Visualizzazione post con etichetta illuminazione. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta illuminazione. Mostra tutti i post

martedì 7 giugno 2016

Black out a singhiozzo. Montegranaro troppo spesso al buio



Si susseguono da mesi le segnalazioni da parte di cittadini residenti in varie zone di Montegranaro le cui strade restano al buio per diversi giorni senza nessun apparente motivo. Recentemente è la zona di San Liborio, con via Elpidiense Sud e le sue intersezioni a subire un black out che va avanti ormai da diversi giorni, ma lo stesso è già capitato dalla parte opposta, in via Elpidiense Nord e, addirittura, nella zona industriale Piane di Chienti dove, soprattutto dopo i recenti episodi criminosi, per prevenire furti tutto è auspicabile tranne il buio. Molti cittadini stanno segnalando questi disagi tramite i social network ma, al momento, non ci sono risposte da parte del Comune e di chi gestisce la rete elettrica.
Una rete elettrica, quella montegranarese, che necessita di interventi da tempo. Si parlò in passato di un nuovo progetto per la pubblica illuminazione (che, tra l'altro, dovrebbe essere obbligatorio in base a una legge regionale di oltre dieci anni fa ma disattesa da quasi tutti i comuni) ma, a quanto si sa, non sembra sia in programma: nel piano opere pubbliche non compare e non se ne è nemmeno parlato nel programma elettorale a cui l’Amministrazione Mancini sembra volere tener fede, almeno per il progetto di rifacimento di viale Gramsci. Ciononostante l’illuminazione notturna sembra essere sempre più un problema che va risolto: mezzo centro storico è senza luce per mancanza di manutenzione (lampadine bruciate da mesi) e ora questa serie di preoccupanti spegnimenti. I cittadini sono preoccupati e forse dovrebbe esserselo anche l’Amministrazione Comunale.

Luca Craia

lunedì 7 marzo 2016

Non è un paese per passeggiatori notturni



Avete mai provato a girare a piedi per Montegranaro nelle ore notturne? Se sì avete già un’idea del brivido che si prova ad attraversare su strisce pedonali sbiadite e senza illuminazione sopra o a schivare le macchine parcheggiate sui marciapiedi senza farvi investire da quelle che, intanto, passano sulla carreggiata. Se invece non lo avete mai fatto, casomai, evitatelo.
Le strisce pedonali sono cancellate quasi interamente un po’ dappertutto e, laddove sono ancora visibili, non sono opportunamente illuminate. In certi punti non sono per niente previste, come nella strettoia di Porta Romana, dove attraversare, specie di notte, è davvero da spiriti impavidi. Ma in tutto il paese il pedone deve essere coraggioso e sveglio, perché, tra buio, mancanza di segnaletica e maleducazione stradale, si rischia sempre grosso. E mentre a Fermo pensano ad illuminare le strisce pedonali in modi moderni e tecnologici, da noi non ci sono manco le lampadine.

Luca Craia

giovedì 11 febbraio 2016

Arkeo completa la luce di Sant’Ugo. Finanziato un nuovo tronco di impianto.


Giovanni Leonardi, l'ingegnere che ha progettato l'impianto e che ora sta progettandone l'ampliamento per conto di Arkeo.

Arkeo si sostiene esclusivamente con il tesseramento, le libere elargizioni dei soci e le offerte raccolte durante i servizi volontari di apertura dei siti, durante le visite, durante le nostre iniziative culturali. Una volta raggiunta una cifra che ci consenta di fare qualche tipo di intervento, decidiamo su cosa intervenire. Si tratta sempre di opere volte al recupero o alla valorizzazione del nostro patrimonio culturale.
Ci vuole tempo per racimolare somme sufficienti per finanziare un’opera di questo tipo. L’ultima è stata portata a termine quasi due anni fa, con il restauro del Crocifisso processionale di Sant’Ugo interamente finanziato da noi. Ci vuole tempo anche perché, non essendo più gli unici ad aprire al pubblico Sant’Ugo e, quindi, a raccogliere le offerte dei visitatori, i nostri “introiti” sono diminuiti.
Siamo comunque riusciti a raggranellare una certa somma e, come è nostro costume e come stabilito dal nostro Statuto, nella riunione del Direttivo di ieri sera abbiamo stabilito come destinarla, sulla base di alcune proposte e preventivi di diversa natura. Abbiamo deciso che è giunto il momento di completare un’opera che abbiamo iniziato qualche anno fa e che è rimasta sostanzialmente incompleta anche se funzionale: l’impianto di illuminazione di Sant’Ugo.
L’impianto in essere è stato ideato e voluto dal direttivo della nostra associazione, progettato dall’ingegnere Giovanni Leonardi e installato anche grazie alla collaborazione economica con il Lions Club di Fermo-Porto San Giorgio che sostenne i costi dei materiali mentre noi finanziammo progetto e installazione. È un’opera importante, anche da un punto di vista economico, e proprio per questo all’epoca dovemmo “accontentarci” di illuminare la parte absidale della chiesa in maniera sufficiente ma non completamente adeguata. Oggi vogliamo illuminare come si deve anche il presbitero, ampliando l’impianto che abbiamo ideato e installato.
L’ingegner Leonardi è già all’opera per l’ampliamento del progetto. Ora si tratta di redigerlo a dovere, presentarlo alla Curia e alla Soprintendenza e attendere le dovute autorizzazioni. Una volta ottenute potremo installare un nuovo tronco di impianto che illuminerà in maniera più efficace la zona dell’altare, puntando anche a dare maggior valore al Crocifisso per tramite di un’illuminazione ad hoc. Ci vorrà un po’ di tempo per essere pronti e partire coi lavori ma speriamo di poter chiudere il tutto entro l’anno.  In questo modo valorizzeremo ulteriormente e maggiormente il patrimonio culturale più importante di Montegranaro, l’ecclesia di Sant’Ugo.

Luca Craia