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sabato 6 giugno 2015

Lucentini ha ragione ma il municipio è prioritario



Incontro presso la sede di Arkeo durante la campagna elettorale 2014 per discutere della situazione del teatro Novelli. All'incontro era presente l'assessore Perugini.

Sono d’accordo su quasi tutta la linea, riguardo a quanto affermato dal coordinatore della Lega Nord a Montegranaro, Mauro Lucentini, nel corso della sua conferenza stampa. In effetti Montegranaro non è mai stata così degradata, anche se va detto, per onestà, che il degrado non è cominciato l’anno scorso. Un anno di amministrazione Mancini, che a parole aveva promesso svolte epocali nella gestione del Comune e nei fatti denuncia inconsistenza, scarsa capacità ed una estrema leggerezza. e la conseguenza è che il degrado ha assunto proporzioni bibliche. Al già annoso problema del centro storico, per il quale non è stato effettuato alcun intervento se non alcuni di facciata, tanto per comparire sui giornali, si sono sommate situazioni già latenti che sono esplose in tutta la loro gravità in ogni zona urbana. Tutto questo mentre i nostri amministratori perdono il loro tempo (tempo pagato dai contribuenti) per fare campagne elettorali contro questo o quello, per mettere zizzania tra le associazioni, per insultare i cittadini su Facebook.
C’è un punto, però, che mi trova in totale disaccordo ed è quello in cui si invita l’amministrazione comunale a non intervenire sul municipio. Il palazzo comunale vede il proprio primo piano, quello che contiene, tra altri vani preziosi, anche quello splendido teatro Novelli oggetto di una lunga battaglia da parte mia e della mia associazione, versare in condizioni disastrose. Il tetto è un colabrodo e l’intero piano è diventato una piccionaia. Se non si interviene più che subito si rischia di perdere tutto.
L’Amministrazione Mancini aveva, già in campagna elettorale, indicato come prioritario un intervento sul municipio, salvo poi farlo scorrere almeno per il primo anno. Questo sicuramente avrà aggravato la già seria situazione. Nel programma elettorale c’era scritto che i soldi erano reperibili, che si sapeva come e dove prenderli. Quando si è scritto il programma si era (o si doveva essere) perfettamente a conoscenza della situazione economica del Comune, per cui oggi è lecito aspettarsi che un intervento in questo senso non debba gravare sull’amministrazione generale del paese e, quindi, non dovrebbe inficiare interventi in altri luoghi.
Mi auguro, quindi, che la ristrutturazione del Palazzo Comunale parta quanto prima e, comunque, che venga conclusa prima che passi un altro inverno e che i danni si sommino ai danni. L’assessore Perugini lo ha promesso anche poco tempo fa a mezzo stampa. E mi auguro che questo non vada a giustificare mancati interventi altrove perché situazioni di emergenza non ve ne sono state, si è solo tralasciata l’ordinaria manutenzione. In quanto alle casse comunali, pur non capendo come sia possibile che un giorno ci si lodi per tesoretti ritrovati e il giorno dopo ci si lamenti dei debiti (per aumentare le tasse), se i conti fatti nel programma elettorale erano esatti non dovrebbero soffrirne. La situazione economica, ripeto, era nota già ai tempi del Commissario e mostrarsi sorpresi e scandalizzati oggi equivale a dichiarare che, in cinque anni di opposizione, si sono soltanto scaldate le sedie.

Luca Craia

martedì 5 maggio 2015

La Mancini aggiusta il Comune. Fosse vero!



Arkeo è sempre stata in prima linea per sollecitare interventi sul palazzo municipale, con sopralluoghi, pareri di esperti, proposte e progetti, sia nell’epoca Gismondi, sia durante il periodo commissariale, sia oggi. Quindi apprendere dal giornale che il Comune sembra finalmente intenzionato a mettervi mano non può che farci piacere. In effetti eravamo rimasti perplessi dal fatto che l’amministrazione Mancini non avesse inserito tra le opere prioritarie questo intervento, visto che la situazione si evolve al peggio velocemente e perdere mesi se non anni potrebbe portare a trasformarla in irreversibile. Un anno lo si è già perso e ora speriamo di non buttare via altro tempo prezioso.
Quanto annunciato, però, non è poi così tranquillizzante. Nell’articolo non ci sono scritte date per cui possiamo interpretare la dichiarazione riportata dal giornalista come un intento o poco più. Inoltre la cifra indicata non sembra congrua col tipo di intervento: bisogna rifare completamente il tetto, le opere murarie, gli impianti, il restauro totale del teatro (per il quale avevamo presentato un progetto a suo tempo molto vantaggioso perché coperto da sponsorizzazioni private ma nessuno, caduto Gismondi, si è fatto vivo con noi), pavimentazioni, finiture, mobilia e accessori. Con 500.000 Euro non pare si possa andare tanto lontano. Non viene neanche indicato come verranno reperite queste somme, se verranno inserite nel bilancio.
In base a tutto questo, quindi, mi pare legittimo nutrire qualche dubbio. Del resto di dichiarazioni roboanti e proclami ne sono stati fatti in quantità, così come di bugie, questa amministrazione, ne ha raccontate tante. Non sorprenderebbe se si trattasse dell’ennesimo pretesto per uscire sul giornale, così, tanto per esserci, cosa che sembra esercizio prediletto di Mancini, Ubaldi & Co. Spero davvero tanto di essere smentito dai fatti perché il primo piano del Municipio e, soprattutto, il Teatro Novelli non possono certo aspettare né essere adoperati per campagne mediatiche prive di fondamento.

