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domenica 10 gennaio 2016

Gli Ubaldiani sono civici?



 Che vuol dire essere civici? In particolare, cosa significa “lista civica”? Credo che il significato vada ricercato nello staccarsi da ideologie, partiti, interessi particolari di lobby o schieramenti precostituiti. Per questo, quando leggo di alcune liste o movimenti che si definiscono “civici”, in genere diffido. In particolare stamattina, leggendo il Corriere Adriatico, ho notato che l’aggettivo “civico” veniva attribuito al movimento guidato dal vicesindaco Ubaldi. In questo ho avuto un sussulto: Ubaldi e i suoi tutto possono essere meno che civici, a mio modesto parere. Pubblico quindi di seguito alcune foto raccattate sul web che potrebbero farci capire quanto questo schieramento sia “civico” o, piuttosto, un partito di estrema destra mascherato da movimento civico. Tanto per essere precisi.


Luca Craia

martedì 8 dicembre 2015

Liberi di fare politica con la faccia ben nascosta

Gioventù Libera è un mistero della politica montegranarese. Non si sa cosa sia. È un'associazione? Non sembra. È un partito? Forse, ma a loro non piace questa definizione. È un movimento? Magari sì, ma si ignora chi ci militi. È un'organizzazione politica, questo è certo, come è certo che faccia riferimento a Endrio Ubaldi, vicesindaco di Montegranaro. Altrettanto certo è che sia molto utile al gruppo di Ubaldi, Liberi per Montegranaro, specie quando c'è da sporcarsi le mani, quando c'è da ringhiare contro qualcuno, magari mordere, senza che il gruppo di riferimento risulti in maniera ufficiale.
Me li sono trovati addosso più di una volta. Per esempio si ricorderà la falsa foto, fatta circolare su Facebook, della mia macchina parcheggiata in modo creativo (solo che la macchina non era la mia e loro lo sapevano benissimo). Si ricorderà anche la pubblicazione, sempre su Facebook, del portone della casa dei miei defunti genitori sporco, pur sapendo che la casa è disabitata dalla loro morte. Allo stesso modo si comportano quando devono attaccare, mordere, picchiare con un manganello mediatico, purgare con un olio di ricino virtuale. È facile farlo perchè non si sa ufficialmente chi siano.
Il punto è questo: chi è il responsabile di questo gruppo? Esiste? Se esiste, perchè non firma quello che fa? Perchè non ci mette la faccia, perchè non ci mette nome e cognome? Sono stato per anni presidente, e quindi responsabile, di un'associazione. In un passato molto remoto sono stato anche segretario politico di un partito. Ho sempre firmato, con nome e cognome, quello che scrivevo per conto di chi rappresentavo. Ci ho sempre messo la faccia e mi sono sempre preso le mie responsabilità. Tuttora, scrivendo su questo blog, ogni mio pezzo è firmato con nome e cognome. Loro no, non si firmano, non sai chi è che ti attacca.
Oggi erano su entrambi i quotidiani locali (loro sì, perchè evidentemente contano più di Sel) con un comunicato stampa anticipato ieri sulla loro pagina di Facebook, una pagina invero molto poco frequentata e che, quindi lascerebbe il tempo che trova, non fosse che poi il Vicesindaco è sempre pronto a fare da sponda condividendone i contenuti. Il comunicato stampa, oltre ad attaccare marginalmente anche me, ma ci sono abituato, usa toni durissimi contro il Presidente del Consiglio Comunale Walter Antonelli. Usa quei toni che il vicesindaco non potrebbe e dovrebbe usare per via del suo ruolo istituzionale. Ecco allora che entrano in campo i manganellatori virtuali, anonimi e col viso coperto. E il vicesindaco, pur condividendo il testo, rimane netto e pulito.
E questa, signori miei, è la nuova politica di Montegranaro. Applausi. E sotto mi firmo
 
Luca Craia

venerdì 19 giugno 2015

I partiti, come sono messi a Montegranaro?



