallasciani, al mio articolo Ritorno al futuro con Sel: la prima repubblica e ilfantasma di Andreotti, postato sotto l'articolo stesso e sulla pagina Facebook dell'Ape. Di seguito trovate anche la mia risposta. (L.C.)

Egr.Dr.Craia, approfitto dello spazio concesso dal suo Blog per fare alcune precisazioni in merito al pezzo da lei scritto. Nonostante le mie abituali frequentazioni di Montegranaro sia per lavoro che per fraterne amicizie che mi legano a questa città nel caso da lei citato non ho fatto alcuna irruzione personale ma mi sono limitato a rispondere, cortesemente, ad una telefonata di una giovane cronista locale per conto del Corriere Adriatico. Era giovedì 29 maggio e da soli tre giorni era stata ufficializzata la vittoria della Lista capeggiata dalla Sig.ra Mancini. Alla domanda della giornalista sulle aspettative di SEL mi sono limitato a dire che non eravamo ancora stati convocati dalla neosindaca, eravamo tranquilli e sereni, mi sembrava eccessiva la foga di cui leggevo sui giornali visto che lo spoglio elettorale era avvenuto solo tre giorni prima ed abitualmente la definizione di una giunta può richiedere anche qualche settimana. Ciò premesso, è chiaro che SEL ha legittime aspettative di poter contribuire al governo della città. Il risultato ottenuto a Montegranaro è stato straordinario: SEL ha eletto ben due consiglieri quando un partito che a livello nazionale è elettoralmente dieci volte più grande, come il PD, ne ha eletti tre. Ed a fronte di un tale successo elettorale cosa dovrebbe fare un partito politico....? Dovrebbe forse dire "ora che ho fatto una bella campagna elettorale, ho avuto una fiducia degli elettori superiori ad ogni aspettativa, ho eletto due consiglieri..... mi faccio da parte. Che amministrino gli altri.....". Ogni partito politico si cimenta con una campagna elettorale perché ha la speranza e l'auspicio di amministrare, di governare, di avere la possibilità di dimostrare quelle buone pratiche che ha enunciato quando ha chiesto i voti ai cittadini. E questa è una legittima aspirazione di tutti. Se guardiamo a livello nazionale quello che è il movimento più moderno ed innovativo del panorama politico, il MoVimento 5 Stelle, pur stando convintamente all'opposizione del governo nazionale ha preteso (giustamente) quegli incarichi che per "tradizione" spettavano a partiti di opposizione: tantissimi membri di commissioni parlamentari, la vicepresidenza della Camera con l'On.Di Maio, la Presidenza della Commissione di vigilanza RAI con l'On.Fico e così via.... Non si può certo dire che il M5S sia un partito in cerca di poltrone però non è giusto sottrarsi a certe responsabilità anche perché è cosa ben diversa se alla Presidenza della Vigilanza RAI c'è Fico anziché un uomo di Berlusconi. Ecco perché crediamo, serenamente, che SEL aspiri a dare il proprio contributo fattivo e concreto al governo di una città. Lo abbiamo dimostrato a Fermo dove per tre anni il settore della "cultura" è stato rilanciato da un assessore di SEL particolarmente capace e sensibile verso questo tema e dove attualmente l'assessore all'ambiente (di SEL) gestisce tale delega con impegno e competenza come raramente era avvenuto negli ultimi 15 anni.
Per tutto ciò non possiamo, e non dobbiamo, mai confondere i privilegi di incarichi passivi della "casta" con il contributo che a livello di amministrazioni locali ciascun partito ha il diritto-dovere di dare. Perchè non è vero che tutti sono uguali e che le sensibilità siano le stesse. I consiglieri comunali e gli assessori di SEL del comune di Fermo si sono battuti per proporre e far deliberare l'istituzione del Registro per il Testamento Biologico, prima città capoluogo delle Marche ad averlo fatto. Se al loro posto ci fossero stati consiglieri o assessori di altri partiti ciò non sarebbe mai successo. Ecco, assumersi certe responsabilità significa dare rappresentanza, riscontro e rispetto a coloro che ti hanno votato. Non farlo sarebbe un inganno al loro consenso.
La ringrazio sentitamente dell'oppurtunità che mi ha dato e le auguro buon lavoro.

