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lunedì 3 ottobre 2016

LE INGERENZE NELLA CASA DI RIPOSO : UNA VERGOGNA - Comunicato integrale di ViviAmo Montegranaro

Nel rallegrarci per l’eccellente operato del  CdA uscente della Casa di Riposo al quale, per il tramite dell’ottimo Presidente Lucio Melchiorri, porgiamo un sentito ringraziamento, siamo a denunciare le gravissime dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi dal Sindaco, circa la composizione del nuovo CdA.
Queste dimostrano, ancora una volta, la pesante ingerenza di questa maggioranza politica che, quotidianamente e solo per scopi di spartizione di poltrone, sta massacrando quello che è il gioiello ed il vanto della nostra cittadina.
Ancora ricordiamo la brutale battaglia, pretestuosa ed illegittima, condotta fino a qualche mese fa per destituire il CdA uscente che, senza percepire alcun compenso, ha gestito magnificamente la Casa di Riposo.
E, purtroppo, l’inadeguatezza da noi più volte sbandierata del ruolo di Sindaco da parte della maestra Mancini è dimostrata anche questa volta.
Vi sono almeno 3 cose gravi che, a nostro avviso, debbono essere segnalate nell’articolo uscito sulla stampa :
1. Il diritto di scelta delle cariche di Presidente e Vice del CDA spetta al CDA stesso e non alla politica.
È una decisione che, a norma di legge e statuto, spetta all'organo nella sua collegialità, in assoluta libertà, una volta che lo stesso si è riunito.
Come si permette il Sindaco, o l’Assessore alle Politiche sociali, o lo stesso Presidente del Consiglio Comunale di condizionare la libertà di scelta dei Consiglieri del CdA ?
2. La stessa convocazione del CdA, che deve provvedere alle nomine, è stata fatta dal Sindaco e dai suoi sodali e non, come vorrebbe lo statuto, dal vecchio Presidente che deve garantire questa fase di avvicendamento.
Chi lo ha autorizzato ?
3. La presenza, annunciata a mezzo stampa, del Sindaco, del Vice Sindaco, dell'Assessore ai servizi sociali e del Presidente del Consiglio, nel primo consiglio di CdA della Casa di Riposo è del tutto illegittima e non se ne vede il motivo.
Purtroppo risponde a logiche di controllo e di indirizzo del voto su cui i consiglieri, nella nomina di Presidenza e Vice Presidenza, sono chiamati ad esprimersi.
Mai è accaduto che i Sindaci delle Amministrazioni precedenti, dalla Branchesi, a Basso fino a Gismondi , si siano presentati, senza alcun invito, alle riunioni del CdA per condizionarne il loro operato.
Questa sarebbe l’Amministrazione del nuovo corso ?
Questa sarebbe l’Amministrazione che vuole la trasparenza ?
Questa sarebbe l’Amministrazione che combatte contro la lottizzazione ?
Questo sarebbe l’Amministrazione che vuole il bene della Casa di Riposo ?
Ai cittadini lasciamo ogni risposta : a noi consiglieri di ViviAmo Montegranaro il compito di non permettere di calpestare, ancora una volta, lo statuto, le norme di legge e di buon gusto.