Vorrei fare un breve viaggio sorvolando le varie segreterie dei partiti o dei movimenti che operano sul territorio cittadino così, da osservatore esterno, visto che l’ultima tessera che ho avuto era quella del PRI e non l’ho più rinnovata dall’ormai lontano 1993. Così, con buona pace di chi mi infila mio malgrado dentro questo o quel partito o movimento che sia, mi tengo il mio interessato distacco e dico quello che penso, con la massima sincerità e onestà intellettuale. Del resto chi mi segue da tempo sa che questo blog è nato per svolgere funzione critica e costruttiva, non certo per lodare e incensare chi governa. Così è stato per l’amministrazione Gismondi, che si è presa critiche ferocissime da queste pagine, e così è per l’attuale amministrazione. La differenza non sta nella causa (il blog) ma nell’effetto: le reazioni incredibili che registriamo alle critiche, reazioni che, con Gismondi, non c’erano o erano di altro tenore, più costruttivo. Poi se a qualche amministratore un po’ più suscettibile e permaloso del normale piace accusarmi di favorire questo e quello rispondo indicando la storia di questo blog che parla da sola. Oppure chiedete a Gismondi o Lucentini quanti scontri abbiamo avuti e quante critiche si sono presi da me. E se le prenderanno ancora, se dovessero tornare al governo, questo è certo, così come chiunque altro. Non sono qui a lodare ma a sottolineare quelli che penso siano errori, magari sperando di correggerli.
Ma veniamo a questo viaggio planato sulle realtà politiche montegranaresi partendo proprio dal Pd, che dovrebbe essere (ma si fa fatica a stabilirlo) la prima forza politica cittadina. C’è ancora una segreteria? DI certo c’è un segretario, Roberto Basso, che fa anche l’assessore. Basso è succeduto a Stefania Franceschetti dopo una battaglia interna piuttosto sanguinolenta (tanto che, al contrario di quanto accade di solito, la notizia è trapelata dalle mura di Palazzo Francescani) che ha portato all’uscita totale e plateale del gruppo dei “Franceschetti’s” dalla segreteria stessa (ma non dal partito).
La domanda è: quanto conta Basso all’interno del Pd? Secondo me poco, ma del resto la figura del segretario del Pd montegranarese ha sempre contato poco, mentre c’erano altri personaggi di calibro più grosso che muovevano da dietro. Senza andare troppo indietro nel tempo, proprio nella penultima segreteria, quella piuttosto duratura dei Franceschetti’s, il segretario era Stefania ma a comandare ci pensava Fausto. Così ora non c’è da meravigliarsi se il segretario è Basso ma a comandare c’è Perugini. Solo che prima, almeno, c’era un partito. Ora che c’è? La sezione giovanile è scomparsa, non dà segni di vita da tempi immemorabili. Il giornalino di partito non si è più visto. Attività esterne come conferenze, convegni, incontri con la popolazione sono ricordi lontani. Insomma, il Pd montegranarese, che sempre è stato ben chiuso dietro la porta delle scale di Palazzo Francescani, ora ha messo pure qualche chiavistello. Conseguenza? Perugini è ben felice di fare il Presidente a Fermo ma a Montegranaro imperversa l’alleato Ubaldi. Insomma, l’immagine del Pd viene data da un uomo di estrema destra. Che vota Cesetti.
Di Ubaldi ho già parlato sopra e sarebbe anche improprio analizzarlo come movimento o partito visto che non è né l’uno né l’altro. Però un apparato c’è, un gruppo che lavora pure e, in quanto a peso politico, pesa eccome. A dispetto delle qualità amministrative e politiche del leader, il gruppo di Ubaldi si è mosso bene, forse proprio approfittando della debolezza dell’alleato Pd, e sta piazzando pedine su pedine nel tessuto sociale montegranarese. All’interno della giunta conta molto, visto che il governo della città è sostanzialmente affidato a due consoli di cui uno è, appunto, Ubaldi e l’altro l’inarrestabile Perugini. Il Sindaco c’è perché ci deve stare, ma se ne potrebbe fare a meno. Diciamo quindi che, nonostante Ubaldi stesso, il suo gruppo si muove bene, almeno per quanto riguarda l’occupazione del potere. Dal lato amministrativo non c’è bisogno che ripeta qui quello che ho già detto abbondantemente in precedenza.
Sel è scomparsa. Le ultime elezioni hanno mostrato un partito che non alza più voti e questo va enormemente a discapito dello già scarsissimo peso che ha in maggioranza. È il cane che si morde la cosa: rimanendo in questa maggioranza di cui, è evidente, è stata messa ai margini Sel perde consensi; perdendo consensi perde ancora più peso in maggioranza. In buona sostanza non si capisce che ci sta a fare, tanto più che non è determinante. Eppure la sinistra sinistra ha un bel gruppo, giovane e capace. Eros Marilungo è una persona che merita stima e non ho timore a dirlo. Sara Di Chiara appare piena di volontà. Perché non puntare su questo gruppo e cercare di rilanciare il partito, anziché appiattirsi dentro una maggioranza che non lo rispetta e lo danneggia? Inspiegabile.
Viviamo Montegranaro è un movimento che nasce sì dalla passata esperienza di governo di Gastone Gismondi, ma che oggi dimostra degli assestamenti interessanti anche se non proprio facili da capire, essendo presenti nell’associazione, a cui il gruppo consigliale fa riferimento, elementi appartenenti alla Lega Nord, come quello stesso Mauro Lucentini già superassessore con Gismondi e oggi elemento fondamentale sia in Consiglio che fuori. Il problema è fare i conti con il passato, perché, diciamolo, l’amministrazione Gismondi non è stata così brillante e qualche accusa che gli viene mossa è motivata. Fare opposizione con questi presupposti non è semplicissimo, anche se, trovandosi di fronte chi continua ad accusarti come se stesse ancora in minoranza e poi, quando governa, riesce a fare peggio di te, semplifica le cose.
Il Movimento 5 Stelle ha passato un primo anno piuttosto fiacco. Non per mancanza di iniziativa ma per scarsa incisività in consiglio e una strategia di comunicazione da rivedere. Pecca di inesperienza, per ammissione degli stessi attivisti, e punta a migliorare. Qualche errore di troppo, come l’ultima candidatura della Vecchiola alla casa di riposo, qualche ingenuità, come il ritiro della mozione sulla commissione per i debiti ma, soprattutto, un evidente necessità di affinare tecnica e stile. Problemi evidenti di comunicazione, troppo incentrata su questioni a carattere nazionale a discapito dell’azione locale, e la necessità di uscire più tra la gente, farsi conoscere, portare dei messaggi. Carlo Pirro, il nuovo consigliere comunale in surroga al dimissionario Marilungo, ha delle qualità politiche e oratorie. Vedremo se ciò porterà a una evoluzione positiva. Se fosse, visti i numeri delle ultime elezioni, possono mettere paura a tutti.

Luca Craia