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domenica 5 febbraio 2017

I turisti continuano a venire a Montegranaro grazie ad Arkeo.



Nonostante il terremoto, nonostante il momento difficilissimo per le Marche a livello turistico, a Montegranaro continua ad arrivare gente. L’apertura mensile di Sant’Ugo ad opera dei volontari di Arkeo raccoglie ogni volta numerose visite di appassionati d’arte e storia provenienti da ogni dove. Anche oggi, e le porte non sono ancora chiuse, un buon flusso di visitatori ad ammirare la splendida Sant’Ugo, tesoro inestimabile e unico.
Oggi di turno c’erano il Presidente, Graziella Marziali, il Vicepresidente Guido Eugeni e la preziosissima attivista Luana Damen; e anche oggi registriamo una soddisfazione che premia il nostro impegno, fatto di promozione ma anche di studio continuo sulla nostra storia. I visitatori, oltretutto, con le loro offerte finanziano i nostri interventi di restauro. Con quei soldi abbiamo rifatto l’illuminazione di Sant’Ugo, restaurato il Crocifisso e, ancora in corso, stiamo restaurando il sacello lauretano di SS. Filippo e Giacomo. Facciamo del nostro meglio per Montegranaro e siamo premiati dai risultati. Non è facile ma siamo soddisfatti.
                                      
Luca Craia

mercoledì 28 dicembre 2016

Le vittime del terremoto sono tutte uguali. I danni dell’informazione.




Le vittime del terremoto sono tutte uguali, non ci sono vittime di serie A o di serie B. Quello che sta accadendo in questi ultimi tempi, una volta spenti i clamori dell’immediato sgomento dovuto al sisma che ha colpito il centro Italia, è scandaloso ed è dovuto al comportamento degli organi di informazione che seguono l’effetto emotivo piuttosto che svolgere correttamente la loro funzione. Oggi sembra che il terremoto ci sia stato soltanto ad Amatrice e Norcia. Non si parla più di Arquata, Pescara del Tronto, non si parla di Ussita, Visso, Castel Sant’Angelo, Pieve Torina. Si segue l’effetto, l’impatto sugli ascolti. Parlare di Norcia, bellissima e massacrata ma, soprattutto, più famosa di Visso, fa un altro effetto sul pubblico.
Se ne lamentano gli abitanti delle città “minori”, e si innesca quella specie di effetto concorrenza che, invece, è triste e deleterio. Non è colpa di Norcia o di Amatrice se i telegiornali parlano solo di loro. Le vittime sono tutte uguali, hanno la stessa dignità. Ma soprattutto il danni hanno tutti lo stesso valore.
Così, con questa campagna mediatica sbagliata e irresponsabile, si innescano meccanismi iniqui. La solidarietà, per esempio: se si parla solo di Amatrice, questa avrà dei vantaggi nell’attribuzione delle tante raccolte fondi che i generosi Italiani stanno portando avanti. L’informazione è importante e deve essere corretta.
Così come è importante che si faccia chiarezza sui danni e sui rischi, in modo che non si crei allarmismo ingiustificato frenando una risorsa fondamentale per le zone colpite e quelle immediatamente a ridosso: il turismo. C’è un calo verticale nelle visite alle città umbre e marchigiane vicine all’epicentro ma che non hanno riportato danni pesanti. Queste città vivono di turismo ed è importante che l’informazione le sostenga e non le affossi.
I media hanno una grande responsabilità in questo momento. Occorre che se la assumano e lavorino correttamente. Il centro Italia, per risorgere, ha bisogno di equità, ha bisogno di unità, ha bisogno di essere sostenuto e il ruolo dei mezzi di informazione è fondamentale.

Luca Craia