ViviAmo Montegranaro

domenica 2 ottobre 2016

Accogliamo anche i Montegranaresi - Comunicato integrale di Viviamo Montegranaro



Posto che l’immigrazione è una problematica che ha origini lontane da noi e che le persone che salgono sui barconi sono solamente delle vittime, sarebbe ora che il sindaco Mancini stilasse la lista delle priorità urgenti e necessarie per Montegranaro.
Non può passare il discorso che un sindaco è obbligato a firmare protocolli d’intesa sull’accoglienza dei migranti con il Prefetto di turno, perché così non è. Perché sono molti i sindaci che, per questioni di ordine pubblico, hanno rifiutato quella firma e nessuno li ha obbligati. Vedi Rapagnano.
E non possiamo neanche accettare la spiegazione “ … al Comune non costa nulla … e poi li facciamo lavorare per strada …”, perché il confine tra accoglienza e sfruttamento verrebbe sicuramente superato. Anche se queste frasi confermano il fatto che il nostro paese è profondamente carente nella pulizia e nella manutenzione.
Il nostro Gruppo Consiliare è molto sensibile ed attento alla problematica sociale che Montegranaro sta vivendo in questo particolare periodo ed è per questo che, senza nulla togliere a chi cerca rifugio nel nostro paese, vorrebbe quanto meno vedere lo stesso tipo di attenzione per i propri compaesani.
Sarebbe infatti auspicabile che prima di farsi immortalare accanto al Prefetto il sindaco Mancini pensasse, per esempio, a come far funzionare la pulizia e la manutenzione delle nostre strade e degli spazi verdi.
E se ha tempo il sindaco Mancini, tralasciamo gli assessori latitanti, può spiegare perché la strada rurale di collegamento fra San Tommaso e Fonte Rio Maggio è chiusa da oltre due anni, sbarrata da un cartello con scritto lavori in corso. Vorremmo anche capire se dopo Via Papa Giovanni XXIII verranno chiuse anche altre strade che necessitano di manutenzione.
Ci spieghi anche perché, sempre il sindaco Mancini, le nuove cooperative che hanno sostituito le vecchie (definite dal sindaco “illegali, ma che facevano lavorare oltre 80 persone di Montegranaro), stanno licenziando il personale contrariamente a quanto promesso dallo stesso sindaco, dall’assessore muta e dalle stesse cooperative. Perché molti altri lavoratori e lavoratrici sono stati messi in condizioni di andarsene? E perché il costo dei servizi di assistenza domiciliare sono raddoppiati con il conseguente dimezzamento del numero di anziani che usufruiscono di questo servizio?
Vorremmo anche capire, mentre si firma un accordo sul volontariato dei migranti, perché le nostre associazioni di volontariato e culturali non vengono trattate tutte alla pari. Quanto diciamo, è testimoniato dal fatto che i contributi comunali vengono direzionati sempre verso le solite associazioni, lasciando il contentino di qualche centinaio di euro a chi non è politicamente vicino, mentre le solite due/tre associazioni amiche riescono ad ottenere migliaia di euro. Ci sono cultura e volontariato di serie A e di serie B? Perché la Croce Gialla non ha ancora una convenzione rinnovata e firmata con l’Asur?
Se il sindaco ha avuto tempo di andare a Fermo e farsi fotografare con il Prefetto mentre trovava soluzione dei migranti, non poteva trovare il tempo di essere presente alla Fiera Micam di Milano dove c’erano tutti i sindaci del distretto meno il nostro. Forse i nostri imprenditori, che sono presenti al Micam in maggior numero rispetto ad altri comuni, non meritano una presenza ed un colloquio costante con l’amministrazione comunale in un momento così delicato?
Se Lei sindaco avesse parlato con i nostri imprenditori sicuramente le avrebbero detto che l’ordine pubblico ed i furti sono una piaga per Montegranaro. Se parlasse anche con i nostri commercianti le direbbero che c’è una banda di Rom che sta ripulendo i nostri negozi e sta devastando le nostre case. Forse glielo poteva dire anche qualche suo assessore che li ospita e che non si rende conto della situazione.
Vorremmo anche sapere se il sindaco Mancini non considera un’emergenza la situazione precaria delle scuole e della mensa comunale. Ed ancora vorremmo capire il perché da quest’anno le famiglie sono costrette a pagare oltre 70 euro per chi servirà i pasti nella mensa e nei refettori delle scuole. Questo servizio fino a ieri lo offriva gratuitamente il Comune.
Ricordiamo al sindaco Mancini che mentre lei è a Fermo a parlare di migranti con il Prefetto, a Montegranaro ci sono numerose famiglie che riescono a “mangiare” grazie ai pacchi alimentari donati dalla Caritas. Ma oramai è una consuetudine per la nostra città vedere il Volontariato e le Associazioni che si sostituiscono quotidianamente all’amministrazione comunale nell’aiuto alle famiglie, senza che queste Associazioni ricevano nessun aiuto dal Comune.
Pensa ancora, il sindaco Mancini, di utilizzare la scusa “… non ci sono soldi …” oppure “… ci sono tanti debiti fuori bilancio da pagare …”, bugie sciolte come neve al sole, quando da oltre un anno va sbandierando la volontà di spendere 500 mila euro in Viale Gramsci, nonostante tutti i commercianti e migliaia di cittadini hanno firmato contro questo progetto? Non è forse meglio sistemare la scuola di Santa Maria per la quale è stato accertato un rilevante pericolo per la pubblica incolumità tramite il progetto dell’ing. Alteriano Renzi?
Il sindaco Mancini dovrebbe rendersi conto che per essere primo cittadino è indispensabile saper non solo ascoltare i propri compaesani, ma anche essere capace di modificare e migliorare i propri progetti, adattandoli alle esigenze che la comunità e il momento storico richiedono.
Senza queste imprescindibili virtù la signora Mancini rischia di diventare un sindaco inadeguato per la Città di Montegranaro e i Montegranaresi non lo vogliono un sindaco inadeguato.