Luca Craia

venerdì 9 gennaio 2015

E il teatro Novelli scompare da discorsi e memoria



Nel programma della Lista Stranamore, che poi è diventata Montegranaro Sfrizziona e in procinto di diventare Montegranaro Sgarufa su lo ghiaccio,  c’è scritto a chiare lettere (pag. 6 e 7) che, nel primo biennio, quindi non tra qualche anno ma ora, adesso, domani, si partirà con la ristrutturazione del Palazzo Comunale nel cui complesso verrà compreso anche il recupero del Teatro Novelli, tanto sollecitato da Arkeo e data come prioritario in campagna elettorale da tutte le forze in competizione. Solo che, dopo l’ubriacatura elettorale, il teatro Novelli è scomparso da tutti i ragionamenti e nessuno sembra ricordarsene. Io me ne ricordo.
E ricordo bene l’incontro che tenemmo presso la sede di Arkeo con tutte le forze politiche (vedi foto) dove tutti, compreso l'assessore ai lavori pubblici nonchè vicepresidente della Provincia di Fermo Aronne Perugini, si impegnarono a sposare la causa del nostro prezioso teatro ottocentesco. Perché parlare di queste cose fa tanta immagine ma nel momento in cui l’immagine serve meno è bene parlare d’altro. Si parlava di un investimento di € 400.000 ma nel bilancio non c’è traccia. Ma, mi chiedo, se l’opera era prevista per il primo biennio, quando pensano di farla partire.
Ci sono altre priorità, mi si risponderà. Il palazzetto, il teatro La Perla, la frana di viale Gramsci. Certo. Ma c’erano anche in campagna elettorale, non sono mica spuntate dal nulla. Perché si è promesso e non si mantiene? Questa sarebbe la nuova politica? Speriamo in un miracolo per il 2015, che si trovino i soldi e si parta subito coi lavori, mantenendo la promessa elettorale. Sarebbe stupefacente.

Luca Craia

mercoledì 14 maggio 2014

Arkeo in sopralluogo al Teatro Novelli



Stamattina, insieme all’ingegner Fabio Alessandrini, capo dell’Ufficio Tecnico comunale e alla dottoressa Letizia Vallesi, redattrice del nostro progetto di recupero del teatro Novelli, su incarico del commissario prefettizio dott. Ianieri abbiamo effettuato un sopralluogo al piano primo del Palazzo Comunale di Montegranaro per verificare lo stato del teatro Novelli e dell’intero piano al fine di studiare future soluzioni.
La situazione che abbiamo trovato è a dir poco allarmante. La volta in camorcanna del teatro, deliziosamente decorata a tempera, risulta fortemente danneggiata da infiltrazioni di acqua piovana dovute alla fatiscenza del tetto sovrastante. È preoccupante sia lo stato dei dipinti che quello della volta che potrebbe avere, in un tempo presumibilmente breve, danni strutturali irreparabili.
Altrettanto preoccupante la situazione igienica: all’interno dell’edificio dimorano numerosi piccioni, il suolo è lastricato di guano e numerose carcasse di animali morti giacciono a terra. L’odore è insopportabile.
È evidente la necessità di intervenire con la massima urgenza. Ovviamente il primo passo dovrà essere diretto verso l’igienizzazione dei locali, chiudendo l’accesso ai volatili e allontanando quelli presenti, per poi pulire e sanificare il tutto. Molto più complicato il recupero strutturale del tetto e del piano dell’edificio: sono numerose e copiose le infiltrazioni d’acqua, il tetto risulta imbarcato e questo solo per quanto riguarda la messa in sicurezza. Il recupero interno, poi, considerando impianti e suppellettili, sarà comunque pesantissimo. Occorre quindi muoversi con estrema sollecitudine per intercettare fondi utilizzabili per questo scopo, e la presenza del teatro può agevolare la ricerca di risorse, a patto che ci metta in azione immediatamente, sia per la ricerca dei fondi sia per scongiurare il verificarsi di nuovi ulteriori gravi danni.

Luca Craia