Roberto Vallasciani







Sono d’accordo con lei, dottor Vallasciani, sul fatto che ci sia grande distanza se alla presidenza della Vigilanza Rai vi sia l’onorevole Fico o un esponente qualsiasi di Forza Italia. Ma il punto è proprio questo: qui non stiamo parlando di commissioni parlamentari da assegnare a forze politiche antagoniste ma di deleghe da assessori da assegnare a membri della stessa squadra, che dovrebbero già avere in mente quali siano le dinamiche interne alla squadra stessa e i ruoli di ognuno nel gioco da fare. Non vedo, scusi la mia ingenuità, che differenza ci sia se a giocare a porta ci sia Buffon o qualsiasi altro portiere facente parte della rosa, così come non dovrebbe esserci differenza se a fare l’assessore, che so, al bilancio ci sia questo o quel consigliere eletto nella lista “Montegranaro Riparti” o, addirittura, un tecnico esterno chiamato per la sua competenza. Se è vero che la lista in questione era civica, appoggiata da partiti ma civica, e se è vero che si tratta di una squadra omogenea come ci è stato detto e non di un gruppo di partiti come invece sospettavamo quando l’abbiamo scherzosamente definita “lista Stranamore”, il problema che lei pone non avrebbe ragione di essere. Montegranaro ha problemi grandi, lo sa bene, e vanno risolti con urgenza e competenza. Quella che lei chiama “legittima aspirazione” è un problema che non riguarda i cittadini ma il suo partito e, in questa fase e sulla base delle premesse e delle promesse, non deve influire minimamente sulla formazione del nuovo governo cittadino. Questo è quello che si intende per nuova politica, questo è quello che si intende per bene comune superiore. Se questo vincerà sulle pur “legittime aspirazioni” di questo o quel partito lo vedremo a breve. E se dovessi aver inteso male o male interpretato le sue parole affidate al giornale sarò ben lieto di ammetterlo.


Luca Craia

domenica 1 giugno 2014

Occorre riappropriarsi dell’etica nella politica Montegranarese – di Walter Antonelli



Non posso non condividere questa gradevole e nello stesso tempo profonda riflessione di Luca Craia (Ritorno al futuro con Sel: la prima repubblica e il fantasma di Andreotti)  sulle vicende politiche montegranaresi. Vorrei  però dare una mia nota a compendio di quanto scritto. La politica locale, come quella nazionale, ha smarrito l’etica. Ciò può sembrare un’eresia, ma altrimenti non si capirebbero tutte le vicende di malapolitica. Guardando la gestione politica di Montegranaro degli ultimi decenni con i numerosi contenziosi che hanno generato i debiti fuori bilancio, le innumerevoli varianti al neoPRG, la scellerata gestione della società in house, non si può credere che si sia operato nel rispetto dei doveri morali verso se stessi e verso gli altri. Nella stessa recente campagna elettorale alcuni candidati non hanno avuto remore ad utilizzare attacchi alla persona verso gli avversari, a dispetto della morale. Nella mia stessa compagine elettorale, da quello che mi è stato riferito da alcuni cittadini, in alcuni casi si è prevaricata l’etica, cosa che io non condivido in modo assoluto.
Io avrei potuto cercare maggiori consensi personali utilizzando il fatto che alcuni candidati della mia lista non hanno votato a favore della mia mozione per la riduzione delle indennità di carica comunale che avrebbe permesso l’abolizione della mini-imu a Montegranaro. Non l'ho fatto perché contrario ai miei principi etici che considero invalicabili. Ora che i cittadini ci hanno reso, con il loro voto, il Governo del paese, dobbiamo rimboccarci le maniche nel rispetto dell’etica, per trovare le soluzioni alle emergenze come la frana di viale Gramsci, la liquidazione della società in house senza interrompere i servizi erogati alle persone, far fronte ai numerosi contenziosi in essere da cui potrebbero scaturire ulteriori debiti fuori bilancio.
Tra le emergenze considererei la riapertura del nostro ospedale per il quale passa l’ultimo treno che comporterà definitivamente il suo futuro destino, per cui necessita una chiara e forte iniziativa, alla quale l’ASUR non potrà dire di no. Non so se tra i miei colleghi di lista vi è la volontà e la competenza per far valere le ragioni di Montegranaro.  Chiedo a tutti gli eletti di maggioranza e minoranza di riappropriarsi dell’etica al fine di indicare quale sia il vero bene per la collettività e quali i mezzi per conseguirlo.

Walter Antonelli