GRUPPO CONSILIARE
VIVIAMO MONTEGRANARO

Mauro Lucentini
Gastone Gismondi
Anna Lina Zincarini

venerdì 23 settembre 2016

BUGIE E PROCLAMI : NO QUANDO SI PARLA DI SCUOLA - Comunicato di Viviamo Montegranaro



Molto si è parlato e troppo si è detto in questi giorni, quando le scosse del terremoto ancora troppo scuotono il nostro territorio, circa la sicurezza in cui versa la Scuola di Santa Maria.
Non ci sembra normale che, nonostante le tante richieste pervenute dal Consiglio di Istituto e da molti genitori, solo con un accesso agli atti amministrativi effettuato dal un consigliere di ViviAmo Montegranaro si è avuta conoscenza che l’edificio scolastico di Santa Maria, edificato negli anni ’70, è stato oggetto di un importante progetto esecutivo di miglioramento sismico, redatto dall’Ing. Renzi, consegnato al Comune nel febbraio 2016 il cui adeguamento imporrà una spesa di oltre 500.000 euro.
La verifica di vulnerabilità sismica attuale dell’edificio attribuisce un indice di rischio pari a 0,36, ossia 1/3 del valore ottimale (che ovviamente è 1)
La cosa ci preoccupa e non poco.
Alcune domande a questo punto si impongono alla Sindaca di Montegranaro:
1) Perché si sente solo ora la necessità di informare la popolazione, dopo circa 1 settimana dall'inizio della scuola?
2) Perché la riunione indetta, che è stato bene fare, non è stata fatta nell'imminenza del terremoto ed in ogni caso prima che la scuola iniziasse?
3) Perché si minimizza e rassicurano i genitori quando la Scuola è stata dichiarata dalla Protezione Civile parzialmente inagibile visto che 4 aule e il refettorio sono stati considerati a rischio crollo?
4) Perché altri Comuni vicini, tra cui Monte Urano, in condizioni di stabili scolastici in parziale inagibilità come il nostro hanno prudenzialmente reputato di chiudere l’edificio?
5) Perché si è deciso di aprire una scuola parzialmente inagibile, dove alcuni muri sono pericolanti, precludendo agli alunni ed al personale la possibilità di fruire dell’aula della mensa?
6) Perché, dopo i drammatici eventi dello scorso 24 agosto, ci si ostina a far credere che non vi sia rischio per gli alunni visto che l’edificio, oltre alla parziale inagibilità, presenta le medesime problematiche da vari anni a questa parte?
7) Perché si è detto che la verifica della Protezione Civile è stata fatta solo a scopo cautelativo mentre esiste una rigorosa normativa che la impone?
8) Perché non si è seguito le indicazioni del Dirigente Scolastico dell’ISC che diligentemente aveva approntato un piano alternativo di riapertura delle Scuole cittadine che non prevedeva l’uso di quella di Santa Maria?
9) Perché non spiegare ai cittadini che il miglioramento sismico degli edifici pubblici, soprattutto di quelli scolastici, è un concetto che deve essere primario dell’azione amministrativa?
10) Perché si sta facendo credere che dare priorità immediata alle opere di miglioramento sismico all’edificio di Santa Maria, prima che i contributi pubblici siano pervenuti, faccia perdere la possibilità di ogni forma di accesso a tali fondi?
Carissima Sindaca, l'apertura della scuola, checché se ne dica, è stato un atto frettoloso ed avventato.
Posto, ed ancora non è stato dimostrato alla cittadinanza, che la struttura non abbia riportato lesioni dal terremoto, l'apertura della scuola è stata fatta precludendo agli alunni ed al personale la possibilità di fruire di alcune vie e scale di emergenza.
La sensibilità che si chiede ad un politico, con il dramma del terremoto ancora in corso a poca distanza da noi, è quella di dare massima importanza alle opere di risanamento e miglioramento sismico quale è il progetto fatto per Santa Maria sospendendo ogni altra priorità.
Se tutto questo significa creare allarmismo, incutere dubbi o non essere politicamente corretti, siamo ben lieti di esserlo e sappiate che daremo voce e faremo nostre le istanze dei cittadini che chiedono che la sicurezza dei figli venga prima di ogni altra opera pubblica.

                                                                                                                             ViviAmo Montegranaro

mercoledì 14 settembre 2016

Trasporto studenti: scende in campo l’UDICON e chiede il ribasso delle tariffe



Mauro Raparo
È un botta e risposta continuo quello tra i vertici della Steat, l’azienda che gestisce il trasporto scolastico nella tratta Montegranaro-Fermo e i genitori dei ragazzi che ne usufruiscono. Come si ricorderà i genitori, che nel frattempo si sono costituiti in Comitato, avevano proposto la questione del costo della tratta sulla base del chilometraggio, questione poi portata in Consiglio Regionale dal Vicepresidente Marzia Malaigia ottenendo una risoluzione dello stesso a favore degli stessi studenti. Ciononostante il Presidente della Steat Alessandrini aveva ribadito l’impossibilità di ritoccare le tariffe, giustificandone il costo anche con motivazioni diverse dal chilometraggio, come, ad esempio, atti vandalici ed evasione dai biglietti.
Ora scende in campo l’Unione per la difesa del Consumatore, l’Udicon, sollecitata dagli stessi genitori, rappresentati dall'ex Sindaco Gastone Gismondi, che hanno, in sede allo stesso sindacato, in Mauro Raparo il responsabile regionale per i trasporti pubblici. L’organizzazione dei consumatori ha inviato proprio oggi una missiva all’assessore regionale ai trasporti (che tra l’altro era intervenuto sull’argomento nella stessa giornata posticipando, però, eventuali interventi sulle tariffe al 2017, anno in cui si redigerà una nuova gara). Nella missiva l’Udicon illustra di nuovo il concetto che ha portato a evidenziare l’inesattezza del chilometraggio sulla base del quale sono state stabilite le tariffe di tratta che rileva una differenza di oltre quattro chilometri che farebbero scendere il costo alla tratta inferiore. “Dato che la legge regionale stabilisce che nei contratti di servizio devono essere previste clausole di revisione annuale per l'adeguamento alle mutate esigenze del traffico” dice Raparo “e Visto che negli anni verosimilmente nessun ufficio ha verificato i chilometraggi e quindi la revisione delle tariffe, chiediamo l'immediato trasferimento della linea Montegranaro-Fermo nella fascia di prezzo tre”.
Ma non basta: l’Udicon richiede la restituzione delle somme già versate in più per l’anno scolastico 2016/17 tramite gli abbonamenti già sottoscritti, mentre per gli anni passati si sta valutando la possibilità di agire legalmente per essere risarciti. Alle argomentazioni portate dal Presindente Alessandrini, Raparo risponde senza mezzi termini: “si prenda nota di quando emerge dai dati dell'ufficio statistico della regione circa la qualità percepita dagli utenti nel fermano, essendo l'unica provincia della regione a registrare nel lungo periodo dati sempre negativi, e questo nonostante ci si avvalga di tecnici con stipendi da oltre 100.000,00 euro”.
Luca Craia